WRC, ok dal prefetto al Rally di Montecarlo: ma senza pubblico
Una decisione quella del Dipartimento delle Alte Alpi che si è fatta attendere
Dopo le incertezze e i dubbi che si sono susseguiti nelle ultime settimane – che hanno portato all’annullamento del rally storico – è arrivato l’ok delle autorità monegasche: il Rally di Montecarlo, primo round del mondiale si correrà, ma come era prevedibile sarà a porte chiuse, a causa della pandemia da Covid.
Una decisione quella del Dipartimento delle Alte Alpi che si è fatta attendere. L’ok del prefetto delle Alte Alpi Martine Clavel, è arrivato infatti soltanto giovedì 15 gennaio: “A seguito di decisioni simili prese dalle prefetture degli altri dipartimenti attraversati (Alpi dell’Alta Provenza, Drôme, Isère e Alpi Marittime) e previo parere favorevole delle Commissioni dipartimentali per la sicurezza stradale”, si legge nel comunicato rilasciato dalla prefettura.
Ovviamente e come dicevamo, tutta la manifestazione si correrà a porte chiuse, parco assistenza e prove speciali non ammetteranno pubblico. Proprio le PS, termineranno sempre prima delle 18 per rispettare il coprifuoco. Cancellato lo shakedown di Gap e una prova speciale per ridurre il più possibile l’itinerario ed i tempi, anticipa anche di poco la partenza di ogni tappa. “Da 100 a 150 commissari di gara saranno posizionati sull’intero percorso da disputare affinché questa decisione venga rispettata” – continua la nota – Ogni giorno saranno mobilitati tra i 100 e i 150 gendarmi a sostegno per garantire che nessun assembramento avvenga in siti più distanti”.
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