Prestigio, storia e innovazione alla Targa Florio Classica 2022

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Il Presidente ACI “Abbiamo dato continuità ad un evento unico”

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Presentazione Targa Florio Classica

E’ stata presentata nella Sala Consiliare del Comune di Palermo la Targa Florio Classica 2022. L’evento organizzato dall’AC Palermo con il supporto dell’Automobile Club D’Italia, ACI Storico ed ACI Sport, dal 13 al 16 0ottobre sarà appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Grandi Eventi, con un percorso che si articolerà su tre tappe in una gara di regolarità. In gara su Porsche anche Toine Hezemans, il pilota olandese che vinse su Alfa Romeo con il mai dimenticato Preside Volante Nino Vaccarella, l’edizione del 1971.

A svelare i particolari dell’evento sono stati il Presidente dell’Automobile Club D’Italia ing. Angelo Sticchi Damiani, il Sindaco di Palermo dott. Roberto Lagalla, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo prof. Massimo Midiri ed il Direttore Generale di ACI Sport SpA dott. Marco Rogano.

La competizione avrà il suo quartier generale presso il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo. Sono 170 gli equipaggi  iscritti, in arrivo da 17 nazioni su 3 continenti, i concorrenti provenienti da oltre confine sono il 40%.

Ha fatto gli onori di casa il Primo Cittadino di Palermo Roberto Lagalla, che rivolgendo parole di gratitudine verso il Presidente dell’Automobile Club D’Italia Angelo Sticchi Damiani ha sottolineato -“La Targa Florio Classica resta ancora oggi un tradizionale appuntamento che valorizza la storia della corsa più antica del mondo e le strade che l’hanno resa un mito. Targa Florio è molto più di un evento sportivo. È una manifestazione di evidente interesse culturale, dal forte valore identitario, che è riuscita a portare il brand Sicilia in giro per l’Italia e nel mondo. Questa centoseiesima edizione radunerà a Palermo migliaia di appassionati che finalmente, dopo gli anni della pandemia, potranno godere a pieno di una delle più antiche e famose gare automobilistiche, ammirando affascinanti auto da corsa storiche. La nostra città ha bisogno di iniziative come questa. Eventi capaci di esprimere il valore del nostro importante patrimonio artistico, storico e culturale che aspetta di rivivere attraverso un adeguato processo di valorizzazione. Come Sindaco di Palermo e della Città Metropolitana, sono onorato e orgoglioso di poter presenziare questa nuova edizione della Targa Florio Classica”-. Il Sindaco ha evidenziato la volontà di attualizzare e ridare giusto valore alle Tribune di Floriopoli. 

Il Sindaco ha sottolineato la presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo prof. Massimo Midiri, il quale a sua volta ha posto l’attenzione sul ruolo dinamico dell’Ateneo -“L’Università è parte integrante della città ed è il suo ruolo centrale in un evento di alta importanza storica è pertinente, quanti lavorano nel sistema museale di Ateneo offrono un contributo professionale affinché l’evento viva in luogo che trova naturale, in mezzo alla storia dei motori e dei meccanismi”-.

Centrale l’intervento del Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: -“Nel 2013 abbiamo salvato la Targa Florio e con un costante impegno sostenuto da cospicui investimenti abbiamo garantito un filo di continuità ad una gara che ha una storia unica nel mondo, verso il futuro. La Targa Florio è nata a Palermo e rimarrà a Palermo e l’organizzatore sarà sempre l’Automobile Club palermitano. L’evento deve rimanere in Sicilia ed è una volontà che anche chi verrà dopo di me sarà tenuto a rispettare. Abbiamo acquistato il marchio perché vi fosse un futuro certo per la gara più antica”-.

La parte tecnica dei tre giorni di gara è stata illustrata dal dott. Marco Rogano che ha parlato delle tre tappe. Le verifiche si svolgeranno presso il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo, giovedì 13 ottobre. Venerdì 14 i concorrenti affronteranno un percorso che rappresenta una novità e li porterà nel cuore della Sicilia, fino all’Autodromo di Pergusa, attraversando diversi tratti di strada resi famosi dalle gare automobilistiche, come Termini-Caccamo, poi il tracciato della Coppa Nissena, quindi il celebre Autodromo ennese sulle rive del Lago di Proserpina. Per fare ritorno a Palermo attraverso le alte Madonie. Sabato 15 la seconda tappa sulle strade del Mito, molti tratti del celebre “Circuito delle Madonie” per spingersi fino a Cefalù. Le due tappe delineeranno la classifica della gara di Campionato Italiano Grandi Eventi. Domenica 16 ottobre, ancora regolarità con il “Trofeo dei 100 Passi”, da Palermo a Cinisi e la Premiazione finale presso Terrasini. Il nome è derivato dalla storia di Peppino Impastato, giovane giornalista, noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra e vittima di un delitto di mafia nel 1978. 

Sono ben oltre 100 le auto storiche e d’epoca che saranno protagoniste della Targa Florio Classica a cui si aggiungono circa 60 esemplari esclusivi delle super car di Maranello del Ferrari Tribute to Targa Florio. 

Ad arricchire i motivi sportivi della Targa Florio Classica 2022, ovviamente anche la pre- senza dei pretendenti al Campionato Italiano Grandi Eventi, la Serie ACI Storico la cui classifica assoluta sarà decisa proprio in Sicilia. Tra questi riflettori puntati sui leader Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli su Lancia Aprilia del 1939, e ancora sui freschi vincitori del 32° Gran Premio Nuvolari ovvero Alberto Aliverti e Stefano Valente, su BMW 328 Road- ster del ‘37 e poi ancora i siciliani della prestigiosa scuola campobellese ad iniziare dal pluri vincitore Giovanni Moceri che insieme a Valeria Dicembre quest’anno sarà su una Lancia Ardea del 1941, Francesco e Giuseppe Di Pietra, secondi ed ex aequo con Aliverti in Campionato, che saranno alla Targa Classica sulla fida Fiat 508 C del ‘38, come Antonino Accardo e Filippo Becchina sulla versione Balilla, il campione ed anche vincitore della gara Mario Passanante con Dario Moretti anche loro sulla Fiat 508 C Balilla ma del 1937. Molti top driver scelgono le auto ante guerra per il coefficiente aumentato che le stesse garantiscono. 

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