Mattia Vita e le sfide con Verstappen, Leclerc, Ocon: “Invidia? Sì. Ma ora torno nell’Europeo”
Il giovane pilota ha presentato a Modena il suo calendario sportivo 2022, che lo vedrà impegnato nell’ERC
Pochi giorni fa ha presentato il suo programma tutto “europeo”. Mattia Vita insieme all’esperto navigatore e istruttore Federale Massimiliano Bosi, parteciperà alle sei gare dell’ERC Junior, tra cui il prestigioso Rally di Roma Capitale, a bordo della nuova Ford Fiesta Rally4 fornita da Nautica GPG e gestita dal Petri Corse World Rally Team. Classe 1996, Mattia è una giovane promessa che ha esordito nel kart a quattro anni, vincendo la sua prima gara a nove, meritando l’ingresso nella Ferrari Driving Academy. Dopo essersi confrontato con molte delle attuali stelle della Formula 1 in kart (Verstappen, Leclerc, Ocon ed altri) ha corso in Formula 3 e Formula Indy per poi esordire nei rally. È recentemente rientrato nel mondo Kart dalla porta principale classificandosi primo alla Rok Winter Trophy e guadagnandosi così un biglietto per le finali mondiali. Nei rally si è già messo in mostra su palcoscenici internazionali, chiudendo al quarto posto nel Campionato Europeo 2018. Noi lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare un po’ di cose.
Dopo quasi 4 anni torni nell’europeo. In questi anni ti senti maturato?
“Sono sicuramente cresciuto rispetto ad una partecipazione nel 2018, che al tempo affrontai con troppa leggerezza. Quella fu una stagione costellata di errori. L’ERC è l’anticamera del professionismo, devi sviluppare capacità che nel contesto nazionale possono passare in secondo piano; parlo di una stesura delle note quasi scientifica, una preparazione atletica specifica, saper comunicare con un ingegnere”.
“Hai già partecipato a tutti i rally in calendario. Quale ti piace di più?”
“Ogni evento è unico e bellissimo, personalmente adoro la Repubblica Ceca, le strade sono selettive e Zlìn è la capitale dei Rally. A pari merito metto Roma”.
“Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?”
“Mi aspetto un europeo movimentato, e con una forte presenza azzurra”.
“Da tre anni corri con la Ford Fiesta, raccontaci il tuo rapporto con questa vettura?”
“Mi trovo bene con la Fiesta, ho avuto modo di studiarla per tre anni e mi è sembrata una scelta coerente quella di continuare ad utilizzarla, sfruttando il bagaglio di esperienza. Sicuramente le francesi avranno qualcosa di più sotto il cofano, ma la Fiesta può fare affidamento su un ottimo telaio”.
“Sei cresciuto nei kart e nelle gare su asfalto dai il meglio di te. Ma cosa pensi dei rally… su terra?“
“Ogni volta che guido su terra sorrido, preferisco guardarla dal finestrino la strada. L’esperienza della pista per me è un arma a doppio taglio, spesso ho talmente tanta confidenza con la velocità o con il “sinistro” che supero i limiti meccanici di una piccola 2RM”.
“Continua il sodalizio con Max Bosi”
“Max mi ha insegnato a descrivere la strada in maniera scientifica, in passato scrivevo troppe cose e senza essere coerente, questo non mi faceva sentire sereno in prova. Può sembrare una banalità, ma avere fiducia in quello che si scrive contribuisce molto alla performance in questo sport”.
“Visto il tuo feeling con la pista, potessi scegliere l’auto con il quale affrontare Monza cosa sceglieresti?”
“Non sono un fan dei rally in circuito, in pista vorrei una macchina da pista! Se non posso correre con la mia vecchia Dallara F312 Mercedes ti dico una Subaru S12 WRC”.
“Hai corso in pista contro Verstapen, Leclerc e Ocon, cosa si prova a guardare indietro nel tempo, guardare i tempi e vederli alle proprie spalle?“
“Sicuramente un pò di invidia…”
“Sogno nel cassetto”
“Avere una Rally1 in garage non sarebbe male…”
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