Basso-Granai al comando dopo la prima giornata al Rally di Roma
Il leader del CIR si piazza in testa con una prova veloce ed importante sugli asfalti selettivi del frusinate.
Giornata lunga, impegnativa e carica di emozioni per il 7° Rally di Roma Capitale, valida per il quinto atto del Campionato Italiano Rally e quinto anche per il Fia European Rally Championship. Un sabato che ha visto assoluti protagonisti Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, sulla Skoda Fabia R5 di Metior Sport gommata Michelin, che sono riusciti a tenere dietro tutti i migliori campioni del rallismo continentale.
Frazione iniziale del rally che ha visto una serie di problemi e ritiri per alcuni dei piloti più quotati. Inconvenienti che hanno condizionato sia la classifica dell’Europeo che quella del Tricolore e che fra l’altro hanno visto protagonisti Andrea Crugnola e Luca Rossetti. Il primo insieme a Pietro Ometto ha vinto ben quattro delle sei prove speciali alla guida della Skoda Fabia R5, mentre il secondo navigato da Eleonora Mori si è affermato alle spalle del varesino nel primo loop di prove. Crugnola e Rossetti sono stati però protagonisti, in chiave negativa, durante il secondo giro. Prima il pilota supportato da di HK Racing ha forato e perso oltre due minuti per cambiare la gomma della R5 ceca, perdendo di conseguenza la leadership. Poi il friulano del Double Chevron è stato costretto a ritirarsi dopo aver sbattuto con la Citroen C3 R5 gommata Pirelli al settimo chilometro della prova di Pico. La foratura del primo e il ritiro del secondo hanno offerto il comando della gara a Basso.
Un primo riscontro importante per il trevigiano, sempre tra i più veloci, ha preceduto il russo Alexey Lukyanuk, primo tra i piloti della serie europea e secondo in gara con la Citroen C3 R5 a +36.3″. Il vincitore dell’ultimo Rally di Roma affiancato da Alexey Arnautov ha riscontrato continui problemi, tra i quali una doppia foratura sempre sulla prova di Pico dopo una noia alla valvola pop-off nella fase d’apertura.
Rally complicato anche per Simone Campedelli che paga lo scotto di essere arrivato a Roma con la vettura nuova e zero feeling e una foratura all’anteriore destra questa mattina come lo scorso anno. Il romagnolo di Orange 1 Racing con alle note Tania Canton, è riuscito comunque a rimanere in corsa fino a conquistare la terza piazza assoluta. Nonostante un gap di 1’01.4 da Basso, ora Campedelli potrà impostare una corsa in chiave campionato in vista del finale.
Sorte avversa anche per Lukasz Habaj. Il leader del Fia Erc, in coppia con Daniel Dymurski su Fabia R5, rimasto in terza posizione fino all’ultima speciale della giornata nonostante un problema ai freni che lo aveva limitato nella prova iniziale. Quindi il polacco si è fermato sul tratto cronometrato finale, lasciando definitivamente la corsa al vertice.
Nelle posizioni ai piedi del podio chiudono il ceco Filip Mareš (Skoda Fabia) e l’ungherese Norbert Herczig (Volkswagen Polo R5) Qualche problema di freni per il britannico Chris Ingram (Skoda), chiude in sesta posizione assoluta. Settimo e ottavo posto rispettivamente per Andrea Crugnola e per il giovanissimo Martin Sesks, alla sua prima gara su asfalto, entrambi su Fabia R5.
Buon esordio su asfalto con la Hyundai i20 NG R5 per Umberto Scandola. Il veronese insieme a Guido D’Amore è entrato in ritmo con la coreana sulle prove del frusinate, ma all’ultimo crono ha subito una foratura per la quale ha perso 3’10’’, chiudendo 10° assoluto, alle spalle del reggiano Antonio Rusce, SKoda Fabia R5, primo tra gli iscritti del CIRA. Proprio per quanto riguarda gli iscritti al tricolore Asfalto, la sfortuna ha colpito Rudy Michelini, costretto a ritirarsi a metà giornata per un’uscita di strada. Nel CIR Due Ruote Motrici, molto bene il pavese Davide Nicelli tra le 208 R2 che chiude davanti Tommaso Ciuffi. Il toscano ha migliorato nella seconda fase, ma non ha trovato la soluzione migliore di assetto. Tra i piloti del CIR Junior tra le Ford Fiesta R2 si è saputo distinguere il piacentino Andrea Mazzocchi vincendo le prove di oggi contro Marco Pollara e Giuseppe Testa.
Tra le vetture R1 prima giornata positiva per Daniele Campanaro con la debuttante la Ford Fiesta, mentre tra le Swift R1 per il monomarca giapponese Suzuki Rally Cup ha chiuso davanti Andrea Scalzotto, davanti alla Swift di Corrado Peloso.
Domani, domenica 21 luglio, seconda e decisiva tappa. In programma altri dieci tratti cronometrati pari a 94,28 chilometri immersi in un percorso complessivo di tappa di quasi 370 chilometri. Tratti cronometrati difficili che attraversano territori di straordinaria bellezza come quelli dei comuni di Rocca di Cave, Affile, Bellegra, Rocca Santo Stefano, in provincia di Roma, e Guarcino, in provincia di Frosinone. Territori che ospiteranno le prime otto prove, mentre le ultime due si svolgeranno ad Ostia, in un circuito ricavato sul lungomare. Arrivo finale ad Ostia alle ore 20,30.
CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO PS 6: 1.Basso-Granai (Skoda Fabia R5) in 1:06’28.3; 2. Lukyanuk-Arnautov (Citroen C3 R5) a 36.3; 3. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) a 1’01.4; 4. Mares-Hlousek (Skoda Fabia R5) a 1’07.6; 5. Herczig-Ferencz (Volkswagen Polo R5) a 1’40.3; 6. Ingram-Whittock (Skoda Fabia R5) a 1’42.0;7. Crugnola-Ometto (Skoda Fabia R5) a 2’00.1; 8.Secks-Briedis (Skoda Fabia R5) a 2’07.4; 9. Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia R5) a 2’39.7; 10. Scandola-D’Amore (Hyundai I20 R5) a 4’21.2.
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