La Targa Florio Classica supera le “fatiche” e le bellezze siciliane della seconda tappa

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La Targa Florio Classica supera le “fatiche” e le bellezze siciliane della seconda tappa, preparandosi per la terza giornata, in programma domani sulle strade delle Madonie ripercorrendo il Mito della “Cursa”

targa florio classica

Angelo Sticchi Damiani su Lancia Aurelia B24 al Castello Chiaromonte Siculiana

Iniziata ieri con una prima giornata dedicata alla registrazione dei concorrenti, alla spettacolare cerimonia di partenza in piazza Verdi con la stretta degli appassionati siciliani, quindi con “l’aperitivo” serale delle prime Prove di precisione nelle stradine del Campus universitario: sette Prove cronometrate, sette “passaggi sui pressostati a lanciare al vertice della classifica assoluta il “re siciliano” della Targa Florio Classica, quel Giovanni Moceri che, in coppia con la moglie Valeria Dicembre sulla Fiat 508 C del 1939 nei colori della Scuderia Targa Florio, conduce con esiguo vantaggio sul conterraneo Mario Passanante e la lombarda Himara Bottini, secondi su Fiat 508 C del 1937 per la Franciacorta Motori. Terzi sono in evidenza i bresciani Cavalleri e Meini con la Fiat 508 Spider/Sc. Targa Florio a precedere i sorprendenti giapponesi Yokota Masahiro e Oki Etsuko su Lancia Aprilia del 1937,quarti davanti ai friulani Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu con la Mercedes 230 SL del 1965 nei colori del Team Bassano, seguiti da Margiotta e La Chiana su Volvo Pv444 del 1947, quindi Sisti e Gualandi su Lancia Aprilia del 1937 Classic Team.

La “Cursa” 2019 è proseguita oggi con la seconda tappa, offrendo i suggestivi quadri naturali della Sicilia. Da Palermo ad Agrigento, passando per la Conca d’Oro, tagliando i Monti Sicani, arrivando nelle terre dei grandi letterati siciliani. Un passaggio “Coast to Coast” attraverso un territorio non usuale per la “Targa”, ma che ha suscitato unanime meraviglia per i tesori offerti dal territorio e dai Siciliani, da Corleone a Ribera. Ed anche il doveroso omaggio ai letterati e dotti scrittori agrigentini ed alla memoria di Andrea Camilleri: “Il magico contastorie della Sicilia”, quindi al cospetto degli dei greci nella “Valle dei Templi” di Agrigento, e l’inchino al Castello Chiaromonte di Siculiana. Un percorso piacevole, quanto impegnativo, da guidare, gustare ed ammirare che ha richiesto duplice attenzione agli equipaggi: concentrazione sportiva e turistica, e che poi ha riportato la lunga teoria di auto, sino a Casteldaccia, passando per Cianciana, Regagliofoli e Caccamo.

Cinquanta i rilevamenti cronometrici al centesimo di secondo, dei quali sei “Prove a Media” e le restanti “Prove Cronometrate”, che hanno affrontato i concorrenti lungo i 160 chilometri della seconda giornata di gara. Tappa impegnativa che ha messo a dura prova il fisico e le auto per più di dodici ore con poche soluzioni di continuità, minando la capacità di concentrazione di tutti, anche dei Top Driver che ambiscono ai vertici della classifica di gara.

Classifica che questa sera avrà una fisionomia differente e che domani assumerà invece quella definitiva nella terza giornata sulle strade del mito ideato da Vincenzo Florio. Un impegno ancor più intenso proveranno i concorrenti percorrendo le tortuose strade che dal mare si inerpicano verso le vette delle Medie ed Alte Madonie. La terza Tappa di sabato 12 sarà a Floriopoli e alle Tribune di Cerda, 270 chilometri di sviluppo comprendendo i passaggi di Caltavulturo, Polizzi Gerosa, Collesano e Campofelice di Roccella. Quindi la “ronde” di Cefalù, con sosta pranzo al Sea Palace tra i siti riconosciuti Patrimonio Unesco, quindi Gibilmanna, Lascari e Gratteri e rientro a Palermo passando per Termini Imerese, ripercorrendo la costa.

Il chilometraggio totale del percorso di gara è di circa 630 chilometri. Domenica 13 è la giornata conclusiva dell’evento con in evidenza la Rievocazione del Circuito della Favorita e l’arrivo in Piazza Verdi a Palermo per la Cerimonia di Arrivo e Premiazione.

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