Simone Campedelli e la vittoria sfumata: “Abbiamo mollato un po’ troppo nel finale”

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Sugli ostici sterrati della Repubblica del Titano, piazza d’onore in gara e leadership provvisoria nella serie Simone Campedelli al debutto con la Volkswagen Polo R5

Simone Campedelli

Giornata intensa e ricca di emozioni, quella vissuta sabato scorso dalla scuderia Project Team che ha accolto con grande soddisfazione l’argento conquistato dal portacolori Simone Campedelli al 48° San Marino Rally, secondo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), bissando così il piazzamento già conseguito al “Valtiberina”.

Seppur chiamato alla vigilia a un compito non certo facile, ovvero l’esordio con la Volkswagen Polo R5 gommata Michelin e messagli a disposizione dalla Step Five Motorsport, il pilota romagnolo, sempre in coppia con Tania Canton, ha intrapreso la nuova esperienza disputando una gara pulita, dal ritmo costante e regolare, tanto da stazionare stabilmente nelle zone nobili della graduatoria e passare al comando dopo la settima delle 11 prove speciali in programma. Una leadership, purtroppo, inficiata solo nel finale quando il conduttore cesenate, pur chiudendo nella “generale” in ex aequo con il sudamericano Marco Bulacia (vincitore del San Marino) è stato costretto, come da regolamento, a cedergli il gradino più alto del podio per la discriminante. Un inatteso colpo di scena al quale ha fatto seguito, la scorsa notte, l’esclusione di Paolo Andreucci (decisione alla quale il plurititolato toscano ha interposto appello) dalla classifica (il collegio dei commissari sportivi ha riscontrato la non conformità tecnica della sua Citroen) con Campedelli, conseguentemente, divenuto nuovo leader provvisorio della serie tricolore (il tutto sub iudice).

“La Polo? Gran vettura, dimostratasi altamente competitiva, performante e affidabile, per non parlare del team che ci ha supportato alla grande. Un mezzo dall’elevato potenziale, per quanto non sia riuscito a sfruttarlo appieno, ma ci può stare dopo una sola uscita – ha sottolineato Campedelli – Detto questo, rimane l’amaro in bocca per l’epilogo. Abbiamo mollato un po’ troppo negli ultimi chilometri, probabilmente un eccesso di cautela, nel tentativo di preservare auto e pneumatici. Senza troppi giri di parole, io e Tania abbiamo commesso un errore di valutazione che abbiamo pagato al traguardo. Ci serva da lezione, visto che ci era già capitato anche al Sanremo 2019. Per il buon prosieguo della stagione, dobbiamo assolutamente evitare che si ripeta”.

È stato della partita anche l’altro alfiere Francesco Fanari che, tornato a calcare i selettivi sterrati sammarinesi dopo un’assenza protrattasi per oltre due lustri, si è inserito in decima posizione assoluta (dopo la nona centrata in Toscana). Il conduttore umbro, alla guida della Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five, ha ritrovato alle note, per l’occasione, il valido Pietro Ometto.

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