CIRA, Rallye San Martino, fari puntati su Campedelli e Rappa
La sua terza presenza al Rallye San Martino di Castrozza
Avrà il numero 2 sulle fiancate della Skoda Fabia Rally2 Evo gommata MRF, preparata da Step Five per i colori Island Motorsport. Ma Simone Campedelli è il naturale favorito del 42esimo Rallye San Martino di Castrozza, quinto atto del Campionato Italiano Rally Asfalto 2022.
In un tricolore abitato da gentlemen driver, talentuosi e grintosi, ma che per forza di cose (chi più, chi meno) dedicano alle gare isolati weekend, lui arriva con un rango da conclamato professionista e ci si attende una prestazione sugli scudi come all’Elba e al Salento d’inizio stagione. “Favorito io? Direi che c’è un lotto molto competitivo di pretendenti alla vittoria e al titolo, quindi una sfida apertissima e incerta. Non diamo nulla per scontato”. Giusto così. E puntualizza: “Se è un vantaggio l’abitudine alle gare e la confidenza con il mezzo, lo è anche fare sempre più o meno gli stessi rally, conoscere le prove, potersi preparare con largo anticipo e massimizzare l’impegno. Noi ci arriviamo un po’ “last minute”, impegnati su più fronti anche per lo sviluppo delle gomme MRF. Il livello è alto, si viaggia a grande velocità, l’errore dietro l’angolo. Dopo aver vinto le prime due e aver deciso di rinunciare al Marca, c’è stato il ritiro al Lana. Potevamo fare corsa attendista, invece proprio l’abitudine a tenere un ritmo sostenuto ci ha giocato un brutto scherzo, la strada ti riporta sempre a mettere i piedi per terra”. Due scarti su quattro gare. Significa che adesso è vietato sbagliare. “Dovremo impostare una corsa ragionata, ma con Gianfranco Rappa alle note vogliamo innanzitutto divertirci. Faremo il nostro cercando di limitare i rischi. Poi vediamo dove siamo”. Sarà la terza volta di Campedelli al San Martino. La prima nel 2007, ancora giovanissimo, non riuscì nemmeno a partire. Colpa di una Fiat Grande Punto Jtd diesel logora e inaffidabile. Tutt’altra musica sotto il cofano nel 2011, sesto assoluto, primo delle 2 ruote motrici su Citroen Ds3, vincitore del tricolore Junior. Un ricordo ancora nitido: “Servivano almeno tre macchine in Classe R3T per avere i punti in palio, inoltre bisognava che Nucita stesse fuori dai primi sei. Citroen riuscì a schierare ben cinque vetture e Andrea si fermò alla quinta prova”.
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