Nessuna irregolarità sulla Citroen: Paolo Andreucci è terzo assoluto al San Marino Rally
Accolto l’appello del pluricampione italiano, la sua Citroen C3 è regolare
A distanza di un mese dalla doccia fredda a San Marino, giustizia è stata fatta per Paolo Andreucci e Francesco Pinelli, esclusi dalla classifica del San Marino Rally per una presunta irregolarità nella loro Citroen C3 R5.
In particolare durante le verifiche, i commissari valutarono una non conformità tecnica della vettura, nel particolare passaggio di aria flangia aspirazione. I commissari hanno controllato il turbo, la flangia e la valvola pop-off, particolari che sono risultati conformi. Quindi hanno provato ad occludere la flangia per verificare che l’aria necessaria per alimentare il motore passasse esclusivamente attraverso la flangia stessa, così come previsto dal regolamento. Qui l’inghippo, l’auto non si è spenta e i commissari, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per la necessità della strumentazione tecnica necessaria per eseguire indagini più approfondite, hanno segnalato l’irregolarità.
Nel post gara infatti era arrivata la comunicazione di esclusione dalla classifica, che faceva di fatto perdere il terzo gradino del podio assoluto al pluricampione italiano. Il garfagnino non ci ha pensato due volte e, insieme al responsabile del Team PRT Daniele Pellegrineschi ed al Main Sponsor Stefano Peletto, nonchè responsabile della Scuderia Peletto Racing Team, ha presentato appello a quella che è sembrata fin da subito senza ombra di dubbio, un’ingiustizia.
“Ero certo che tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi – ha commentato Andreucci -. Abbiamo atteso queste settimane, con la consapevolezza che nulla di irregolare avevamo fatto. Da subito, era parsa chiara la nostra buonafede, anche grazie al controllo che era stato effettuato su turbo, flangia e pop off, che come normale che fosse, erano risultate regolari. La nostra vettura che non si spegneva a seguito di un ulteriore controllo era di certo per una anomalia, un problema, che in quella circostanza non era stato chiarito. Dopo la presentazione del nostro appello, la vettura è rimasta a San Marino, a disposizione della FAMS e la scorsa settimana sono stati effettuati dai tecnici ulteriori controlli, che hanno permesso di appurare e confermare la nostra totale buonafede. É stato chiarito cosa fosse successo. Un o-ring logorato, situato dopo il turbo, il che significa che non c’era alcuna difformità dalla fiches e che oltre a non avere una miglioria, è stata accertata una perdita, seppur lieve, di potenza. Sono contento, oltre che per me, per il team PRT proprietario della vettura. Subito dopo l’esclusione, in tanti amici e tifosi, mi avevano manifestato la loro vicinanza, ero certo che tutto si sarebbe chiarito, adesso, – ha concluso il pilota garfagnino – dobbiamo pensare ai prossimi appuntamenti, che ci vedranno in scena all’Adriatico e su asfalto la prossima settimana al Sanremo”.
Paolo Andreucci torna quindi ad affrontare il Rally Adriatico da leader della classifica del Campionato Italiano Rally Terra e siamo certi che darà come sempre spettacolo tra le strade bianche di Cingoli. Rimane comunque il rammarico per l’intera vicenda, che si sarebbe potuta evitare, così come citato nella sentenza d’appello del Tribunale Nazionale d’Appello della Federazione Auto Motoristica Sanmarinese, in cui si legge: “Si rileva che con una analisi approfondita in sede di verifica post-gara, da parte del Commissario Tecnico Delegato, si sarebbe appurato all’istante la causa dell’anomalia riscontrata sull’autovettura in oggetto, così evitando l’instaurazione della presente procedura e le conseguenti spese”.
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