Monte Erice, Faggioli vince e firma il record del tracciato. Poi Merli e Cubeda
Nuovo primato in 2’50”40 firmato in gara 1 dal pluri campione fiorentino sulla M20 FC Zytek, seguito da Merli e Cubeda su Osella FA 30.
Sfide mozzafiato sul filo dei centesimi di secondo hanno animato l’edizione dei record della 61esima Monte Erice, che è partita con 279 concorrenti e si è conclusa con il nuovo record e la vittoria di Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek che in gara 1 ha siglato il nuovo primato in 2’50”40. Secondo posto per l’indomito trentino Christian Merli sulla Osella FA 30 Zytek ufficiale, equipaggiata con gomme Avon, che ha cercato in ogni modo il contrattacco anche a costo di qualche rischio, sulla prototipo monoposto di gruppo E2SS. Terzo posto per Domenico Cubeda su Osella FA 30 Zytek preparata da Paco74 Corse, il catanese ha ritrovato il ritmo dei vertici in CIVM dopo 4 mesi d’assenza ed è subito salito sul podio siciliano. Il veronese Federico Liber con la doppietta ericina su Gloria C8P è Campione Italiano Sportscar Motori Moto. Giovanni Loffredo ha conquistato il Campionato Italiano Racing Start RS su Mini John Cooper Works turbodiesel.
Faggioli ha preso la testa del tricolore ed il fiorentino di Best Lap è tornato al successo ad Erice dopo tre anni, dall’ultima vittoria del 2016, sempre con la Norma, ma non nella configurazione più aggiornata per il neo campione europeo, che ha voluto il successo, conquistato anche con un paio di brividi che hanno esaltato il pubblico. Per la punta Vimotorsport Merli, altro neo campione europeo ex aequo, è stata una Monte Erice più impegnativa del previsto, dove anche un contatto con le barriere è stato tra i rischi assunti per tentare in ogni modo l’affondo.
Un’edizione caratterizzata dai record quella della competizione organizzata dall’Automobile Club Trapani che ha visto oltre 300 iscritti ed il nuovo primato sui 5.730 metri di tracciato tra Valderice ed Erice, completamente assiepati di pubblico, con l’intero territorio che ha registrato un’autentica impennata di presenze, sebbene zona ad alta vocazione turistica.
A ridosso del podio il marsalese Francesco Conticelli alla sua seconda gara sulla nuova Osella FA 30 Zytek, certamente gratificato dal risultato pur con l’emozione amplificata dal pubblico di casa. Top five completata da Omar Magliona, il sardo di CST Sport che si è strenuamente difeso sulla biposto da 2000 cc, con il successo di classe e l’allungo nella categoria tricolore, grazie al nuovo cambio montato sulla vettura dal Team SaMo Competition, pur con un setup non ottimale per l’insidioso fondo ericino. Sesta piazza e seconda di classe per l’altro sassarese, Sergio Farris, il portacolori Speed Motors in Sicilia ha trovato la giusta intesa con le regolazioni dell’Osella PA 2000 curata dal Team Dalmazia.
Con il settimo posto assoluto e la vittoria tra le Sportscar Motori Moto il veneto Federico Liber su Gloria C8P Suzuki di classe 1600, ha afferrato il titolo tricolore con due splendide e decise salite di gara, che hanno dato la vittoria all’alfiere Alby Racing al fotofinish. Solo 7 centesimi di secondo di vantaggio per Liber in gara 1, aumentati a poco più di un secondo in gara 2, sul sempre combattivo lucano Achille Lombardi sulla Osella PA 21 Jrb BMW da 1000cc curata dal Team Puglia, particolarmente in palla, che ha permesso al potentino di allungare definitivamente per la Coppa di classe 1000, ma ha ne ridotto le chances tricolori. Ha completato il podio delle “Motori Moto” con il non posto assoluto Giuseppe Spoto, il catanese subito tra i protagonisti del tricolore sulla Radical Prosport. Decima piazza per il comisano di lungo corso Franco Caruso, la punta della Scuderia Ateneo, in crescente fase d’adattamento alla Lola F.3000 Zytek.
