Island X Prix, tra lotte serrate e incidenti in Sardegna la spunta il Rosberg X Racing
L’impegnativa e tecnica gara di Teulada è stata co-organizzata
da Aci Italia, che si è affidato allo staff di Aci Sassari, con la Regione Sardegna e l’Esercito Italiano
L’Enel X Island X Prix, corso sabato e domenica all’interno dell’Area Addestrativa dell’Esercito di Capo Teulada, è stato vinto dal Rosberg X Racing, che in terra sarda ha ottenuto il terzo successo in quattro gare della serie Extreme E, destinata ai suv elettrici.
Molly Taylor e Johan Kristoffersson, pur essendo saliti ancora una volta sul gradino più alto del podio, non hanno tuttavia messo le mani sul titolo assoluto, che verrà assegnato il 18-19 dicembre in Inghilterra, nella data conclusiva della prima stagione. Alle spalle dei primi, che hanno chiuso con un tempo di 4’44”98, l’Abt Cupra XE di Jutta Kleinschmidt e Mattias Ekström, che hanno registrato un ritardo di 24,5 secondi e sono arrivati al traguardo senza la portiera sinistra. Gli altri tre equipaggi ammessi alla finale a cinque, Janson Button Xe, Ganassi Racing e X44, scuderia di proprietà di Lewis Hamilton che si affida agli esperti Sébastien Loeb e Cristina Gutiérrez, hanno fatto i conti con guasti meccanici che ne hanno compromesso i risultati.
La X44 è uscita durante il primo giro (foratura e sterzo rotto) e Ganassi non ha concluso il secondo per un’altra rottura allo sterzo. Sul terzo gradino del podio sono saliti, pur con un giro di ritardo e tanti danni al proprio Odyssey 21, Kevin Hansen e Mikaela Ahlin-Kottulinsky del JbXE. In precedenza, la Segi Tv Ganassi di Leduc-Price si era aggiudicata la prima semifinale e il Team Rosberg la seconda, mentre nel Crazy Race Kevin Hansen e Kottulinsky del JbXE avevano chiuso in testa. Nella classifica generale, intanto, domina l’RXR con 129 punti, secondo l’X44 a 113 e l’Andretti a 93.
Quinta posizione per Cupra (83), che precede Acciona (78), Ganassi (63), Veloce (60) e Xite (55). Il tracciato sardo, disegnato da Extreme E in collaborazione con Tiziano Siviero, ex navigatore di rally due volte iridato e ideatore dei percorsi di molte tra le più prestigiose e blasonate corse automobilistiche del mondo, si è rivelato duro, tecnico e probante per gli Odyssey 21, che hanno fatto i conti con forature, rotture alle sospensioni, allo sterzo e diversi incidenti senza conseguenze per i piloti, tra cui quello con ribaltamento multiplo avuto da Stephane Sarrazin nel Crazy Race.
La corsa è stata co-organizzata dall’Automobile Club Italia con la collaborazione dell’Aci Sassari e il supporto dell’Assessorato Regionale al Turismo e dell’Esercito Italiano. Dopo la due giorni sotto i riflettori, oggi e domani il tracciato ricavato all’interno dell’Area Addestrativa di Capo Teulada verrà impiegato per i test, necessari a sviluppare le vetture e a mettere alla prova i rookie, i nuovi piloti candidati a occupare un sedile nella stagione 2022 della serie Extreme E.
“Una gara molto spettacolare, con fuoristrada elettrici che riescono ad avere delle prestazioni incredibili. Quando corre uno come Loeb, che ha vinto tanti campionati del mondo rally, significa che i livelli sono molto alti – ha detto soddisfatto il presidente di Aci Italia, Angelo Sticchi Damiani -. La Sardegna si è rivelata, ancora una volta, un territorio ideale per realizzare eventi motoristici, in questo caso silenziosi, a emissioni zero e in un’area poco antropizzata come il Sulcis, in cui la natura è meravigliosa”.
Entusiasta il patron e Ceo di Extreme E, Alejandro Agag: “Il giudizio finale di questo weekend sardo è ottimo, non avremmo potuto aspettarci di meglio. Abbiamo visto delle gare incredibili, dure e complicate come le volevamo. Mi piacerebbe tornare, vedremo. Intanto oggi e domani su questo percorso effettueremo dei test, perché è
perfetto per sviluppare le macchine”.
“L’Island X Prix è stato un evento diverso e innovativo, dedicato a Suv tecnologicamente avanzati, che impiegano energia pulita e rispettano l’ambiente. È la prima, storica data europea della serie, e si è potuta realizzare grazie al presidente dell’Automobile Club Italia, Angelo Sticchi Damiani e ai suoi collaboratori, su tutti il presidente dell’Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio, poiché Aci ha co-organizzato l’evento, e al supporto della Regione Sardegna, del Generale Francesco Olla e di tutto l’Esercito Italiano. È un appuntamento di caratura internazionale, peraltro organizzato in maniera impeccabile, che dà modo al Sulcis di essere visto e apprezzato in tutto il mondo attraverso dirette tv, streaming, differite e social. Il progetto “Isola degli Sport” è nato per garantire alla Sardegna massima visibilità e appuntamenti come questo vanno inseriti nel piano triennale”. ha aggiunto invece Gianni Chessa, Assessore Regionale al Turismo.
Grande soddisfazione anche da parte del Generale di Divisione Francesco Olla. A margine della conferenza stampa conclusiva, il Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna si è detto estremamente soddisfatto di come è stata affrontata in termini organizzativi la gestione di un evento di portata mondiale, non solo dall’Esercito ma, nel complesso, dalle diverse parti coinvolte nell’organizzazione dell’evento, collaborazioni importanti che potrebbero poi avere delle ricadute positive anche nei prossimi anni, soprattutto se ci sarà la capacità di costruire i presupposti con congruo anticipo perché i territori si possano a loro volta organizzare.
Parole positive anche da Nico Rosberg, ex pilota di Formula 1 ora al timone del suo Rosberg Racing, team sempre più vicino alla vittoria del campionato: “Vogliamo continuare a fare punti perché puntiamo a vincere. Questo è un bellissimo posto ed è piacevole essere in Sardegna dopo tante tappe in luoghi molto distanti. E inoltre siamo felici di poter fare del bene, c’è stata tanta sofferenza ed è bello aver potuto dare una mano. Nei giorni scorsi siamo andati con la nostra squadra nei luoghi danneggiati dai fuochi, abbiamo visitato le famiglie e donato alla Croce Rossa 39.000 euro. La gente ha apprezzato, le persone ci ringraziano ed è molto emozionante. La gara è stata veramente difficile, molto tecnica e con tanti salti, dettagli che rendono il campionato ancora più affascinante”. Il campione del mondo di Formula 1 nel 2016 ha parlato anche del passaggio al ruolo dirigenziale. “Avere una scuderia è molto diverso e impegnativo, bisogna saper gestire i piloti, si deve mediare e non imporre, e io questo lo so bene perché odiavo quando il mio capo mi ordinava cosa fare, quindi non lo faccio, preferisco confrontarmi col mio team”.
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