Thomas Paperini e Andrea Gabelloni vincono il Rally Città di Pistoia
Un’edizione “calda”, quella di quest’anno, che ha visto il pilota locale firmare il bis di allori, al termine di un acceso duello con Gasperetti. Terzo ha finito con grande merito il lucchese Della Maggiora
Vittoria per Thomas Paperini al 42° Rally Città di Pistoia, corso oggi e ultima prova della Coppa Rally di sesta Zona a coefficiente 1,5. La gara organizzata da Pistoia Corse Sport, insieme all’Automobile Club Pistoia, che ha conosciuto un notevole riscontro di adesioni, 110 in totale, ha registrato il bis di allori da parte del pilota di Pistoia, in coppia estemporanea con il massese Andrea Gabelloni, su una Skoda Fabia R5 della Pavel Group.
Tattica precisa ed obiettivo ben saldo in testa, per Paperini, che pur ancora sofferente dai postumi di un incidente in bicicletta accaduto in estate ha attaccato con decisione nel primo giro di prove staccando di oltre 10 secondi il sempre temibile Federico Gasperetti, con una vettura analoga, affiancato da Ferrari. Le lotta per il successo è stata un argomento tra loro due ed il ritmo tenuto sempre alto ha progressivamente allontanato il resto della compagine che aspirava ai quartieri alti della classifica.
A metà gara Gasperetti, che in prima battuta aveva sofferto per la scelta di gomme troppo “morbide”, ha reagito in concreto rosicchiando qualche secondo prezioso al leader, che con le ultime due prove ha messo a posto la pratica a suo favore andando a cogliere un successo significativo. Gasperetti alla fine ha chiuso secondo con ampio merito come con grande plauso ha conquistato la terza moneta il lucchese Alessio Della Maggiora, con Favali, al primo approccio con la versione evoluta della Skoda Fabia R5. Subito a suo agio con macchina, gomme e strada, Della Maggiora ha saputo contenere un’accesa bagarre che si era formata alle sue spalle, con diversi contendenti decisi a non mollare sino alla bandiera a scacchi.
Ai piedi del podio ha poi terminato, quarto, il valdinievolino Fabio Pinelli, di nuovo con alle note Vivarelli, sulla Volkswagen Polo R5 che prendeva in mano per seconda volta dopo l’esperienza di Casciana Terme, due settimane prima. L’impegno di Pinelli era dunque quello primario di proseguire l’affinamento di sensazioni con la “tedesca”, missione certamente riuscita. Top five poi firmata sotto la bandiera a scacchi da gli aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti, già vincitori della gara nel 2017, anche loro con la Skoda Fabia R5, una prestazione che ha guardato soprattutto a conoscere la vettura boema in previsione dell’ultima prova della IRCup di Bassano a fine mese.
Sesta piazza finale per il rientrante Paolo Moricci, con Garavaldi, tornati dopo un paio di stagioni sulla Hyundai i20 R5. Fermo da qualche mese, Moricci ha cercato soprattutto di prendere pure lui le misure con la vettura sudcoreana, mentre settimo ha terminato Nicola Fiore, con Natalini al fianco (Skoda). Partiti con decisione sono stati poi pesantemente rallentato durante la seconda prova da una “toccata” posteriore con la quale, danneggiando la sospensione sinistra, hanno perso circa 20 secondi ed il contatto vicino ai vertici.
Ottavi sono giunti Rossi-Zanella, con la Ford Fiesta R5, autori di una aggressiva seconda parte di gara, con la quale hanno avuto ragione all’ultimo tuffo di “Dedo” -Salgaro, noni con la Renault Clio N5, che il pilota di Teramo sta sviluppando per il mercato italiano. Decimi chiudono i fratelli Davide e Andrea Giordano, con la Mitsubishi Space Star che, con le nuove migliorie tecniche in diversi comparti vettura hanno trovato il secondo arrivo consecutivo dopo quello di inizio settembre a Reggello.
Tra le due ruote motrici confronto frizzante ad all’arma bianca, dal quale alla fine è emersa l’esperienza e la tenacia del parmense Roberto Vescovi, in coppia con Giancarla Guzzi su una Renault Clio S1600, anche dodicesimi assoluti. Hanno avuto il loro bel daffare con Danesi-Sarti (Peugeot 208 Rally4) e con Silvestri-Marraccini (Peugeot 208 R2), partiti con convinzione e con riscontri cronometrici di livello superiore, bravi poi a terminare poco dietro in un confronto assai spettacolare. Tra coloro che puntavano in alto ha issato bandiera bianca il maremmano Leopoldo Maestrini, all’esordio con una Citroen C3 R5, condivisa con Eleonora Mori. Dopo un avvio sofferto per “vestirsi” la vettura della “doppia spiga” ha finito la sua corsa dopo tre prove per una “toccata”.
Tra le vetture storiche vittoria assoluta per il pratese Brunero Guarducci, con la sua Bmw M3, con copilota Sandro Sanesi, in quello che praticamente è stato un monologo sulle strade del “Pistoia”, maturando quindi il bis consecutivo di allori pure lui nella categoria.
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