Il Rally Adriatico apre la sfida tricolore degli sterrati: i big e gli outsider in gara
Sabato 24 aprile si corre su tre diversi tratti per un totale di 282 chilometri di strade bianche
Una partenza così il Campionato Italiano Rally Terra non l’aveva mai vista. Da Cingoli, nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 aprile, si aprirà la quinta stagione del tricolore dedicato agli specialisti dello sterrato e per l’occasione il 28° Rally Adriatico ha preparato un’edizione da record. La macchina organizzativa targata PRS Group quest’anno ha fatto le cose in grande. È andata a prendere il meglio delle ultime edizioni della gara marchigiana per accogliere quattro validità in un solo evento. Ad alzare la polvere nell’entroterra maceratese oltre alle auto moderne CIRT, le stesse in corsa per il primo round della Coppa Rally di Quinta Zona Aci Sport, ci saranno anche le affascinanti auto del CIRT Storico per il secondo appuntamento e gli scattanti fuoristrada del Campionato Italiano Side by Side Vehicle. Tre specialità che hanno raccolto l’adesione di ben 121 equipaggi iscritti, un record per l’Adriatico.
Il rally si svilupperà quindi su due giornate. Il venerdì preparativo tra verifiche e shakedown, al sabato la gara vera e propria con tre prove speciali da ripetere su tre giri prima dell’arrivo in serata nel centro di Cingoli, in piazza Vittorio Emanuele II dalle ore 18.30. Aprono due piesse da 5 chilometri, la “Colognola” e la “Panicali” ad anticipare lunga e conclusiva “Dei Laghi” (10,93 km). Per il debutto del Campionato Italiano Rally Terra è prevista un’ampia copertura mediatica e dirette di Aci Sport TV.
Conta 93 presenze la gara moderna e ben 39 vetture per la massima categoria R5, con in testa i big del Campionato Italiano Rally Terra. Ci sono tutti, o quasi. Dai veterani dello sterrato ai campioni che si sono dati battaglia lo scorso anno per guadagnare la corona di re della polvere. Riprende da dove aveva lasciato il tricolore Paolo Andreucci. Il vice-campione torna nelle Marche dove un anno fa aveva firmato la sua ultima vittoria prima di lasciare l’inerzia agli avversari al Tuscan, dove corse invece per il titolo CIR Due Ruote Motrici. Quindi lo scudetto del CIRT manca ancora nel profondo palmares del pluricampione garfagnino, che quest’anno proverà a farlo suo sempre con Francesco Pinelli, ma al volante di Skoda Fabia Evo R5 del team di Max Rendina M33. Ci riprova anche Simone Campedelli, sempre su Volkswagen Polo R5, stavolta navigato da Gianfranco Rappa. Sarà una prima chance di rivincita per il cesenate, cresciuto proprio nella serie ai tempi del Trofeo Terra, che nella passata edizione dell’Adriatico duellò proprio con Andreucci per la vittoria fino all’ultimo tornante. Presenza immancabile anche per Giacomo Costenaro e Justin Bardini. Il pilota di Marostica, numero 3 del CIRT 2020, riparte al volante di una Hyundai i20 R5, Una novità interessante per Costenaro che potrebbe aiutarlo a limare ancora il gap dal vertice. Stessa coreana R5 del team Hyundai Rally Team Italia per un altro dei top italiani dello sterrato come Umberto Scandola. Il programma stagionale del veronese si basa soprattutto su ambizioni internazionali, nell’Europeo Rally, ma la sua partecipazione al CIRT già dal primo turno potrebbe diventare centrale con qualche risultato acquisito. In ogni caso all’Adriatico punterà al vertice sempre in coppia con Guido D’Amore.
Poi c’è il nuovo che avanza. Il CIRT 2021 infatti propone una linea verde da prima pagina, fatta di giovani talenti cresciuti nello sterrato che si fanno avanti per la massima categoria. Non ci sarà il campione in carica Marquito, ma il suo programma nel Terra è stato ereditato dal fratello Bruno Bulacia Wilkinson. Boliviano classe 2002, da Santa Cruz, il più giovane di casa Bulacia farà il suo debutto tricolore dopo due stagioni di successo nel campionato boliviano. All’Adriatico sarà affiancato da Rogelio Penate sulla Fabia Evo R5 di Free Rally Service dopo una gara test al Val d’Orcia e nell’Italiano Velocità su Ghiaccio. Due i ragazzi italiani della nuova generazione già apprezzati sulle strade bianche. Proverà a capitalizzare l’esperienza delle ultime stagioni Enrico Oldrati, con Elia De Guio sulla R5 boema di MS Munaretto. Stessa vettura anche per il vicentino di Aci Team Italia Alberto Battistolli, alla prima tricolore con Elia Ometto, apparso già in gran forma nel pre-campionato. Spunto molto interessante anche nel Femminile per questa nuova stagione sulle strade bianche. La sfida in “rosa” propone il confronto tra le due ragazze italiane con maggior talento in circolazione, Rachele Somaschini su Citroen C3 R5, altra componente di Aci Team Italia già protagonista sugli asfalti del CIR, affiancata da Nicola Arena e Tamara Molinaro su Skoda Fabia R5 con Piercarlo Capolongo.
