Thomas Paperini conquista la sua prima vittoria assoluta al Rally Città di Pistoia

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Un confronto avvincente ha restituito la vittoria ad un pistoiese nella gara “di casa” dopo quattro anni e segnato il primo successo assoluto per il giovane Thomas Paperini

Thomas Paperini

Thomas Paperini e Stefano Fruini - Foto Amicorally

Vittoria per Thomas Paperini e Simone Fruini (Skoda Fabia R5) al 41° Rally Città di Pistoia, terzo atto della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5, disputato oggi con l’organizzazione della Scuderia Pistoia Corse, in collaborazione con l’Automobile Club Pistoia.

Valido anche per il Trofeo Rally terza Zona autostoriche e per il Trofeo Rally Toscano, il rally pistoiese ha espresso grandi numeri di adesioni, 112 gli iscritti, producendo un appassionante confronto sulle sei prove speciali ricavate dalla tradizione, in un percorso rivisto per adeguarsi alle normative riferite al contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Dunque, il rally pistoiese torna ad essere vinto da un pilota locale dopo quattro anni (ultimo successo fu quello di Gasperetti nel 2016) grazie alla prestazione maiuscola del giovane pilota di Pistoia alla sua terza gara con la Fabia, reduce dal sesto posto a Lucca (alla prima gara con tale vettura) e dal terzo del Ciocco lo scorso mese. Paperini e Fruini hanno preso la testa della classifica dalla seconda prova speciale, dopo lo spunto iniziale da parte di Lenzi-Cerone, alla loro prima gara con una Fabia R5 pure loro. Sulla seconda prova la coppia della Pavel Group incappava in tre errori costati appunto la leadership, che Paperini ha poi incrementato con forza sino alla bandiera a scacchi, siglando il primo successo assoluto in carriera dopo esperienze a due ruote motrici sino allo scorso anno. Lenzi ha poi alzato bandiera bianca durante la quarta prova per una “toccata” con la quale ha danneggiato irrimediabilmente una ruota.

Il ritmo dei vincitori non è stato facile da tenere per nessuno dei vari avversari che avevano di fronte ed alla fine la medaglia d’argento l’ha fatta sua il lucchese Stefano Gaddini, in coppia con Innocenti, alla loro seconda esperienza (dopo il quarto posto di Lucca a luglio scorso) su una Skoda Fabia R5. Partito in sordina, condizionato da problemi di assetto, Gaddini ha poi trovato la giusta reazione dal secondo giro di gara, insediandosi alle spalle di Paperini, riuscendo a contenere le incursioni di diversi alle sue spalle, oltre che a proseguire l’affinamento di sensazioni alla guida della vettura boema.

Stefano Gaddini e Iacopo Innocenti su Skoda Fabia R5 – Foto Amicorally

Podio chiuso da Leopoldo Maestrini. Un terzo posto dal sapore forte, il suo, peraltro condiviso con l’esperta Fabrizia Pons alle note, al debutto sia in questa gara che con la Volkswagen Polo R5, dopo un anno di stop dalle corse. Nulla altro da aggiungere se non un plauso per come la coppia ha saputo bene interpretare le insidie del percorso.

Di spessore anche il quarto posto ottenuto da Luca Artino, anche lui su una Polo R5. Affiancato da Gabelloni, il pilota di Lamporecchio, che aveva debuttato in questa stagione al Ciocco lo scorso mese come gara test, ha capitalizzato l’esperienza in lucchesia al meglio possibile, riprendendo fiducia in un rally che lo scorso anno, con la stessa vettura, non ebbe a soddisfarlo in pieno. Artino ha condotto una gara in costante progressione, dopo l’errore di scelta gomme nel primo loop di prove speciali, per poi rimettersi sotto nella fase centrale delle operazioni, finendo quindi in bellezza.

