Alla luce della continua e perdurante emergenza coronavirus in tutto il mondo, FIA e Promoter del WRC hanno rilasciato un comunicato congiunto pubblicato mercoledì (6 maggio), per fare il punto della situazione dopo i rinvii dei rally di Argentina e Italia e la cancellazione dell’appuntamento del Portogallo.
Il prossimo round previsto adesso è il Safari Rally (16-19 luglio). Il governo keniota, fornirà un aggiornamento sulle misure nazionali da seguire riguardo l’emergenza sanitaria entro il 15 maggio. Mentre il Rally di Finlandia (6 – 9 agosto) valuterà a giugno se mantenere la data in calendario, o scegliere il rinvio a settembre o ottobre. Si attendono aggiornamenti anche dalla Nuova Zelanda, dove gli organizzatori stanno valutando se far disputare la loro gara dal 3 al 6 settembre.
Nessun cambiamento fino ad ora per i Rally di Turchia (24-27 settembre), Germanie (15-18 ottobre), Gran Bretagna (29 ottobre – 1 novembre) e Giappone (19-22 novembre). Intanto Aci Sport sta compiendo sforzi notevoli affinché si possa avere una nuova data per il Rally d’Italia Sardegna.
“Il nostro obiettivo è ora di continuare a monitorare al meglio la situazione pandemica in continua evoluzione, ed osservare le restrizioni che ogni governo sta adottando – si legge nel comunicato -. Non saranno prese decisioni sulle date degli eventi prima di ricevere gli aggiornamenti sullo stato di emergenza in ciascun Paese. Abbiamo il dovere di essere responsabili nei confronti di tutte le parti interessate, inclusi fan, piloti, team, media e fornitori, per proteggere non solo noi stessi ma anche la comunità in generale e questo, rimane il nostro obiettivo principale”.
“Cercheremo in ogni modo di continuare con il maggior numero possibile di gare nelle date già programmate e dove possibile, in una nuova data”, si legge ancora nel comunicato.
Tra FIA, promotore WRC, team e organizzatori delle singole gare, rimane sempre un continuo dialogo per vagliare tutte le opzioni disponibili, tenendo comunque in considerazione giorni di gara, distanze, numero di round e punti mondiali, ma anche la logistica.
“Dobbiamo – conclude il comunicato – anche tenere in considerazione le eventuali regole da seguire per garantire la sicurezza e la salute di tutti, come distanze minime tra persone, piloti, squadre, media e spettatori”. Un problema questo non da poco.
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