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ERC, Roberto Gobbin alla conquista del Rally Hungary e dell’Abarth Rally Cup

Se a Monforte d’Alba, nei giorni scorsi, i meccanici di Evo Motorsport hanno curato a puntino la 124 Abarth Rally di Roberto Gobbin, affinché la berlinetta dello Scorpione sia efficace e reattiva nelle prove speciali magiare, anche Roberto Gobbin ha dovuto puntigliosamente preparare la trasferta ungherese come non aveva mai fatto prima.

“Prima di pensare alla gara, ho dovuto pensare alla trasferta. E non solo ad alberghi e documenti sportivi come si fa di solito. Ho dovuto fare il tampone e ottenere una traduzione certificata in inglese del documento da presentare alle autorità sanitarie ungheresi all’aeroporto” commenta il pilota di San Secondo di Pinerolo.

Tutto ciò prima di imbarcarsi sull’aereo che lo porterà a Nyíregyháza, settima città per popolazione dell’Ungheria, sede dal 6 all’8 novembre dell’Hungary Rally 2020, valido per il Campionato Europeo Rally (CER) e Abarth Rally Cup. Mentre la 124 Abarth Rally percorrerà i 1.300 chilometri che separano Monforte d’Alba dalla città ungherese al traino del furgone di Evo Motorsport condotto da Micky Pirina e Giuseppe Cordia, i meccanici che se ne prenderanno cura durante la gara. 

È la seconda volta che si disputa la gara ungherese, per questo motivo si hanno pochi riferimenti. “Dalle informazioni che ho raccolto pare sia una gara particolarmente impegnativa, con prove che tendono a sporcarsi perché si svolgono in gran parte nel sottobosco e piuttosto veloci (lo scorso anno il vincitore chiuse la gara a una media di 92 km/h). Inoltre il percorso ha una parte, seppur minima (circa il 7%) su terra. Ma bisognerà prestare la massima attenzione su tutte le prove, perché umidità e fango nasconderanno insidie a ogni metro di speciale” afferma il portacolori di Winners Rally Team che in Ungheria sarà affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, che già gli ha dato il ritmo nelle due precedenti gare europee di questa stagione (Roma Capitale e Fafe Montelongo).

“La prima prova speciale, quella del venerdì sera subito dopo la partenza, si svolgerà all’interno di una pista di RallyCross, specialità particolarmente apprezzata in Ungheria. Vedrà i concorrenti sfidarsi side by side, ovvero uno contro l’altro, come accadeva al Memorial Bettega del passato. Questa prova inizierà alle 19 quindi tutti i concorrenti saranno chiamati a confrontarsi alla luce dei fari, mentre ai navigatori sarà richiesto un impegno supplementare per non sbagliare il conteggio dei giri del percorso (cosa successa spesso in passato anche a navigatori illustri) durante la tensione della sfida. Insomma, anche se misura solo 2,4 chilometri la speciale del Rabócsiring potrebbe rivelarsi determinante” sottolinea il pilota della Val Chisone

L’Hungary Rally si sviluppa su una lunghezza di 956 chilometri di cui 191 di prove speciali, la più lunga della quali è il doppio passaggio di sabato sulla speciale di Füzérkomlós, che misura 23,90 chilometri.

“Il Rally di Ungheria ha appena dieci chilometri di prove speciali in più della gara portoghese, ed è più corto di sei chilometri di Roma Capitale. Una prova di quasi 24 chilometri è elettrizzante, la più lunga delle gare dell’Europeo che ho disputato quest’anno, superiore alla Santo Padre di Roma Capitale che era 21,17 chilometri. Il mio obiettivo è raccogliere il maggior numero di punti possibile sia nella classifica dell’Abarth Rally Cup, che è il mio principale obiettivo stagionale, dove occupo il secondo posto, sia nella classifica ERC2, nella quale sono quinto. A Nyíregyháza la sfida sarà interessante, perché saremo in quattro a disputarci il Trofeo dello Scorpione. Oltre a due dei miei soliti avversari per la prima volta sarà al via il rumeno Mihnea Muresan, mentre in ERC2 saremo in sette, fra i quali migliori della categoria”, analizza Gobbin che avrà il numero 32 sulle fiancate.

“In questo momento sono elettrizzato ed emozionato dall’idea di partecipare a un rally che presenta tantissime incognite sul percorso e altrettante sfide nel corso della gara. Sul sito del rally c’è un orologio che fa il conto alla rovescia verso il momento in cui accenderemo i motori. Lo stesso conto alla rovescia lo sto facendo anch’io”, conclude Gobbin guardando le lancette del suo orologio scorrere verso la partenza del Rally di Ungheria.

La seconda edizione del Rally di Ungheria, valido come quarta prova del Campionato Europeo Rally (ERC) e Abarth Rally Cup, entrerà nel vivo mercoledì 4 novembre, con le verifiche amministrative e la distribuzione del road-book (ore 18-22) a Miskolc, la quarta città ungherese per popolazione. Il giorno successivo, giovedì 5 novembre, tutto lo staff del rally si trasferirà a Nyíregyháza per le verifiche tecniche (ore 13-22) e completare quelle amministrative (ore 18-22) e la ricognizione delle speciali della prima tappa (8-22).

Venerdì 6 novembre proseguono le ricognizioni sulle prove della seconda tappa (8-16). Alle 17.55 il rally entra ufficialmente nel vivo con la partenza dal Nyíregyháza Center e il trasferimento al Rabócsiring, una pista permanentante di RallyCross. Qui, alla luce dei fari, si svolgerà la prima ed emozionante prova speciale di 2,4 chilometri, con gli equipaggi che si affronteranno fianco a fianco, uno contro l’altro. La giornata termina con il parco chiuso di Nyíregyháza. Per ripartire il mattino successivo, sabato 7 novembre, alle 8,15 per completare la prima e più lunga tappa del rally che comprende in totale nove prove speciali, per 118,78 chilometri cronometrati e chiudere le fatiche alle ore 19.14. Domenica 8 novembre tappa finale a partire dalle 7.35, su sette prove speciali (69,88 km cronometrati) e conclusione a Nyíregyháza alle 16.30, dopo aver percorso, in totale 956,01 chilometri suddivisi in 16 prove speciali per 191,06 chilometri complessivi a fare classifica.

Redazione Rally Time

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