Top five completata da Gasperetti-Ferrari (Renault Clio R3) per tre quarti di gara in lotta serrata con Ciardi-Ferrigno con vettura analoga, alla fine sesti nella generale con il classico “colpo di reni” finale. Un duello spettacolare, il loro, che li ha portati costantemente a rimescolare le carte nei quartieri alti della classifica spesso tra le vetture a trazione integrale. Gasperetti ha rilevato la quinta posizione dal lucchese Luca Pierotti, in coppia con Manuela Milli, tornato alla Skoda Fabia. Una gara dove ha masticato amaro, l’avvocato lucchese, che non ha trovato il giusto feeling con la vettura, perdendo anche tempo con una foratura durante la quarta prova, la causa poi del ritiro.

Leopoldo Maestrini e Fabrizia Pons su Volkswagen Polo R5 – Foto Amicorally

Al settimo posto, sopravanzato da Ciardi nell’ultima occasione cronometrata, il fiorentino Nicola Fiore, con al fianco Tondini, su una Fabia R5. É arrivato dalle retrovie, Fiore, complice un avvio per prendere le misure alla vettura, e dalla decima posizione iniziale ha saputo scalare la top ten con prestazioni parziali in miglioramento prova dopo prova.

Di nuovo esaltante prestazione per il marlianese Emanuele Danesi, in coppia con Sarti. Con la Ford Fiesta R2 che guidava qui per la terza volta (dopo anche lui a Lucca ed al Ciocco), dopo due vittorie di categoria ha fatto il tris con una prestazione da grandi firme chiudendo anche ottavo assoluto. Una partenza difficile, la sua, per sistemare al meglio il set-up posteriore della vettura “dell’ovale blu”, con la quale si è prodotto di riscontri cronometrici importanti, avendo ragione di avversari in classe di livello evidentemente alto.

Meritevole anche la nona piazza finale per il massese Giorgio Sgadò (con Panzani come copilota), con la datata ma efficace Peugeot 207 S2000, e d’effetto anche la decima fatta propria dal valdinievolino Luca Fagni, con una Renault Clio S1600, sulla quale era affiancato da Alex Massaro. Degne di nota anche le prestazioni complessive dei fratelli fiorentini Ancillotti, d’un soffio fuori dai dieci dell’assoluta con la Peugeot 208 R2, ed anche per i lucchesi Mori-Dinelli, con vettura analoga. Lo decreta soprattutto il loro computo finale. In ombra, purtroppo, l’accoppiata montecatinese Moricci-Garavaldi, terza gara per loro con l’ennesima Skoda Fabia R5 al via. Speravano di più, dopo le esperienze di Lucca e Ciocco, ma una foratura poco dopo il via della seconda prova gli ha fatto perdere oltre un minuto e con esso ogni possibilità di lottarsela per i vertici, per poi arrendersi dopo la quarta prova, affondati da una nuova foratura.

Il Rally aveva validità anche per l’R Italian Trophy (terza prova della VI zona), per il Trofeo Renault Twingo R1, per il Trofeo Renault “Corri con Clio N3”, per la Michelin Zone Cup e per il Pirelli Trofeo Accademia.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Paperini-Fruini (Skoda Fabia R5) in 42”51”6; 2. Gaddini-Innocenti (Skoda Fabia R5) a 26”0; 3. Maestrini-Pons (Volkswagen Polo R5) a 36”0; 4. Artino-Gabelloni (Volkswagen Polo R5) a 1’43”3; 5. Gasperetti-Ferrari (Renault Clio R3) a 2’20”3; 6. Ciardi-Ferrigno (Renault Clio R3) a 2’39”2; 7. Fiore-Tondini (Skoda Fabia R5) a 2’55”1; 8. Danesi-Sarti (Ford Fiesta R2) a 3’01”0; 9. Sgado’-Panzani (Peugeot 207 S2000) a 3’31”0; 10. Fagni-Massaro (Renault Clio S1600) a 3’41”4.

CLASSIFICHE COMPLETE

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