Il Rally 100 Miglia è di Stefano Albertini e Danilo Fappani. Poi Crugnola e Basso
Dopo una avvincente lotta durata per tutte le sette prove speciali, il bresciano ha avuto la meglio sul campione italiano in carica
Il Campionato Italiano Rally Sparco è ripartito alla grande dopo la pausa estiva con il Rally 1000 Miglia, sesto degli otto round stagionale della serie tricolore. Dopo una avvincente lotta durata per tutte le sette prove speciali, Stefano Albertini e Danilo Fappani vincono e convincono la 44esima edizione del rally. I bresciani hanno segnato l’ultimo scratch con la Skoda Fabia Evo a 13’05.2, portando il tempo complessivo a 1:00’25. Albertini ha quindi vinto il rally di casa dimostrando ancora una volta di essere tra i migliori piloti italiani del settore rally. In una stagione per lui strana che dopo un inizio di stagione arrembante lo aveva visto protagonista di un ritiro al Targa Florio, per una robusta toccata, e poi saltare per ragioni di budget, sia il San Marino Rally, sia il successivo Rally di Roma, il bresciano si è così preso una bella rivincita.
“È stata una bella vittoria, non voglio sminuire le altre qui a Brescia – ha commentato al termine – ma l’emozione questa volta è diversa e importante. Volevo esserci, chiudere il weekend così è stupendo. Era da un po’ di tempo che non ero così contento”. Non sono mancate le parole piene di soddisfazione di Danilo Fappani, che con questa ha totalizzato ben 27 partecipazioni alla gara organizzata dall’Automobile Club Brescia. “Stefano è stato bravissimo. Non è mai facile vincere in casa quando tutti ti vogliono davanti e devi scontrarti con avversari di grande valore. Sono molto felice, non vincevo una gara del CIR dal 1998, era il Rally di Messina e c’era ancora la Lira, ho sfatato una maledizione”.
Alle sue spalle hanno chiuso Andrea Crugnola e Pietro Ometto, Hyundai i20 N Rally 2, con un distacco di 5,3 secondi. Il varesino ha comunque confermato che la nuova arma messagli a disposizione da Hyundai, la i20 N Rally2, rappresenta sicuramente un passo in avanti al precedente modello, con il feeling tra lui e la nuova vettura che non può che migliorare in vista della volata finale del Campionato. Sull’ultimo gradino del podio hanno chiuso invece Giandomenico Basso e Lorenzo Granai su Skoda Fabia Rally2 Evo. Per il veneto arrivato a Brescia con la chiara intenzione di allungare un po’ in testa alla classifica generale sugli altri, la brutta scoperta fin dalle prime battute, di avere a disposizione una vettura non certo all’altezza delle precedenti Fabia che gli erano state messe a disposizione. Bella comunque la rimonta finale che lo ha portato fino in terza posizione e a conquistare 12 punti che lo tengono ancora in vetta alla classifica provvisoria del tricolore.
Superato proprio nell’ultima prova speciale da Basso, Fabio Andolfi ha chiuso al quarto posto in coppia con Stefano Savoia, su Skoda Fabia R5 Evo. Il pilota di Savona ha confermato le sue grandi qualità anche sugli asfalti bresciani, per lui quasi inediti, rimanendo non troppo lontano per tutta la gara rispetto ai tempi realizzati dai primi. Sempre vicino ma sempre con un piccolo distacco che alla fine lo ha fatto concludere a 29,7 secondi dalla vetta. Quinto e primo tra i delusi dopo le ultime ottime apparizioni nel CIR si è piazzato Damiano De Tommaso insieme a Giorgia Ascalone su Citroen C3 R5, che ha denunciato per tutta la gara di non aver trovato il feeling giusto con la sua vettura. Discorso completamente diverso invece per Luca Pedersoli affiancato da Anna Tomasi su una Polo R5. Il pilota di casa, abituale interprete di vertice, di un’altra serie tricolore, il CIWRC, si è divertito ottenendo alcuni tempi eccellenti ed anche un ottimo piazzamento finale. Nei primi dieci hanno poi concluso Giacomo Scattolon e Giovanni Bernacchini (Polo R5), un po’ in calo nella seconda parte di gara, l’altro bresciano Andrea Mabellini in coppia con Lenzi su Skoda Fabia, mentre al nono posto ha concluso il fiorentino Tommaso Ciuffi in coppia con Nicolò Gonella, con una Polo R5 dal set up evidentemente non adatto agli asfalti bresciani. Ultimo della top ten hanno chiuso Alberto Dall’Era con Roberto Mometti, altra Polo R5.