Tra gli outsider su R5 spuntano due nomi che potrebbero inserirsi nelle posizioni di vertice, come il vincitore della prima edizione del CIRT, nel 2017, Andrea Dalmazzini su Fiesta e il palermitano di Aci Team Italia Marco Pollara per fare chilometri su sterrato con la sua C3.
C’è la generazione Z, ma anche la vecchia guardia del Terra all’Adriatico. Rientrano infatti in corsa per il campionato volti noti e piedi pesanti come l’altro pilota di Marostica Edoardo Bresolin, dopo una stagione di assenza, di nuovo con Rudy Pollet su altra Fabia Evo R5 di MS Munaretto. Sarà invece il debutto nella massima categoria su Fabia R5 per Mattia Codato e Christian Dinale, dopo anni di successi nel Gruppo N. Si conferma importante anche il gruppo dei senatori del CIRT come Giovanni Manfrinato, con Francesco Pezzoli al debutto su una Volkswagen Polo R5, il pilota sardo Giuseppe Dettori confermato in coppia con Carlo Pisano su Fabia R5. Si prosegue con Valter Pierangioli e Marco Nesti, anche loro nella nuova esperienza su una R5 ceca e Simone Romagna affiancato da Luca Addondi, al secondo anno su Ford Fiesta MKII. La flotta di R5 si rafforza gli altri habitué della serie come i fratelli Massimo e Giovanni Squarcialupi, sempre su Fiesta e Massimiliano Tonso con Corrado Bonato sulla Fabia. A loro si aggiungono altri equipaggi pronti al salto di categoria, come James Bardini e Barbara Bogoni, anche loro a bordo di una Skoda dopo anni di gruppo N, quindi due new entry come Alberto Marchetti con Mario Scalmani (Fabia R5) e il trevigiano Fabio Sandel con Silvia Mosena (Fiesta R5).
Bella lotta annunciata anche nel Gruppo N, dove si ripresentano allo start Christian Gabbarrini con Alessandro Forni su Subaru Impreza e Piergiorgio Bedini con Faustino Mucci su Mitsubishi Lancer Evo IX. A loro si aggiunge un altro pilota di grande esperienza internazionale come Zelindo Melegari insieme a Manuel Fenoli su altra Impreza.
In classe R3C sarà il lecchese Nicolaj Ciofolo a correre per la prima volta nel tricolore in tandem con Filippo Alicervi su Renault Clio. Sempre molto numerosa la classe R2, con tanti nomi cresciuti all’interno del Campionato. Fabio Battilani ci sarà di nuovo con Jasmine Manfredi ma alla guida di Peugeot 208 Rally 4. Duello tra giovani che si rinnova in categoria con il rientro del sardo Michele Liceri, sempre sulla sua 208 in coppia con Salvatore Mendola e il pilota di Aci Team Italia nel CIR Junior Roberto Daprà. Il trentino proseguirà il suo apprendistato sulla terra con Denis Pozzo su Ford Fiesta.
La tradizione rallistica trevigiana è rappresentata anche tra le piccole di classe R1, dall’esperienza di Gianni Bardin navigato da Luca Pascale su Clio e per le due ruote motrici del Gruppo N dal giovane classe ’02 Pierluigi Frare con Miriana Gelsi su Mitsubishi Colt.
CALENDARIO CIRT 2021: 25-25 aprile | 28°Rally Adriatico; 3-4 giugno | Rally Italia Sardegna – 1^ tappa – coeff. 1,5; 25-26 giugno | San Marino Rally; 6-8 agosto | Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina; 11-12 settembre | Rally dei Nuraghi e del Vermentino; 5-6 novembre | Liburna Terra – coeff. 1,5.
ALBO D’ORO CIRT: 2020 Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5); 2019 Consani-De La Haye (Skoda Fabia R5); 2018 Trentin-De Marco (Skoda Fabia R5); 2017 Andrea Dalmazzini (Ford Fiesta R5)
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