Giulietta N5 Project, dalla strada ai rally: il progetto tutto italiano da seguire sui social

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L’idea è nata nella mente del meccanico 29enne Matteo, di trasformare una Alfa Romeo Giulietta di serie in un’auto da rally

Giulietta N5 Project

Giulietta N5 Project: una nuova stella sta nascendo“. Così viene presentato un ambizioso progetto tutto italiano di trasformare una Alfa Romeo Giulietta stradale, in una vera macchina da rally.

L’idea è nata nella mente del meccanico 29enne Matteo, di trasformare una Alfa Romeo Giulietta di serie in un’auto da rally omologata per la nuova categoria N5 (poche settimane fa è stato annunciato un campionato a loro dedicato). Il tutto raccontando le varie fasi del progetto in una web serie sui social network. Matteo ovviamente non sarà solo, ad accompagnarlo gli amici Ilaria e Gabriele e il supporto mediatico della DrcSportManagement di Cesare Funari, che di rally se ne intende.

Il Giulietta N5 Project – spiegano da DrcSportManagement – si articola in tre fasi. Il primo è lo smontaggio di tutti gli interni, di tutta la parte meccanica, della sotto scocca e parte della carrozzeria. Poi l’auto completamente smontata, sarà inviata al costruttore autorizzato che farà tutte le modifiche necessarie a omologare l’auto nella categoria N5 dei rally (serve, ad esempio, il rollbar di sicurezza e le parti di telaio in comune a tutte le auto). La terza fase invece sarà dedicata al rimontaggio della vettura e alle prove tecniche finali.

Oltre alla parte meccanica il progetto ha anche un obbiettivo “romantico”: riavvicinare pubblico e team tecnico, un legame che oggi si è un po’ perso nel mondo delle corse. A questo scopo Ilaria, Gabriele e Matteo creeranno una associazione sportiva che permetterà a tutti gli interessati di partecipare attivamente al progetto e di seguirlo passo dopo passo attraverso i social network. Tutti gli appassionati potranno seguire le fasi di questo affascinante progetto sul canale Youtube ufficiale (CLICCA QUI), sulla pagina Facebook (CLICCA QUI) e sul profilo Instagram (CLICCA QUI). Non ci resta che augurare buon lavoro a Matteo e alla DrcSportManagement.

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