Domenico Cubeda conquista la Alghero-Scala Piccada
Il catanese sulla FA 30 Zytek ha vinto la sua seconda gara del CIVM 2021. Podio tutto siciliano con Fazzino e Caruso
Domenico Cubeda su Osella FA 30 Zytek ha vinto la 60esima Alghero – Scala Piccada firmando il miglior tempo in entrambe le gare che si sono disputate sui 5,1 chilometri del panoramico e suggestivo tracciato, sul quale l’Automobile Club Sassari presieduto da Giulio Pes di San Vittorio, ha organizzato con passione e professionalità il sesto round di Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per il TIVM centro. Il catanese vincitore sulla prototipo monoposto che, insieme al team Paco 74 Corse, ha messo perfettamente a punto durante le prove del sabato, ha ottenuto il miglior crono in 2’20”95 nella prima salita e 2’21”05 in gara 2.
“Ho apprezzato il tracciato algherese sin da quando lo ho conosciuto nel 2020 – ha sottolineato Cubeda – vincere alla seconda presenza significa che lo abbiamo interpretato nel giusto modo, con le giuste regolazioni sulla macchina che è stata perfetta in gara, poi è la seconda vittoria dell’anno in CIVM e questo è motivo di sicura soddisfazione per tutta la squadra”.
Seconda posizione con un gap di 3”51, per un sempre più incisivo Luigi Fazzino, il 21enne siracusano in arrivo dal karting ha firmato il suo primo podio tricolore e lo ha fatto con l’Osella PA 2000 spinta da motore turbo, vincendo anche il gruppo E2SC delle biposto, con cui il portacolori della Piloti per Passione ha attaccato consapevole del buon potenziale del motore sovralimentato sul tecnico tracciato sardo. Terza piazza per il ragusano Franco Caruso che insieme al team ha ripristinato perfettamente la Nova Proto NP01-2 Zytek dopo un contatto con il guard rail in prova, ma soprattutto ha evidenziato la crescente intesa del pilota della Scuderia Vesuvio con la biposto in via di completo sviluppo. A ridosso del podio il primo dei piloti sardi, l’olbiese Giuseppe Vacca che ha ritrovato ritmo e buona sorte proprio nella gara di casa al volante dell’Osella PA 2000 Honda con cui ha avuto un avvio di tricolore faticoso. Protagonista sfortunato il potentino Achille Lombardi su Osella PA 2000 Honda, che dopo un arrivo faticoso in gara 1 al 4° posto, ha parcheggiato la biposto appeno dopo lo start per via delle conseguenze subite dal propulsore dalla rottura di un condotto dell’olio in prova.
“É il primo podio di campionato Italiano per me e quello della Scala Piccada è un tracciato certamente impegnativo e dove non sono ammessi sbagli – ha commentato Fazzino – il potenziale della nostra vettura è stato davvero determinante per raggiungere questa posizione, anche se è mancata la sfida completa con il bravo Achille Lombardi”.
“Un weekend davvero travagliato dopo la toccata in prova dovuta ad un’asperità dell’asfalto non calcolata bene – ha spiegato Caruso – il team ha lavorato sodo ed abbiamo potuto prendere il via conquistando un importante podio. Tornare sulla Nova Proto è anche consapevolezza del lavoro necessario per completarne lo sviluppo”.
“Finalmente una gara proficua e senza intoppi! – è stata l’esclamazione di Giuseppe Vacca – disputare una buona gara davanti al pubblico di casa è motivo di grande gioia, speriamo adesso di esserci lasciati alle spalle i problemi di inizio stagione”.
Top ten completata da un sempre più convincente Giancarlo Maroni, l’alfiere BS Sport al volante dell’Osella PA 21 Jrb con motore Hayabusa 1.6, ha taccato a fondo in gara ed ha avuto la meglio sul sempre tenace siciliano Samuele Cassibba che ha chiesto ed ottenuto il massimo dall’Osella PA 21 Jrb con motore Suzuki ma da 1000 cc, con cui l’alfiere Catania Corse ha chiuso 6°. Settimo posto assoluto per il pilota di Reggio Calabria Giuseppe Cuzzola, estimatore del tracciato dove ha chiuso 4° di gruppo E2SC. Ottavo il pilota di casa Marco Satta, 2° tra le monoposto di gruppo E2SS e tornato con “prudenza” al volante della Osella FA 30 Zytek su cui non saliva dalla scorsa edizione della gara Algherese nell’ottobre 2020. Altro calabrese il cosentino Dario Gentile che su Osella PA 2000 ha chiuso al nono posto. Altro sardo in evidenza è stato Igor Nonnis per la prima volta sulla Wolf GB 08 Thunder Aprilia, con cui ha vinto la classe E2SS 1000.
Top ten generale completata dall’ascolano della Tramonti Corse Alessandro Gabrielli che sull’Alfa Romeo 4C con motore turbo ha vinto tra le silhouette del gruppo E2SH, con una concreta interpretazione del difficile tracciato, dove il secondo tempo, 11° assoluto, è stato per il teramano Marco Gramenzi sulla versione con motore Judd da 4000 cc dell’Alfa 4C. Seconda piazza di gruppo arrivata per l’abruzzese dopo un travagliato fine settimana iniziato con una panne elettrica al via della prima manche prove.