Tra le validità tricolori sorride al traguardo del Rally 1000 Miglia il pistoiese Mirco Straffi insieme a Marco Nesti con la Peugeot 208 R2C, che chiude una bella gara davanti alla Ford Fiesta di Daniele Campanaro e alla 208 Nicola Cazzaro altra 208, mentre la trasferta bresciana si rivela sfortunata per Christopher Lucchesi Junio. sempre su Peugeot 208 Rally4 costretto a ritirarsi a metà gara. Per quanto riguarda il CIR Junior, tra i giovani talenti di Aci Team Italia, la vittoria non è sfuggita questa volta ad Alessandro Casella e Rosario Siragusano tra le Ford Fiesta Rally 2 davanti agli altri due agguerriti Giorgio Cogni con Gabriele Zanni e Roberto Daprà insieme a Fabio Andrian. Ottima prova anche per Guglielmo De Nuzzo e Andrea Colapietro, quarti assoluti, davanti ad Emanuele Rosso che insieme ad Andrea Ferrari resta ancora in vetta alla classifica di Campionato. Ad agguantare il titolo tricolore femminile è la lombarda Rachele Somaschini con Nicola Arena sulla Citroen C3 R5. Nella corsa al titolo R1 successo di Davide Nicelli che vince con una gara di anticipo, il Clio Trophy Italia, con il costante supporto di Tiziano Pieri alle note sulla Clio Rally5. Per quanto riguarda la Suzuki Rally Cup dominio ancora una volta di Simone Goldoni ed Eric Macori inarrestabili con la sua Swift Sport Hybrid chiudendo davanti ad Igor Iani e Roberto Pellè, entrambi su versione ibrida. Sugli asfalti del Rally 1000 Miglia, nel GR Yaris Rally Cup firmato Toyota nel secondo atto stagionale si sono disputate belle lotte tra le dodici GR Yaris dove si sono messi in evidenza gli Under Federico Romagnoli e Angelo Pucci Grossi, ma anche altri piloti più esperti come Marco Gianesini.
Classifica Finale Assoluta 44.Rally 1000 Miglia: 1. Albertini-Fappani (Skoda Fabia Evo) in 1:00’25.0; 2. Crugnola-Ometto (Hyundai I20 N Rally 2) a 5.3; 3. Basso-Granai (Skoda Fabia) a 27.9; 4. Andolfi-Savoia (Skoda Fabia) a 29.7; 5. De Tommaso-Ascalone (Citroen C3) a 49.6; 6. Pedersoli-Tomasi (Volkswagen Polo) a 52.3; 7. Scattolon-Bernacchini (Volkswagen Polo) a 41.2; 8. Mabellini-Lenzi (Skoda Fabia Evo) a 1’22.2; 9. Ciuffi-Gonella (Volkswagen Polo) a 1’27.0; 10. Dall’Era – Mometti (Volkswagen Polo) a 2’16.6.
CIR SPARCO DOPO ROUND 6: Basso 88; Andolfi 74,50; Crugnola 65,50; Breen 57,50; Albertini 51; De Tommaso 28.
CIR JUNIOR DOPO ROUND 5: Rosso 80,50; Casella 72,50; Daprà 61,50; Cogni 45.
CIR ASFALTO DOPO ROUND 5: Andolfi 80; Scattolon 61; Albertni 59; De Tommaso 58.
CIR COSTRUTTORI DOPO ROUND 6: Skoda 158,50; Hyundai 110,50.
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