Alex Zanardi, condizioni gravi ma stabili dopo il secondo intervento

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Le condizioni di Zanardi rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico

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Alex Zanardi - Foto Facebook

Nuova operazione per Alex Zanardi, le cui condizioni restano stabili ma gravi. L’ultimo bollettino medico diffuso dal policlinico Santa Maria alle Scotte informa che, “nell’ambito delle valutazioni diagnostico-terapeutiche effettuate dall’equipe che ha in cura l’atleta, è stata effettuata una Tac di controllo.

Tale esame diagnostico ha evidenziato un’evoluzione dello stato del paziente che ha reso necessario il ricorso a un secondo intervento di neurochirurgia. Dopo l’intervento, durato circa 2 ore e mezza, Alex Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dove resta sedato e intubato: le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la prognosi rimane riservata”.

“L’intervento effettuato – dichiara il direttore sanitario dell’Aou senese Roberto Gusinu – rappresenta uno step che era stato ipotizzato dall’equipe. I nostri professionisti valuteranno giorno per giorno l’evolversi della situazione, in accordo con la famiglia il prossimo bollettino sarà diramato tra circa 24 ore”. Zanardi, è ricoverato dallo scorso 19 giugno, dopo un incidente stradale in handbike mentre stava prendendo parte a una delle tappe della staffetta di “Obiettivo tricolore”.

Un nuovo bollettino medico è atteso in giornata, probabilmente a 24 ore dalla fine dell’intervento al cervello. 

LE INDAGINI SULL’INCIDENTE

 Il procuratore di Siena Salvatore Vitello e il pm Serena Menicucci, che dirige le indagini, dovrebbero affidare oggi l’incarico a un ingegnere per condurre le perizie sulle cause e sulla dinamica.

L’ingegnere, in particolare, dovrà esaminare handbike H5 di Zanardi per chiarire la causa della perdita di controllo del mezzo in curva da parte dell’ex pilota di Formula 1, appena prima di schiantarsi contro il tir che sopraggiungeva in direzione opposta.

Il consulente tecnico dovrà verificare poi il possibile cedimento di una ruota, circostanza riferita da alcuni testimoni, e dovrà accertare la compatibilità della bici del campione paralimpico con le norme del codice della strada, un dettaglio che, comunque, sarebbe già stato confermato dallo staff del progetto Obiettivo 3, che ha organizzato la staffetta. Infine, dovrà anche valutare lo stato del manto stradale del luogo dove è avvenuto l’incidente, per accertare se sull’asfalto c’erano eventuali avvallamenti.

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