Rosario Parrino è tornato al successo tra le super car del gruppo GT al volante della Lamborghini Huracan in versione GT Super Cup. il bergamasco di origini siciliane ci ha creduto ed ha attaccato a fondo contenendo l’assalto del brindisino Francesco Montagna su auto uguale e con cui il pilota della Scuderia valle D’Itria è sempre più in sintonia, infatti, ha preceduto il leader tricolore Luca Gaetani su Ferrari 488, ancora in fase di rodaggio con il cambio appena sostituito.
In gruppo E1 ha vinto Giuseppe Aragona sulla perfetta e veloce MINI curata dalla L.M. Tech, ma il duello tutto cosentino c’è stato con “Gabry Driver” sempre più temibile sulla Renault New Clio con cui ha fatto un ulteriore pieno di punti di classe 2000 e 2° di categoria. Ritorno al vertice per Rudi Bicciato che sulla Mitsubishi Lancer ora di nuovo in forma ha fatto nuovamente il vuoto in gruppo A, come la trentina Gabriella Pedroni ha fatto in gruppo N sulla Mitsubishi Lancer, con cui è sempre più lanciata verso l’ipoteca del titolo.
Uno a uno nella Racing Start Plus Cup con successo nella combinata per Andrea Palazzo il pugliese della Abate Cars Competition che si è imposto sulla Peugeot 308 in gara 1, complice un paio di errori del salernitano Giovanni Loffredo, anche lui sulla 308 del Leone in versione TCR, che in gara 2 ha vinto e guadagnato preziosi punti tricolori. Nuovo acuto del fasanese Giacomo Liuzzi su Mini, che si fa sempre più minaccioso sul corregionale di Martina Franca Vito Tagliente, a cui è mancato ancora l’affondo decisivo ed ha chiuso al secondo posto, davanti all’altoatesino figlio d’arte Lukas Bicciato, che continua a convincere sulla Renault Clio. Miglior prestazione tra le auto a motore aspirato per il milanese Gianluca Grossi su Renault Clio, a suo perfetto agio sul tracciato algherese. Hanno funzionato perfettamente le regolazioni fatte personalmente da Antonio Scappa sulla Peugeot 308 Gti dopo le prove ed il pluri Campione reatino della Best Lap ha vinto e fatto ora 6 vittorie su 6 gare. Seconda posizione per il pugliese Angelo Loconte, gratificato del livello di prestazione garantito dalla sua Peugeot 308 con cui ha preceduto sul podio della RSTB (auto turbo benzina fino a 1650 cc) il bresciano Federico Raffetti su Mini. In RS un duello pugliese al centesimo di secondo tra MINI turbodiesel dove ha vinto di misura Giuseppe Cardetti contro una aggressiva Anna Maria Fumo, davvero minacciosa.
Classifica assoluta: 1. Cubeda (Osella Fa30 Zytek) in4’42”00; 2. Fazzino (Osella Pa2000 Turbo) a 3”51; 3. Caruso (Nova Proto Np01-2 Zytek) a 6”74; 4. Vacca (Osella Pa21 Honda) a 9”36; 5. Maroni (Osella Pa21 JrB) a 13”94; 6. Cassibba (Osella Pa21 JrB) a 16”91; 7. Cuzzola(Club Sport) a 23”60; 8. Satta (Osella Fa30 Zytek) a 26”61; 9. Gentile (Osella Pa21) a 30”84; 10. Gabrielli (Alfa 4C Picchio) a 32”34.Gara-1: 1. Cubeda in 2’20”95; 2. Fazzino a 1”93; 3. Caruso a 2”69; Lombardi (Osella Pa2000) a 3”06; 5. Vacca a 4”79.Gara-2: 1. Cubeda in 2’21”05; 2. Fazzino a 1”58; 3. Caruso a 4”05; 4. Vacca a 4”57; 5. Maroni a 6”86.
Gruppi. Rs: 1. Scappa (Peugeot 308) in 6’21”05; 2. Loconte (Peugeot 308) a 7”93; 3. Raffetti (Mini Cooper) a 16”04. Rs+: 1. Liuzzi (Mini Cooper) in 5’52”93; 2. Tagliente (Peugeot 308) a 4”61; 3. Bicciato L. (Renault Clio) a 6”21. Gr.N: 1. Pedroni (Mitsubishi Lancer Evo) in 6’03”93. Gr.A: 1. Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) in 5’42”70; 2. Titi (Peugeot 106) a 26”16; 3. Mannu (Renault Clio) a 27”33. E1: 1. Aragona (Mini Cooper) in 5’38”25; 2. “Gabry Driver” (Renault Clio) a 3”42; 3. Campus (Fiat Uno T) a 1’09”03. Gt: 1. Parrino (Lambo Huracan St) in 5’26”51; 2. Gaetani (Ferrari 488 Ch.) a “78; 3. Montagna (Lambo Huracan St) a 4”21. E2Sh: 1. Gabrielli in 5’14”34; 2. Gramenzi (Alfa 4C Mg01) a 4”86; 3. Idili (500 Ir Proto) a 37”56. Cn: 1. Raiti (Osella Pa21 J) in 5’59”86; 2. Gromeneda (Wolf) a22”24. E2 Moto: 1. Maroni in 4’55”94; 2. Cassibba a 2”97; 3. Cuzzola a 9”66. E2SC: 1. Fazzino in 4’45”51; 2. Caruso a 3”23; 3. Vacca a 5”85. E2SS: 1. Cubeda in 4’42”00; 2. Satta a 26”61; 3. Nonnis (Wolf Thunder)a 42”75.
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