Luca Hoelbling e Federico Fiorini trionfano al Rally Valpolicella
Luca Hoelbling e Federico Fiorini sono profeti in patria. A bordo della Hyundai i20 NG R5 si aggiudicano la terza edizione del rally
I trofei per i vincitori della terza edizione del Rally della Valpolicella non escono dalla provincia di Verona. Per la prima volta la gara organizzata dal Valpolicella Rally Club, con la collaborazione di Verona Motorsport vede un equipaggio di casa salire sul gradino più alto del podio in un’edizione che ha visto un percorso volto ad un ritorno su prove speciali storiche dell’automobilismo veronese, con tratti selettivi, tecnici ma molto apprezzati dai 108 equipaggi che hanno preso il via alla gara.
Se c’era dell’incertezza su chi potessero essere i protagonisti della gara, è bastato il primo tratto cronometrato a fare una scrematura pesante sui pretendenti alla vittoria finale: con una prova di forza Luca Hoelbling e Federico Fiorini chiudevano la prima speciale già con distacchi pesanti sugli avversari. Gli unici che mostravano di poter avvicinarsi al ritmo degli alfieri Hyundai sono parsi Federico Bottoni ed Efrem Bianco entrambi su Skoda Fabia R5. Mattia Targon pagava subito caro in termini cronometrici due testacoda che lo relegavano a 30 secondi dal vertice, autore però poi di una bellissima rimonta, ad iniziare già dalla prova successiva che si aggiudicherà per soli 9 decimi su Hoelbling. Una seconda prova speciale che vedrà invece Bottoni autore di un testacoda pesante sul cronometro. Da quel momento la corsa, anche se avrà un solo equipaggio sempre in testa dall’inizio alla fine, vedrà una battaglia molto avvincente ed incerta per le posizioni di vertice. Con Hoelbling molto intelligentemente intento ad amministrare il suo vantaggio su di un percorso che non perdonava il benché minimo errore e pronto a far capire che oggi il Valpolicella era nelle sue mani, alle sue spalle era Targon che a suon di speciali non si dava per vinto dopo l’errore iniziale.
“Sono molto contento di questo risultato – il commento al traguardo di un raggiante Luca Hoelbling – siamo partiti bene all’inizio e poi siamo stati attenti a non fare errori, la vettura è stata perfetta, mi sono trovato subito benissimo, mi sono divertito e ringrazio di questa vittoria il team e naturalmente Federico Fiorini il mio navigatore”. Un Fiorini che festeggia nel migliore dei modi la sua centesima gara nel computo totale di corse disputate sia in veste di pilota che appunto nel dettare le note.
Alle spalle dell’equipaggio veronese Efrem Bianco e Dino Lamonato, con il pilota di Schio sempre a cavallo tra la seconda e la terza posizione assoluta, soddisfatto della sua prestazione soprattutto in virtù del fatto che erano molti mesi che non riprendeva in mano la Skoda Fabia R5, attento soprattutto a non commettere errori ed a “togliersi la ruggine” in previsione delle prossime gare del CRZ. Terza piazza per Mattia Targon affiancato da Andrea Prizzon, alla prima gara con la Skoda Fabia Rally2 Evo, ed autore di una bellissima rimonta dopo l’errore iniziale. Sicuramente il pilota di Ronco all’Adige ha dimostrato per il futuro che sarà un avversario ostico per chi vorrà puntare ai piani alti della classifica.
Quarto posto e podio sfumato sulla quinta prova speciale per Federico Bottoni e Sofia Peruzzi nonostante la vittoria sull’ultima prova speciale in programma, con il pilota scaligero che ha pagato con un testacoda dopo quello della mattina, sempre sulla “Fumane”, una speciale che non è riuscito ad interpretare al meglio con la sua Skoda Fabia. Quinta piazza per Giorgio De Tisi e Simone Gaio, alla prima uscita con la Volkswagen Polo R5, una vettura che anche l’esperto pilota di Rovereto ha dovuto imparare a conoscere prova dopo prova per poter concederle un minimo di confidenza, una scelta sbagliata di gomme in avvio di gara l’ha poi subito tenuto lontano dal vertice. Sesti Andrea Zenoni e Manuel Ferrarin, seguiti da Paolo Menegatti con al fianco Matteo Gambasin. Ottavi Luciano Cobbe e Fabio Turco, noni Pietro De Tisi – figlio di Giorgio – per una top ten di famiglia e navigato da Alessandro Gaio, decimi Fabio Callegaro con Federica Franchin, tutti equipaggi in gara con la Skoda Fabia. Da sottolineare il dodicesimo posto assoluto e primo delle due ruote motrici di Cristian Dal Castello e Loredana Marsha Zanet, con il veloce pilota veronese all’esordio con la Peugeot 208 R2C ed autore di ottimi tempi per tutta la gara, dimostrando un potenziale della vettura ma anche del pilota, non indifferenti.
