Mazzocchi da 10, Pollara super 8, Andolfi “non mollare”: le nostre pagelle agli Junior 2020
Per la prima volta noi di Rally Time faremo una pagella sportiva di quello che hanno fatto i ragazzi di Aci Team Italia durante la stagione
Questa edizione del prestigioso CIR Junior 2020, serie ideata da Aci Sport con il supporto di Pirelli e l’appoggio tecnico di Motorsport Italia, giunge alla fine della sua seconda edizione in queste ore con il Rally Aci Monza, ultima prova del mondiale rally assoluto e Junior WRC.
Tirando le somme di queste due stagioni abbiamo per la prima volta un pacchetto di giovani dalle buone prospettive, ai quali secondo il nostro pensiero servirebbe per il prosieguo della loro carriera un supporto fondamentale tecnico e mentale, per portare avanti le loro speranze di poter essere una promessa nel panorama rallistico mondiale, o anche solo poter coronare gli sforzi di una carriera fatta da sacrifici e passione.
Bene per la prima volta noi di Rally Time faremo una pagella sportiva di quello che hanno fatto i ragazzi di Aci Team Italia durante la stagione. Nessuno ce ne voglia (si scherza).
JUNIOR WRC, WRC2, EUROPEO
ANDOLFI 6,5 – Fabio ormai è un habitue del mondiale facendo segnare ottimi tempi in Corsica soprattutto, in cui ha regalato una prestazione di altissimo livello nel WRC2. Quest’anno forse il passo indietro lo ha “demoralizzato” portandolo ad un errore all’ultima curva della ps nella prima gara dell’anno, la sua debacle fisica nella gara di Casa il Sardegna, dove avrebbe sicuramente fatto bene, non può che penalizzare la sua stagione in salita. Apprezziamo di lui la TENACIA e l’accettare il volere e le decisioni della Federazione che ha fatto di lui il portavoce nel WRC negli anni passati. Per noi il nostro FRANCO BARESI, capitano inarrestabile.
BATTISTOLLI 7,5 – Il giovane rampollo della Casa dei Rangers si mette in gioco stupendo tutti con un programma difficile ma di lunga veduta, sicuramente molto ben consigliato dal papà Lucky che conosce l’importanza dell’estero per la crescita. Non sbaglia nulla, naviga con esperienza e vettura al top, continua a migliorarsi gara dopo gara e arriva al Tuscan con un passo da Europeo e Mondiale, migliorando ogni prova fino a prendere il podio contro Bulacia e Crugnola difendendosi dal “nemico” d’oltralpe Franceschi. Per restare in termini calcistici il nostro prossimo BARZAGLI, caparbio.
POLLARA 8 – Il siciliano esporta la teoria del primo isolano nel WRC, ricorda Simon Jean Joseph, il martinico arrivato in Subaru dimostrando di essere un asfaltista dalle visioni interessanti. Di Marco se ne parla poco, ma è un martello, accetta la fredda neve svedese e non si abbatte vedendo i distacchi dai primi dello Junior, torna in Italia a Roma e battaglia con i giovani dell’Europeo, va in Estonia e prova dopo prova, riduce il gap fino alla straordinaria Targa Florio, conclusa con un podio mancato per pochi secondi, piacciono di Marco umiltà e cattiveria agonistica, sicuramente penalizzato da un programma ridotto causa Covid. Nonostante questo si gioca il Rookie of the Year, mai accaduto per un italiano nel Junior WRC. Di buone speranze. Per noi il prossimo CAPITAN FUTURO DE ROSSI! CONVINCE.
CIUFFI s.v. – Il fiorentino parte forte decidendo il Mondiale per mettersi in luce, ma si deve fermare già dai primi metri incappando in problemi e, come dichiara lui una gara no. Ripiega nel CIRA con una Skoda, ma il risultati sono altalenanti, sicuramente ci aspettiamo di vederlo all’opera. Da Rivalutare.
CIR
PROFETA 7 – Il giovane siciliano gioca nell’ombra pur centrando titolo Under 25. Molto timido, è difficile capire le sue emozioni, alcuni tempi interessanti e una condotta che solo al Tuscan l’ha portato all’errore, fanno pensare che ci sia molto di nascosto che può venir fuori. Sicuramente i chilometri percorsi quest’anno lo proiettano il prossimo anno sotto una lente d’ingrandimento obbligatoria. Come il buon PANUCCI: l’importante è farsi trovare pronti. Osservato!
BOTTARELLI 8,5 – Dopo un 2019 fatto di tempi interessanti e gare da urlo come l’Adriatico e qualche scocca da sistemare, il bresciano trova macchina ed annata, grazie alla scelta del team sicuramente fondamentale per questa crescita, ha dimostrato che punta in alto e con tutto al top può tranquillamente provarci come ha dimostrato a Verona e Como. La visione di gioco non manca come ANTONIO CASSANO. Esuberante!
CIR JUNIOR
ROSSO 7 – Difficile annata, sicuramente di adattamento. Veloce in situazioni difficili e non del tutto sul pezzo quando la bagarre si faceva rovente, apprezziamo la sua costanza e i punti sempre portati a casa ogni gara per fare esperienza. Soprattutto non ci dimentichiamo Gara 2 a Roma Capitale dove ha messo dietro tutti. Il nostro FABIO GROSSO.
COGNI 8 – Rookie of Italy promette bene, esce dai monomarca si adatta e tenta l’attacco a Mazzocchi nel finale di stagione. L’errore in terra scaligera lo butta fuori dalla stretta partita dello Junior, ma in toscana nella terra del Brunello, attacca per tutta la gara, credendoci fino alla fine e cancella la prestazione di San Marino dove aveva mostrato distacco sul fondo sterrato. Come CAMORANESI ai Mondiali ogni tanto scivola in qualche fallo a gamba tesa ma di chilometri ne macina. CONCRETO!
VITA 8 – Il “professore” si potrebbe chiamare. Ragazzo con una dialettica eccezionale riconosciuta da tutti. Molto timido, ma capace di togliere la pelle agli avversari in speciale, di lui piacciono le doti di velocità, merito del lavoro con Max Bosi, rinato dopo l’esperienza Europea e Junior 2019, sarà sicuramente da tenere d’occhio. Come TOTTI post infortunio, lavorando duro al rientro, ci aspettiamo il CUCCHIAIO!
MAZZOCCHI 10 – Partito come equipaggio da battere si è preso carico di questa responsabilità, togliendosi l’aria di “eterno secondo”. Vince a Roma Gara 1 finendo terzo assoluto nella classe Europea, crea il vuoto dietro di sé a San marino. Zoppica alla Targa, ma come ogni pilota che vuole vincere, si mette la fascia da kamikaze e attacca nella nebbia, tanto che il rivale Vita a fine ps rimane incredulo un po’ come tutti del tempo! Al Tuscan crede nel motto “Veni Vidi Vici” e si porta a casa Gara e Campionato senza commettere errori. Adesso pensa al 2021, dove dovrà dimostrare le doti che lo contraddistinguono. Come RINO GATTUSO ringhio “soprannome dei suoi amici” non molla mai portando il bottino a casa. MORDI CAVIGLIE.
PEDERZANI/BORMOLINI 6 – Contro il poker dello Junior era difficile mettersi in luce, ma come ogni crescita importante bisogna allenarsi e crederci “rubando” dai più bravi, quest’anno hanno fatto così e tra qualche toccatina hanno capito l’importanza di questo trofeo, speriamo siano nuovamente della partita. PROMETTENTI.