IRC Cup

IRC Cup, al Casentino Manuel Sossella cerca il tris

Intascato il primo podio stagionale al Taro, il vicentino conta di tornare a imporsi per la terza volta sulle strade del Casentino. Per rinforzare quel “fil rouge” che lo lega alla bella vallata aretina e per migliorare la sua posizione nell’International Rally Cup – Pirelli

Al futuro non ci vuole pensare. Non troppo e non ora: tornerà a farlo più avanti, quando i numeri gli concederanno qualche chances in più di aggiungere un altro successo nell’International Rally Cup a quelli rastrellati nel 2010, nel 2011 e nel 2012. Per adesso Manuel Sossella preferisce vivere alla giornata: “Adesso, nei miei pensieri corsaioli, c’è posto solo per il Rally del Casentino”, chiarisce. Aggiunge: “Archiviata la trasferta aretina, mi concentrerò sul Bassano”.

Di mettersi lì a far di conto, il gentleman-driver vicentino non ne ha nessuna voglia. Per lui, la stagione già iniziata in ritardo per via dei problemi di lavoro che non gli avevano permesso di essere all’Appennino Reggiano, si è fatta ancor più difficile con la decisione d gettare la spugna alla fine della semitappa del sabato. Corroborante per il morale, il secondo posto ottenuto al Taro gli ha in qualche modo permesso di rientrare in gioco, ma il suo ritardo da Alessandro Re e Damiano De Tommaso resta importante. Come quello da Gianluca Tosi, Paolo Porro, Marco Roncoroni e Fofò De Benedetto, i sei meglio messi fra i nove che lo precedono nella classifica dopo i primi tre appuntamenti della serie. Sossella lo sa e non si fa illusioni: “In effetti è chiaro che ho pochissime possibilità di farcela. Ma voglio fare molto bene al Casentino”.

La prova allestita dalla Scuderia Etruria l’ha già vinta due volte. Gli piace e non lo nasconde: “Al Casentino sono legato come a poche altre gare: lo sono talmente che la considero un po’ la mia seconda gara di casa. Del resto, ho alcuni carissimi amici che abitano a poche centinaia di metri della speciale di Talla e il rally mi dà la possibilità di passare qualche giorno con loro”. Già, Talla. La prova davvero speciale che spesso, molto spesso, decide l’esito della sfida toscana. “E’ indubbiamente una prova impegnativa per tutta una serie di fattori… E’ più lunga della media delle speciali italiane e in più è proposta in notturna, alla fine di una lunga giornata: ecco, potessi scegliere, preferirei affrontarla alla luce del sole, non posso farlo e allora anche quest’anno cercherò di adeguarmi”.

Redazione Rally Time

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