WRC, a rischio anche il Safari Rally: il punto della situazione

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Al momento il Promoter del WRC e la FIA stanno monitorando la situazione in Kenya, perchè proprio, dal paese del centro Africa dovrebbe ripartire il circus iridato

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Umberto Scandola sulla Punto Abarth S2000 durante il Safari Rally del 2007, all'epoca la gara era valida per il campionato IRC

Il Campionato del Mondo Rally, fino alla tappa Messicana, sembrava non subire le gravi ripercussioni mondiali a causa della pandemia da Coronavirus. Già, perchè, dopo l’annullamento del Rally di Argentina, Portogallo ed il recente rinvio del Rally D’Italia-Sardegna il campionato rischia un nuovo slittamento.

Al momento il Promoter del WRC e la FIA stanno attenzionando la situazione in Kenya, perchè proprio, dal paese del centro Africa dovrebbe ripartire il circus iridato. Al momento i casi di contagio da Covid-19 non sembrano essere preoccupanti, nonostante questo il paese ha già bloccato i voli verso l’estero e messo in quarantena la sua popolazione al fine di ridurre il rischio.

Inoltre vi sono due aspetti da tenere d’occhio: il primo riguarda il fatto che la maggior parte dei contagiati siano nella capitale Nairobi, sede del parco assistenza; e la seconda che forse preoccupa maggiormente è l’attuale credenza che i presunti “untori” siano gli uomini bianchi.

Al momento la gara sembra restare in calendario con partenza il 16 Luglio 2020 dal centro della capitale Keniota, dopo ben 18 anni di assenza dal campionato del mondo. Ma se dovesse essere annullato il Safari Rally, per piloti e team il rientro sui campi di gara potrebbe arrivare in Agosto con il Rally di Finlandia .

Sperando che quanto prima la pandemia mondiale si risolva, attendiamo ulteriori comunicazioni dagli organizzatori delle gare o dalla FIA.

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