La Coppa delle Alpi 2019, inserita ufficialmente nel Campionato Italiano Grandi Eventi, si è conclusa nella splendida cornice del ghiacciaio Presena. La gara ricca di emozioni e di avventura, ha visto ai nastri di partenza da Brescia 45 vetture, costruite fino al 1976, che hanno affrontato 4 tappe e 1.200 chilometri, lungo le Alpi di Italia, Austria, Germania e Svizzera.
La vittoria è andata all’equipaggio Margiotta-Urbini, a bordo di una Volvo PV 444 del 1947. In seconda posizione l’equipaggio composto da Fontanella e Covelli, alla guida di una Porsche 356 A 1600 del 1955, mentre si classificano terzi Zanasi e Bertini con una Volvo Amazon P120 del 1958.
Dopo la prima tappa, sembrava una sfida tutta siciliana tra l’equipaggio Moceri e Bonetti, che ha chiuso in quarta posizione, la coppia di Campobello di Mazara (Tp), Mario Passanante, campione italiano in carica Regolarità Auto Storiche, con Anna Maria Pisciotta, su Fiat 1100/103 berlina del 1955, che hanno concluso in quinta posizione e, quello appunto, dell’altro campobellese e vincitore della gara, Antonino Margiotta. Per tre tappe il pediatra palermitano Giovanni Moceri, con la sua Alfa Romeo è stato al comando della classifica e, si era animata la sfida tutta siciliana tra le nevi alpine, poi però Moceri ha perso terreno ed è scivolato in classifica.
IL PERCORSO
Mercoledì 4 dicembre, gli equipaggi uscendo da Brescia hanno percorso il tratto panoramico della Gardesana e hanno raggiunto la Val d’Adige per concludere nel tardo pomeriggio la prima tappa a Bressanone con lo svolgimento delle prove speciali e la premiazione del trofeo di città. Per ogni tappa infatti, la gara prevedeva un trofeo dedicato alla città d’arrivo.
Giovedì 5 dicembre, le vetture hanno fatto rotta verso Cortina d’Ampezzo prima di dirigersi al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo per poi puntare il confine austriaco e arrivare a Seefeld nel pomeriggio. Qui, nella centralissima Dorfplatz, si è tenuta la passerella di presentazione al pubblico. Durante la tappa le auto hanno attraversato 3 passi alpini (Sella, Pordoi e Falzarego), una dura prova per la tenuta di equipaggi e mezzi.
I passaggi più suggestivi della terza tappa (venerdì 6 dicembre) da Seefeld a Saint Moritz sono stati i tratti iniziali verso la Germania, la zona dei laghi Schwangau e il Castello di Neuschwanstein, fino a raggiungere il caratteristico Lago di Resia.
Nell’ultima giornata – la quarta, sabato 7 dicembre – le auto hanno fatto rientro in Italia, passando dal lago di Livigno e dalla Cava di Montebello a Pontresina per concludere la gara nel centro di Ponte di Legno. In serata, suggestiva salita a oltre 2.500 metri per la cerimonia di premiazione nello scenario unico del ghiacciaio Presena al Passo del Tonale. I concorrenti primi classificati assoluti e i vincitori dei tre Trofei delle città di tappa Bressanone, Seefeld e Saint Moritz hanno la garanzia di accettazione alla 1000 Miglia 2020.
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