Cividale Castelmonte, la pioggia detta il ritmo: e Faggioli è il più veloce
Ricognizioni bagnate per il quinto round Campionato Italiano Velocità Montagna
La pioggia ha dettato il ritmo delle due manche di ricognizione della 43esima Cividale Castelmonte, la gara friulana organizzata dalla Scuderia Red & White. Scatterà alle 9 di domenica 4 ottobre la prima delle due gare del quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord (TIVM), oltre a quelle per il campionato Centro Europa (FIA CEZ) e quello Sloveno.
Il fondo bagnato ha reso ancora più impegnativi i 6.395 chilometri del percorso, sui quali i concorrenti hanno provato le migliori regolazioni da bagnato, benché una improbabile tregua della pioggia in gara potrebbe sovvertire ogni riferimento acquisito.
Con il tempo di 3’39”65 Simone Faggioli al volante della Norma M20 FC Zytek è stato il più efficace in prova, coadiuvato dal lavoro delle gomme Pirelli che equipaggiano ufficialmente la biposto di gruppo E2SC del pluri campione fiorentino della Best Lap. “Sono soddisfatto a livello di guida ma mano come regolazioni d’assetto – ha commentato Faggioli – le condizioni sono difficili ma sono riuscito ad interpretare bene il tracciato su cui guido per la prima volta. Lavoreremo su molti particolari in vista della gara”.
Un po’ in affanno soprattutto nella prima manche Christian Merli, il trenino che ha studiato con attenzione il tracciato, consapevole che un mutamento del meteo sovvertirebbe ogni strategia di gara sulla Osella FA 30 EVO Zytek LRM ufficiale, la potente vettura si esprimerebbe al meglio in condizioni d’asciutto dove le gomme Avon garantiscono ottimo grip. “Prima manche un po’ in affanno anche se è stata utile per capire diverse cose – spiega Merli – adesso vedremo se le modifiche hanno effetto oppure dobbiamo cambiare direzione”.
Ricognizioni utili a vedere le reazioni delle auto da gara sul percorso, ma poco indicative sulle sfide in gara. Federico Liber, autore del 4° tempo nella prima salita, ha tutti i riferimenti del tracciato sul quale ha trionfato ben cinque volte e sulla Gloria CP8 Suzuki è pronto a sferrare l’attacco non solo per le parti alte della classifica, ma anche tra le Sportscar Motori Moto dove il veneto di Alby Racing è campione in carica. Proprio tra le motorizzazioni motociclistiche il leader lucano Achille Lombardi ha evitato ogni rischio in prova sulla Osella PA 21 Jrb Bmw da 1000 cc, mentre chi ha cercato dei riferimenti più concreti da usare in gara è stato il rientrante Francesco Leogrande, l’esperto pugliese per la prima volta sulla Osella PA 21 BMW da 1000 cc.
Per la classe regina se il catanese Domenico Cubeda è stato rapido a capire le reazioni dell’Osella FA 30 Zytek con cui è all’esordio a Cividale, molto cauto Diego Degasperi anche sulla FA 30 Zytek ma concentrato a raccogliere dati utili.
Le auto a trazione integrale si son portate in primo piano, tanto che nella prima manche i Antonino Migliuolo ha ottenuto il 3° riscontro cronometrico al volante della Mitsubishi Lancer con cui il campano è leader di gruppo N ed ha percorso il tracciato ancora umido e non sotto la pioggia battente. Ha saltato però la seconda manche per risolvere un improvviso problema tecnico sulla vettura giapponese.
In primo piano anche gli esperti piloti di casa Marco Guerra su Hyundai i20 R5 e Michele Buiatti su Skoda Fabia R5, entrambe vetture di gruppo A per le salite ed in arrivo dalla classe regina dei rally nazionali. La pioggia ha iniziato ad aumentare durante il passaggio del leader Rudi Bicciato, pronto comunque ad ogni tipo di sfida in gara.
Fondo certamente difficile per gestire i tanti cavalli delle supercar del gruppo GT. Prima volta nella difficile Cividale e con le condizioni più impegnative per Lucio Peruggini su Lamborghini Huracan GT3, il foggiano di AB Motorsport che deve mettere a punto una giusta strategia di gara per attaccare il leader Rosario Parrino che si difenderà con tenacia anche lui sulla Lamborghini Huracan ma in versione GT Super Cup. Si è notata la presenza e l’esperienza del padrone di casa Gianni Di Fant al volante della Porsche 997, a suo agio anche lo svizzero Fabio Nassimbeni sulla Cayman di casa Porsche, anche il veneto Michele Mancin ha fatto valere la sua conoscenza del tracciato al volante della Ferrari 458 Challenge curata dalla Gaetani Racing.
Altra prova di esperienza quella di Michele Ghirardo sulla Lotus Exige in gruppo E2SH mentre Marco Gramenzi ha usato le prove per riprendere la giusta familiarità con la poderosa Lancia Delta S4. Numerosa la presenza straniera in gruppo E1 dove il pugliese Andrea Palazzo sulla Peugeot 308 ha cercato di colmare il gap di conoscenza del tracciato dove è all’esordio, mentre il leader calabrese Giuseppe Aragona, assente a Cividale dal 2008, ha svolto solo la seconda salita con la Mini John Cooper Works, dopo la necessaria riparazione del tergicristallo. Le categoria RS alla ribalta in questa giornata di prove, con il milanese Gianluca Luigi Grossi che ha concretizzato al sua esperienza ed il portacolori della Novara Corse è risultato il migliore interprete del tracciato nella Racing Start Plus al volante della Renault Clio RS, con un ottimo nono riscontro nella prima salita. Antonio Scappa sulla Mini turbodiesel si è distinto in Racing Start tra le vetture aspirate e turbo diesel e benzina fino a 2000 cc, mentre il vento Denny Zardo è stato il più concreto in Racing Start RSTB, auto turbo fino a 1650 cc, sulla Peugeot 308 che il trevigiano sta sviluppando con DP Racing. Fabiano Peresutti sul tracciato di casa si è messo in mostra per la RS aspirata sulla Renault Clio. Per il Trofeo RS Cup il siciliano Giovanni Grasso su Renault Clio RS è stato il più convincente.
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