Andrea Tonelli dopo il Valle del Tevere: “Le storiche soffrono il passaggio delle moderne integrali”
In un’autentica sfida ad eliminazione, sono più i ritiri degli arrivi tra le auto storiche, il pilota di Reggio Emilia ritrova il sorriso, in vista del ritorno nell’italiano terra storico
Chi ben comincia è già a metà dell’opera, questo il pensiero che risuona nelle orecchie di Andrea Tonelli al termine di una prima edizione del Rally Valle del Tevere che si è rivelata altamente selettiva per le auto storiche, decimate al traguardo finale. Domenica scorsa delle nove al via solo quattro sono riuscite a concludere la trasferta toscana, vissuta su un fondo che, specialmente sulla “Cerbaiolo”, ha lasciato non pochi malumori.
Con l’intento unico di invertire la rotta della passata stagione, senza mai forzare il ritmo, il pilota di Reggio Emilia ha portato a casa un buon terzo posto assoluto, secondo nel terzo raggruppamento ed nella classe dedicata alle vetture di gruppo 4 con cilindrata sino a duemila.
“Se Aci Sport vuole che le storiche continuino a correre sulla terra – racconta Tonelli – bisogna fare qualche cosa. Far passare le vetture moderne, soprattutto le trazioni integrali, prima di noi rende il fondo delle speciali troppo rovinato. Gli organizzatori hanno fatto un lavoro notevole ma bisogna trovare una soluzione dall’alto per incentivare il nostro settore”.
Con una condotta di gara prudente il portacolori di Movisport ha chiuso la prima tornata con un opaco sesto posto assoluto, ben lontano dagli abituali ritmi ma consapevole che l’unico obiettivo di giornata era quello di portare la Ford Escort RS 1800 MKII, curata nell’occasione dalla Power Brothers dei fratelli Colonna, a completare tutti i crono in programma.
Nel doppio passaggio centrale si iniziavano a contare i superstiti, ben quattro gli abbandoni, con Tonelli, in coppia con Roberto Debbi, che riesce a risalire sino al quarto posto in classifica generale. Uscito dall’ultima “Cerbaiolo” con il cuore in gola, sulla quale anche Calzolari alzava bandiera bianca, il reggiano è salito sul gradino più basso del podio, con nove secondi da difendere. Deciso a completare nel miglior modo possibile una trasferta complicata Tonelli ha dunque aumentato il passo e, grazie al secondo parziale in speciale, congelava la posizione in vista dell’arrivo.
“Sulla Cerbaiolo sembrava di essere a Beirut – aggiunge Tonelli – e, sul terzo passaggio, abbiamo letteralmente alzato il piede perchè temevamo davvero di non arrivare a fine prova. Siamo partiti molto cauti e, tra il fondo rovinato ed i fantasmi del passato, siamo andati con calma sulle prime quattro speciali. Quando ci siamo ritrovati al terzo posto assoluto, ad una speciale dal termine, abbiamo deciso di spingere di più perchè volevamo portarci a casa comunque il risultato. Gara molto difficile e scassa macchine. Abbiamo cambiato sei gomme al posteriore, per farvi capire quanto si faticava con una due ruote motrici. L’auto si è comportata benissimo e siamo tutti molto soddisfatti di aver iniziato con questo risultato il nuovo anno. Tra la salita lenta e tecnica, della prima, e le staccate toste dopo rettilinei infiniti, della seconda, non si può dire che questo Valle del Tevere sia stato poco tecnico. Grazie di cuore ai nostri partners, alla scuderia Movisport ed al mio compagno di abitacolo Roberto Debbi. Complimenti alla Power Brothers perchè ci hanno dato un’assistenza molto organizzata. Proprio bravi”.
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