San Martino storico, c’è la novità del “Trofeo la Sportiva”: andrà al pilota più veloce sul “Manghen”
L’intento è quello di valorizzare le auto che hanno fatto la storia del motorsport
“Sportivamente parlando – sottolinea Lorenzo Delladio – le vetture storiche autentiche sono quelle dei primi tre Raggruppamenti, più o meno vecchie, ma sicuramente senza gli artifizi dell’elettronica, che invece già implementano la potenza di quelle del quarto Raggruppamento. Quindi a livello di prestazione assoluta non è una lotta alla pari e c’è una “modernità” che stride con le caratteristiche ruspanti delle arzille signore a quattroruote, che invece noi vogliamo valorizzare”.
Ecco spiegata la novità di un “Trofeo la Sportiva” che dall’Historique Rallye San Martino 2021 e per gli anni a venire intende premiare chi, al volante di una vettura del 1°, 2° o 3° Raggruppamento (vetture costruite sino al 1981), farà segnare il miglior tempo sulla prova speciale del Manghen, carica di rombanti suggestioni, con il cronometro come giudice unico, implacabile e meritocratico.
“Sia chiaro – sorride il Ceo dell’azienda di Ziano di Fiemme – che non mi sto tirando la volata, giammai sarò il più veloce sul Manghen con la mia Porsche Carrera RS. Ma c’è bisogno di valorizzare le vecchie storiche dall’ingresso delle nuove, come Ford Sierra, Lancia 037 e Delta, Toyota Celica, Subaru Impreza, e così pure le Porsche Gruppo B, per preservare un’identità specifica delle auto senza “cyber aiutini”, quelle dagli anni ’80 in poi. Stiamo chiedendo questo anche a livello di Federazione, ma intanto noi, nel nostro piccolo, cominciamo dal San Martino che è già una gara che mantiene forte un legame con il passato epico e avventuroso, quando il manico del pilota contava più del mezzo a disposizione”.
Detto questo, Delladio, che l’anno scorso rimase senza freni e dovette ritirarsi, si augura il prossimo 18 settembre di raggiungere il traguardo all’Hotel Majestic Dolomiti. Non sarà ancora possibile un salutare bagno di folla, ma perlomeno è garantita la passerella in centro al paese dopo le restrizioni Covid di un anno e mezzo vissuto pericolosamente.