Dakar, sesta tappa ad Orlando Terranova. Ma sulla gara incombe l’ipotesi cancellazione

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A scuotere la Dakar, però, le frasi di Jean-Yves Le Drian, ministro degli affari esteri francese

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Orlando Terranova, Daniel Oliveras Carreras, Bahrain Raid Xtreme, BRX Prodrive Hunter T1+, Auto FIA T1/T2, action during the fiveth stage of the Dakar 2022 between Riyadh and Riyadh, in Saudi Arabia on January 6, 2022 - photo Charly Lopez

La sesta tappa della Dakar 2022, la Riyadh-Riyadh, ha fatto registrare pìù di un colpo di scena. Orlando Terranova si è imposto fra le auto; Daniel Sanders ha vinto la frazione delle moto, accorciata; ma un presunto attacco terroristico mette a rischio la corsa, che per la politica francese potrebbe anche essere cancellata.

Nell’ordine, il successo fra le auto è andato all’argentino Terranova ma Nasser Al Attiyah è sempre più leader della classifica generale, al giro di boa. Il qatariota della Toyota ha chiuso al decimo posto, a 6’16” dall’Hunter del vincitore di giornata, ma Sebastien Loeb, che era il principale inseguitore di Al Attiyah, è giunto soltanto 28esimo, a 21’31” da Terranova. Sul podio di giornata, alle spalle dell’argentino, l’Audi di Mattias Ekstrom, a 1’06”, e la Toyota di Al Rajhi, a 1’49”, che ha scavalcato Loeb e adesso è secondo in classifica generale, con un distacco di 50’19” da Al Attiyah.

Daniel Sanders ha vinto la tappa delle moto, accorciata al chilometro 101 a causa del terreno completamente rovinato, col tempo di 51’43”. L’australiano ha preceduto il britannico Sam Sunderland di 2’26” e l’austriaco Matthias Walkner di 2’36”. Danilo Petrucci è giunto quarantesimo, a 12’44”, a causa di una caduta nelle fasi iniziale della tapa. Sam Sunderland resta leader della classifica generale con vantaggi di 2’39” su Walkner e di 5’35” su Sanders.

A scuotere la Dakar, però, le frasi di Jean-Yves Le Drian. Il ministro degli affari esteri francese ha detto: “Pensiamo che possa valere la pena rinunciare a questo evento sportivo. La Dakar potrebbe essere stata vittima di un attentato terroristico”. Il ministro ha chiesto all’Arabia Saudita di svolgere un esercizio di trasparenza nell’inchiesta sull’esplosione avvenuta la scorsa settimana a Jeddah, che ha ferito gravemente un pilota di una squadra francese, in particolare sulle “ipotesi” che potrebbe essersi trattato di un possibile attentato terroristico. Giovedì scorso una detonazione ha colpito un veicolo di supporto del team Sodicars Racing mentre stava uscendo da un hotel nella città saudita di Jeddah ed ha ferito gravemente alle gambe il suo autista, Philippe Boutron.

Il pilota è uscito dalla prognosi riservata, la famiglia ha ringraziato il suo compagno Mayeul Barbet che lo ha portato fuori dal veicolo dopo l’esplosione e gli ha impedito di morire dissanguato con due lacci emostatici Le agenzie di sicurezza saudite hanno concluso il 1 gennaio che “le procedure iniziali di raccolta delle prove non indicavano alcun tipo di sospetto criminale”, ma i colleghi di Boutron affermano che l’esplosione è stata dovuta a una bomba piazzata sotto l’auto. Ciò ha portato la procura francese ad aprire la sua indagine antiterrorismo lo scorso martedì.

“Cosa può produrre un’esplosione sotto un veicolo se non è un ordigno esplosivo? La bomba è stata posizionata sotto il pedale del pilota, il che spiega che Phillipe è stato l’unico ferito”, ha accusato la portavoce della squadra, Marie-France Estenave. Domani, intanto, giornata di riposo. Appuntamento, quindi, salvo cancellazioni o variazioni, a domenica mattina per la settima tappa della Dakar 2022.

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