Lucio Peruggini su Lamborghini Huracan GT3 ha vinto il gruppo GT ed ha ipotecato il titolo Italiano. Il foggiano di AB Motorsport dopo qualche noia elettronica in prova, ha dominato entrambe le gare, domando agevolmente i tanti cavalli della muscolosa super car, grazie al perfetto lavoro della mescola di gomme Avon. Secondo posto con pieno di punti in super Cup per Rosario Parrino, anche lui su Lamborghini Huracan, ma in versione derivata dal monomarca in pista, con cui nella sua Sicilia il pilota ora abitante a Bergamo, ha colto la gratificante prestazione davanti al padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi sulla generosa Ferrari 488 Chellenge, che con il podio di gruppo ed il 2° posto in super Cup amplia le possibilità di successo tricolore di classe. Pieno di punti in GT Cup per l’altro padovano, Stefano Artuso sulla Ferrari 458 EVO.
Ancora un uno a uno tra le estreme Alfa 4C in gruppo E2SH con successo finale ad Erice per Marco Gramenzi, il teramano che sulla MG 001 Furore Zytek ha vinto gara 1 e la combinata, ma la rimonta ed il successo in gara 2 dell’ascolano Alessandro Gabrielli sulla versione Picchio turbo, ha spianato la strada verso il titolo per l’alfiere del Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno.
In Gruppo E1 nuovo affondo di Giuseppe D’Angelo su Renault New Clio, il campano della Campobasso Corse non ha lasciato spazio a nessuno nemmeno sul selettivo tracciato siciliano ed ha firmato un nuovo importante successo che vale preziosi punti che lo avvicinano al titolo. Seconda gratificante piazza per il piemontese Giovani Regis, che con un’altra prova d’esperienza si è arrampicato fino al secondo posto sulla perfetta Peugeot 106 di preparazione Ciarcelluti, con cui ha conquistato la Coppa di classe 1600. Terzo sul podio di gruppo il giovane fasanese Andrea Palazzo che sulla Peugeot 308 Racing Cup ha ipotecato la classe 3000 e si mantiene in piena corsa per il Trofeo Under 25, che contende all’atro pugliese Vanni Tagliente, vincitore a sua volta in RS Cup anche lui su Peugeot 308. Altro successo pugliese, quello in classe 1600 turbo di Vito Micoli su Renault 5GT nei colori dell’Apulia Corse, malgrado qualche noia in gara. Nella stessa classe prosegue il duello umbro sulle Mini per la Coppa Dame, tra Deborah Broccolini, che anche ad Erice è salita sul podio di classe e Paola Pascucci, quarta. In gruppo A ha vinto il messinese Marco Calderone su Peugeot 106, l’alfiere Team Phoenix protagonista della stagione e sempre più vicino alla Coppa di classe 1600. Una vittoria sofferta ma appagante quella del fasanese Giovanni Lisi su Honda Civic Type-R in gruppo N. Il driver pugliese dopo un guasto ai freni risolto a tarda notte, ha vinto entrambe le gare precedendo il lucano di Gretaracing Rocco Errichetti, secondo sulla Peugeot 106 e vicino alla Coppa di classe.
Sfide mozzafiato in Racing Start Plus, in un duello tuto pugliese sulle MINI John Cooper Works. Ha vinto di misura Giacomo Liuzzi il portacolori Fasano corse che in gara 1 ha preceduto di appena 21 centesimi di secondo Vito Tagliente, il pilota della SCS Motorsport che in gara 2 ha ceduto ancora qualcosa, complice un problema al cambio. Podio completato dal catanese Salvatore Guzzetta, primo della motorizzazioni aspirate sulla Renault Clio RS.
Altrettanto elettrizzante la Racing Start, dove in RSTB si è decisa la fotofinish per 62 centesimi dopo le due gare la doppietta di Giovanni Angelini su Oronzo Montanaro, entrambi sulle Mini John Cooper Works. La classifica è però sub iudice per un reclamo presentato da Montanaro. Terza piazza per l’altro fasanese Angelo Loconte in continuo progresso sulla MINI. Giovanni Loffredo ha nuovamente festeggiato ad Erice il titolo tricolore Racing Start RS, per le vetture fino a 2000 aspirate e turbo, con un doppio pieno successo, la punta della Scuderia Vesuvio ha conquistato il titolo in anticipo e vinta la scommessa del turbodiesel in salita con il supporto della factory AC Racing. Tra le motorizzazioni aspirate il salernitano Francesco Paolo Cicalese ha centrato un nuovo successo sulla Honda Civic Type-R, sempre in grande lotta con il concittadino Antonio Vassallo e con il calabrese Arduino Eusebio, entrambi su Renault Clio.
Antonio Cardillo su Fiat 500 ha vinto la classifica delle Bicilindriche precedendo l’esperto catanese di adozione Angelo Palazzo e il locale Antonino Piazza su Fiat 590 Giannini.
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