Roma sorride a XRace Sport, Antonio Rusce e Marco Vozzo

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Antonio Rusce, Marco Vozzo (Skoda Fabia R5 #45, XRaceSport)

Antonio Rusce, Marco Vozzo (Skoda Fabia R5 #45, XRaceSport)

La quinta uscita stagionale tricolore per il pilota reggiano, tornato con la Skoda Fabia R5, ha prodotto una grande soddisfazione sul campo ed un deciso balzo in avanti nel campionato “Asfalto” (CIRA), essendo riusciti a salire al terzo posto.

Ha detto bene, per X Race Sport, il 7° Rally di Roma Capitale, corso nel fine settimana appena passato. Valido sia per il Campionato Europeo Rally che per il “tricolore”, la X rossa era portata in gara da Antonio Rusce e Marco Vozzo, con la Skoda Fabia R5 di HK Racing, in cerca dello stimolo giusto per per cercare di tornare sul podio provvisorio della classifica “asfalto” (riservata ai piloti privati).

Missione compiuta, a Roma, con il secondo posto ottenuto per il CIRA (e noni assoluti), che ha fatto da trampolino di lancio per tornare nei quartieri alti del ranking, al terzo posto da quarti che erano, quando adesso mancano due prove al termine della stagione, le gare di Udine a fine agosto e Verona a metà ottobre.

Antonio Rusce, Marco Vozzo (Skoda Fabia R5 #45, XRaceSport)

Il morale era già alto, per la coppia di X Race Sport, dopo le positive sensazioni avute al rally RAAB che hanno vinto a fine giugno e lo è ancora di più dopo la nuova solare esperienza romana, una gara che già lo scorso anno dette grandi soddisfazioni. La gara si è rivelata molto dura e selettiva, sia per il caldo che per le difficoltà date dalla strada, molto difficile da “capire” soprattutto per il set-up giusto da adottare per affrontare sfide molto veloci e per non incappare in errori e forature che potevano evidenziarsi fatali per il risultato che si inseguiva.

“Roma si conferma la “mia gara” – commenta Rusce all’arrivo – eravamo decisi a far bene per rimettersi sotto in classifica e tornare sul podio e ce l’abbiamo fatta, tra l’altro con lo stesso risultato, il nono posto, dell’anno scorso. E’ stata una gara molto dura, il caldo, le difficoltà a trovare il giusto set-up, gli avversari, in due giorni abbiamo davvero dovuto lottare su tanti fronti. Ma ce l’abbiamo fatta”.

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