Velocità Montagna, arriva lo stop per la Trento-Bondone
Negata autorizzazione e la gara non si disputerà neanche a porte chiuse. Dalmeri deluso: “Occhi puntati da tutta Europa, occasione persa per la città e la sua Montagna”
“La delusione è tanta. È inutile nasconderlo. Abbiamo lavorato sottotraccia per molte settimana per cullare un sogno che è svanito. Oggi abbiamo avuto la conferma che la Trento-Bondone 2020 non si disputerà. Ha vinto il virus e hanno perso il nostro sport e il Trentino. La più antica gara automobilistica al mondo di cronoscalata in montagna quest’anno rimarrà ai box. Come è successo poche volte dalla sua nascita”.
Lo scoramento del presidente della Scuderia Trentina Fiorenzo Dalmeri è palese dopo aver avuto la conferma che il Commissario del Governo non darà l’autorizzazione a far disputare la gara a porte chiuse, i prossimi 11 e 12 luglio, così come ipotizzato dagli organizzatori. Il parere negativo è uscito dall’incontro che ha visto la presenza e il parere negativo anche del Questore del capoluogo. Il calendario del Campionato Italiano Velocità Montagna dunque, è sempre più in difficoltà.
“Sono deluso come cittadino, come trentino e come appassionato di motori – aggiunge scorato Fiorenzo Dalmeri – perché abbiamo perso una grande occasione. Con l’edizione 2020 avremmo conquistato, tra l’altro, un ulteriore record storico da affiancare a quelli già accumulati negli anni dalla nostra competizione automobilistica: Trento e il Monte Bondone avrebbero ospitato la prima competizione automobilistica in assoluto dell’anno in Italia e quasi sicuramente d’Europa, se si esclude la F1“.
“Noi come Scuderia Trentina e Aci Trento – aggiunge il presidente – eravamo pronti alla sfida e disponibili a mettere in campo tutte le nostre forze. L’obiettivo era talmente importante che avevamo persino concordato di svolgere l’evento a porte chiuse, quindi senza la presenza del pubblico lungo il tracciato, rinunciando così ad una importate fonte di finanziamento per l’organizzazione”.
“Ma al di là degli aspetti sportivi, agonistici e di promozione – continua il presidente della Scuderia Trentina – credo si sia persa una grande opportunità per la città, per contribuire alla ripartenza della sua economia, oltrechè per il Monte Bondone. L’evento avrebbe garantito una importante boccata di ossigeno ad albergatori, ristoratori e più in generale agli imprenditori legati al settore economico-turistico già duramente colpiti in questi mesi di quarantena per il Covid-19. E dopo avere ricevuto sostegno per tanti anni dal Trentino, dalla Città e dal Bondone, per noi tale possibilità rappresentava una sorta di obbligo morale, una occasione per sdebitarci verso chi ha creduto nella Trento – Bondone.
“Spiace dover annunciare lo stop anche perché in queste ultime settimane abbiamo ricevuto attestazioni e sollecitazioni da piloti, scuderie, sponsor ma anche dalle autorità sportive quali Aci Sport e la stessa Fia (la Federazione Mondiale dell’automobilismo) che da sempre guarda a Trento con grande considerazione. Per dare un’idea dell’attesa basti dire – conclude Dalmeri – che in un sondaggio fatto nei giorni scorsi tra i piloti, al fine di raccogliere una prima indicazione in merito alla loro disponibilità a prendere parte alla gara, qualora fosse effettivamente organizzata, la risposta è stata travolgente: oltre 200 potenziali concorrenti, di ogni regione italiana, hanno risposto positivamente”. Oggi invece lo stop.
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