Amarcord

Rally di Corsica 1984, la “rivoluzione francese” e la sfortuna di Bettega

Il Tour De  Corse 1984, quinta prova del mondiale rally, desta molta curiosità tra gli addetti ai lavori. Finalmente, a un anno dall’annuncio ufficiale, la Peugeot è pronta a far debuttare nei rally la sua nuova arma: la 205 Turbo 16 voluta fortissimamente da Jean Todt. La piccola francese sulla carta si presenta già come rivoluzionaria. Se l’Audi Quattro, capostipite della nuova generazione di vetture 4×4 che ha debuttato nel 1981, altri non è che una vettura con motore e trazione anteriore a cui è stato aggiunto un ponte posteriore propulsivo, la vettura francese, partorita tre anni dopo, si presenta con un motore posteriore centrale trasversale che centralizza le masse e non va a gravare troppo sull’anteriore della vettura che, a differenza della rivale tedesca, non risente dei trasferimenti di peso. Tuttavia anche l’Audi non sta a guardare: memore delle sberle prese sull’asfalto corso dalle Lancia Rally 037, favorite anche quest’anno, la casa dei quattro anelli fa debuttare, nelle mani di Walter Rohrl, la nuova versione della Quattro a passo corto detta Sport, che si presenta al via con 400 cavalli per soli 980 chili di peso. 

La Lancia dal canto suo deve assolutamente vincere. La 037, vincente in campionato al debutto l’anno prima, comincia a segnare il passo nei confronti delle sempre più performanti quattro ruote motrici e pertanto il rally corso rappresenta una sorta di ultima spiaggia, sebbene siamo solo alla quinta prova del campionato. La pattuglia italiana si presenta al via in forze. Accanto al vincitore 1983 Markku Alen, la casa torinese schiera Attilio Bettega, Miki Biasion, Jean-Claude Andruet e Adartico Vudafieri. L’Audi schiera un tridente con Rohrl con la nuova Sport e Hannu Mikkola e Bernard Darniche con le solite e affidabili Quattro. Le nuove 205 sono affidate a Ari Vatanen e Jean-Pierre Nicolas.

Al via del rally sono le Lancia ad essere scatenate in particolare Attilio Bettega che torna in Corsica a due anni dal brutto incidente che lo ha visto protagonista. L’Italiano si aggiudica ben 6 delle prime sette prove speciali e balza al comando della gara seguito da Miki Biasion e proprio da Vatanen che a sorpresa si è aggiudicato la seconda prova. Purtroppo per Attilio, lungo i 55 chilometri della prova che porta ad Abbazia, arriva la pioggia con evidenti vantaggi per Vatanen. L’italiano tocca un muretto e ci lascia due gomme: Attilio monta la gomma di scorta, mentre la seconda gli viene data da Vudafieri che lo segue. Purtroppo neanche il tempo di ripartire che un’altra gomma si sgonfia. Vettura di nuovo ferma e gomma nuova di pacca che arriva grazie all’elicottero dell’assistenza. Ma i minuti persi al termine della prova sono ben 26 su Vatanen: addio sogni di vittoria per il povero Attilio. Vatanen e la debuttante Peugeot Rally prendono quindi tra il visibilio dei francesi il comando della gara davanti a un sornione Alen che sin qui ha fatto vedere ben poco ed infatti si trova già a quasi 4 minuti dalla vetta. Il finlandese nostrano si sveglia e comincia però a darci dentro, ma il finlandese della Peugeot risponde colpo su colpo. I due si spartiscono le prove speciali con Alen che, causa un problema di Vatanen sulla sedicesima prova speciale, si porta a ridosso dell’avversario a poco più di un minuto. Vatanen però risponde vincendo le ultime due prove della seconda tappa e si presenta al via della terza tappa con quasi due minuti di vantaggio.

Con la prova speciale numero 20 si apre la terza tappa: Vatanen incredibilmente vola fuori strada ed è costretto al ritiro. Markku Alen passa all’incasso e si aggiudica il rally con 4 minuti di vantaggio su Biasion che precede di altri 4 minuti l’altro idolo di casa Jean Ragnotti sulla Reanult 5 Turbo. Nicolas con la seconda Peugeot chiude al quarto posto. Ma il vincitore morale della gara è Attilio Bettega. L’italiano conquista altre 6 prove speciali (per un totale di 12 su 30, record della gara) e recupera sino al settimo posto finale. E l’Audi? La nuova Sport di Rohrl ha tanti problemi e il tedesco è costretto al ritiro già nel corso dell’ottava prova speciale per un principio di incendio. La prima auto tedesca chiude solo al quinto posto con il futuro campione del mondo Stig Blomqvist.

La Peugeot al debutto ha mancato il clamoroso successo per un errore del pilota, ma si rifarà già al Mille Laghi proprio con Vatanen che vincerà anche il Sanremo e il Rac. La strada è tracciata. Il titolo piloti e costruttori 1984 andrà alla collaudata ma in affanno Audi, ma la Peugeot è la vettura da battere, mentre la 2WD Lancia segna il passo. A Chivasso, infatti, sono già al lavoro sulla nuova arma che sarà presentata alla stampa a fine anno. Ma questa è un’altra storia.

Daniele Sinatra

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