Un Rally del Portogallo in cui è successo di tutto, Elfyn Evans tiene la testa

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Loeb e Ogier fuori dai giochi. Il primo per una toccata, il secondo per troppe forature

Elfyn Evans

Elfyn Evans e Martin Scott su Toyota GR Yaris Rally1 al Rally del Portogallo.jpg

Elfyn Evans ha dominato un’incredibile seconda fase della tappa di apertura al Vodafone Rally de Portugal chiudendo il venerdì davanti al compagno di squadra della Toyota Gazoo Racing Kalle Rovanperä venerdì sera.

La mancanza di assistenza nel corso della giornata, la polvere e la ghiaia, hanno creato un mix incredibile nella giornata di oggi, creando numerosi problemi ai piloti di testa.

Evans ha vinto quattro delle otto prove speciali con la sua GR Yaris davanti al suo collega finlandese, che per due volte lo ha superato in classifica, distaccando di 13,6 secondi dopo quasi 125 km di azione il rivale Kalle.

La posizione di partenza bassa del gallese gli ha permesso di godere del vantaggio di una migliore aderenza sulle strade pulite dai primi partenti. Al contrario, il leader del campionato Rovanperä ha sopportato le peggiori condizioni sin dalla prima prova, visto l’ordine di partenza.

Evans ha scavalcato Thierry Neuville, che si era portato al comando dopo la brevissima prova del giovedì sera nelle strade di Coimbra, con una vittoria nella tappa di apertura. Ha vinto anche il successivo, ma non è stato in grado di fermare un Sébastien Loeb che gli ha strappato la leadership dopo 4 prove, con un vantaggio di 0,5 secondi.

Ma la gloria è durata poca, Loeb ha sbattuto la sua Ford Puma contro un muro a pochi metri dalla prova successiva, così Evans è tornato in vantaggio ed ha evitato molteplici pericoli sulle strade in deterioramento.

“Erano condizioni piuttosto estreme – ha detto Loeb-. Tutti stavano cercando di trovare una via d’uscita e fino a un certo punto è stata una lotteria ma, ovviamente, devi anche provare a guidare il più velocemente possibile. Puoi sempre dire che avresti potuto andare più veloce, ma saresti ancora qui o no?”

Il secondo era oltre le speranze di Rovanperä. “Stavamo raccogliendo molta polvere nell’auto. A volte non riuscivo davvero a respirare o vedere nulla”.

Il debuttante della stagione Dani Sordo è arrivato terzo su una Hyundai i20, mezzo minuto dietro. Lo spagnolo ha avuto 5,2 secondi di vantaggio su Takamoto Katsuta su un’altra GR Yaris, il pilota giapponese ha perso del tempo a causa di un testacoda.

Sébastien Ogier è riuscito a risalire al terzo posto, a bordo della sua Toyota Gazoo Racing Yaris, salvo poi doversi arrendere a causa di due forature che lo hanno costretto al ritiro, rimanendo fermo a bordo strada senza più ruote di scorta a bordo. Per lui una ripartenza con con la formula Super Rally.

Per due volte Gus Greensmith ha staccato una gomma dal cerchione della sua Ford Puma. I suoi progressi sono stati ulteriormente soffocati quando la polvere ha riempito l’abitacolo, ma il britannico ha perseverato mantenendo il quinto posto, a un minuto dalla leadership.

Il compagno di squadra della M-Sport Ford Pierre-Louis Loubet ha concluso la giornata di gara al sesto posto. Seguono Neuville al settimo posto, Breen all’ottavo posto, Fourmaux al nono posto e Ott Tanak chiude la Top ten.

Se oggi, venerdì è stata dura, sabato sarà ancora più difficile. Quasi la metà della distanza competitiva del rally è racchiusa in due giri di tre prove di velocità sulle montagne di Cabreira. A differenza del venerdì però, avranno la possibilità di usufruire di un parco assistenza a metà giornata. Il chilometraggio anche per sabato rimane impegnativo, con 165 chilometri di prove speciali.

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