Tuscan Rewind, sale l’attesa: ecco il percorso e tutte le PS in programma

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tuscan rewind

Andrea Aghini, Dario D'Esposito - Ford Fiesta R5 #14, X Race Sport

Quattro competizioni in un solo evento. Sale l’attesa per il Tuscan Rewind, ultima prova del Campionato Italiano Rally (CIR), in programma dal 21 al 23 novembre con partenza ed arrivo a Montalcino. La gara ripropone il “must” di un percorso che in tanti ricordano essere lo scenario inimitabile di pagine importanti di storia sportiva. Sarà epilogo anche del “tricolore terra” (CIRT) e del “Trofeo Terra Rally Storici” (TTRS), oltre a prevedere una competizione di “regolarità sport”, contenuti di spessore di un vero e proprio libro tutto da scrivere, insieme ai caratteri del percorso, il valore aggiunto a questo atto finale tricolore.

Sarà decisamente una grande festa, quella organizzata da Eventstyle, soprattutto perché lo “scudetto” si giocherà in un contesto decisamente “magico”, che riporta appunto agli anni d’oro delle corse su strada, agli sterrati della provincia di Siena, quelli che da dieci anni identificano il Tuscan Rewind. Il periodo delle iscrizioni si allungherà sino al 13 novembre ed intanto appassionati, addetti ai lavori, piloti e squadre stanno programmando la loro trasferta in terra senese, andando a confermare anche l’alta valenza dell’evento in chiave di indotto turistico e quindi di forte ricaduta economica e di immagine per i luoghi interessati dalla competizione.

IL PERCORSO
Il tracciato di gara è stato disegnato su 280,720 chilometri, dei quali 120,390 di Prove Speciali, otto totali, due da ripetere due volte, una per tre volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova” che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30. Le restanti sette Ps saranno disputate sabato 23 novembre, con uscita dal riordinamento notturno di Montalcino alle 7,01 e bandiera a scacchi che sventolerà sempre in Piazza del Popolo a Montalcino dalle ore 16. Ecco i dettagli delle prove speciali, molto attese da tutti:

Super prova 1 “San Giovanni d’Asso”
Lunghezza: 2,600 chilometri. Una Prova Speciale Spettacolo inedita al Tuscan Rewind, all’interno della “Pieve a Salti”. Un tratto allestito di tutto punto per le esigenze televisive Rai Sport. Molto veloce con qualche intermezzo guidato tra tornanti e curve strette, offre la possibilità al pubblico di vedere ampi tratti, posizionandosi sulla sommità delle colline. Partenza Rally Moderno: venerdi 22 alle 15,05; Rally Storico: venerdi 22 alle 16,35.

PS 2-5 “Pieve a Salti”
Lunghezza: 11,190 chilometri. Una delle prove più famose per gli appassionati, rimasta immutata dai primi passaggi del Rally di Sanremo degli anni ’80 ad oggi. Da uno dei colli sovrastanti il borgo di Lucignano d’Asso si sviluppa nei suoi 11.350 chilometri in allunghi mozzafiato, ma soprattutto in una famosa inversione su asfalto dopo una lunga parte in discesa. Lasciato l’asfalto, dopo un allungo da “fuori giri”, la prova risale leggermente per poi tornare a scendere e salire nuovamente in una combinazione di curve ampie. Partenza Rally Moderno: sabato 23 alle 7,34 e alle 10,55; Rally Storico: sabato 23 alle 12,25.

PS 3-6-8 “Torrenieri – Badia – Castiglion del Bosco”
Lunghezza: 27,200 chilometri. Se prendi una “Torrenieri”, unisci un po’ di “Badia” e una parte di “Castiglion del Bosco” ottieni quel cocktail che senza dubbi si può chiamare “La signora delle prove”. La prova più famosa di Montalcino nel Mondiale ’80 e ’90, quella che ha sempre fatto la differenza anche fra i più grandi campioni del mondo. La velocità della “Torrenieri”, spezzata da un attraversamento su asfalto, per ricollegarsi alla prova di Badia, fanno da prologo ad allunghi sui bordi di argille in stile inglese di campi da golf. Lasciato il bordo del green, una serie di tornanti mozzafiato contornati da cipressi della tenuta di Castiglion del Bosco verso la metà della prova. Oltrepassata la tenuta, dopo un tratto tecnico fra dossi e curve strette, è inevitabile il ricongiungimento alla prova di Castelgiocondo in prossimità del “salto di Nacciarello” ritornando a percorrere strade in stile finlandese fino al fine prova. Questa sua caratteristica di lunghezza (più di 27 chilometri) e l’alternanza di tecnica e velocità l’ha resa talmente celebre che è stata anche sede di test per lo sviluppo delle Lancia 037, S4, Delta integrale, arrivando ad esser incoronata la “Regina” delle prove su terra. Partenza Rally Moderno: sabato 23 alle 8,06, alle 11,27 e alle 15,21; Rally Storico: sabato 23 alle 12,57 e alle 16,51.

PS 4-7 “La Sesta”
Lunghezza: 7,180 chilometri. La più amata da Miki Biasion. Questa è la prova che sempre lo ha incoronato il più veloce. Stretta fra la vegetazione scende nella vallata dell’Orcia per poi allungarsi e risalire sotto la vista dell’abbazia di Sant’Antimo: curve strette e passaggi sui ponticini sono la sua caratteristica ma anche le contropendenze del terreno dicono la loro. L’ultimo ponte sovrastato da Castelnuovo dell’Abate, chiamato ponte “del Mulinello”, offre una “staccata” al limite con un inserimento velocissimo che solo pochi piloti osano affrontare con marce alte. Partenza Rally Moderno: sabato 23 alle 8,49 e alle 12,10; Rally Storico: sabato 23 alle 16,40

Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (dove sarà ubicato anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono tre: quello notturno tra i due giorni di gara è previsto a Buonconvento, gli altri due a Caparzo. Il tracciato di gara trofeo Rally Terra Storici è stato disegnato più corto di quello riservato alle “moderne”: 186 chilometri, dei quali 75 di Prove Speciali, cinque totali, tre da ripetere una volta, una per due volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova”. Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (previsto anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono due: quello notturno tra i due giorni di gara previsto a Buonconvento, l’altro a Poggio Landi.

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