Se nel rally moderno c’è stata dell’incertezza incertezza, il 1° Rally Storico della Valpolicella ha avuto un unico e solo dominatore in Giovanni Costenaro con al fianco Giulio Nodari. Il ventitreenne pilota di Marostica fin dai primi metri di gara non ha mai visto vacillare la sua leadership, ed ha fatto danzare la sua Ford Sierra 4×4 con abilità ed esperienza nonostante la giovane età sulle insidiose prove del Valpolicella, facendo sembrare agile e snella anche una vettura come la Sierra, che al contrario va domata con polso per contenere gli oltre 350 cavalli che è in grado di sprigionare come nei giorni migliori della sua storia. L’unico che poteva impensierire Costenaro è parso Riccardo Bianco, anche lui su Ford Sierra 4×4, rimasto però attardato in avvio di gara per un problema al bilanciere della frenata risolto provvisoriamente prima di arrivare al primo parco assistenza con gli elastici delle mascherine. Risolto il problema il pilota di Schio non ha abbassato la guardia e manteneva alto il ritmo per tutta la gara, aggiudicandosi anche l’ultima prova in programma dopo il monopolio di Costenaro, classificandosi così al termine secondo assoluto con al fianco Nicola Rutigliano andando così a scrivere anche una nota alquanto curiosa delle corse, dato che non si ha memoria che due fratelli (lui ed Efrem) chiudessero la gara nella medesima posizione assoluta, nello stesso evento, uno nel rally moderno e l’altro nello storico. A chiudere il podio e vincitore tra le due ruote motrici il sempre incisivo Massimo Zanin con Cristiano Rosina, con il padovano sempre ottimo interprete della sempreverde Bmw M3.
Quarto assoluto e primo dei piloti di casa l’equipaggio composto da Riccardo Andreis e Stefano Farina, con il veronese soddisfatto del risultato con la Porsche 911 Gruppo B dopo due anni di lontananza dalle corse. Quinto posto assoluto per Mario Ivo Zanini e Marco Negro Marcigaglia ma con tanta recriminazione di quello che poteva essere la loro gara se non avessero patito la progressiva rottura del differenziale anteriore della loro Lancia Delta 4WD fin dalla prima prova speciale, autori di tempi anche da podio, hanno sofferto la gara facendo il progressivo aumento del danno, ed alla fine li ha comunque visti soddisfatti per aver raggiunto il traguardo. Sesto assoluto il padre del vincitore, Giorgio Costenaro con Lucia Zambiasi a tenere alto come sempre l’onore della splendida Lancia Stratos, orgogliosamente primattrice in una categoria sempre più popolata di vetture che vantano una tecnologia di anche vent’anni più avanti. Settimi Nicola Ferrato con Alberto Marcon su Porsche 911 RS, con il padovano intento a fare esperienza nei rally dopo aver corso per anni in pista sempre con la vettura di Stoccarda ed in gara in Valpolicella con un assetto troppo basso e rigido per il percorso proposto. Ottavi Giuseppe Bottoni e Sansoni Elisabetta su Opel Kadett GT/E, a rinnovare l’ennesima dinastia da corsa con Giuseppe che è il padre di Federico, quarto nel Valpolicella moderno. Noni Gianluca e Giorgio Pesavento su Ford Sierra RS Cosworth, soddisfatti per essersi divertiti ma consci che questa versione della Sierra seppur molto bella, come a suo tempo non può competere con la sorella più giovane a quattro ruote motrici. Chiudono la top ten Alessandro Casarotto e Francesca Nerobutto su Opel Kadett GT/E.
Una bella battaglia, questa volta sul filo della precisione ha segnato anche la prima Regolarità Sport della Valpolicella. Ad aggiudicarsi la gara è stato al termine l’equipaggio composto dal padovano Fabio Sorgato con Enrico Montemezzo su Porsche 2.4 dopo una bella sfida con il ferrarese Leonardo Fabbri con Tomas Sartore su Volvo 144s. Terzo gradino del podio per il pilota di Varese Luca Monti con Roberta Ballerio su Peugeot 304.
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