Corrado Fontana ancora al via del CIRAsfalto: “sarà il campionato più combattuto di tutti”
Il pilota di Como, ancora in team con Nicola Arena sulla Hyundai I20 WRC, è pronto a riscattare il secondo posto della scorsa stagione sin dal primo appuntamento di Verona
Sempre una costante negli ultimi anni, presente ad ogni appuntamento, puntuale ad ogni start su strada, anche nel 2023 Corrado Fontana è pronto a tentare il grande colpo nel Campionato Italiano Rally Asfalto, in un’edizione che si prospetta essere la più equilibrata, combattuta e partecipata da campioni di alto livello. Ancora una volta da vivere come protagonista. Classe 1974, di Como (come le 11 vittorie ben dimostrano), dopo aver fatto grandi esperienze internazionali da anni impera sulle strade italiane navigato da Nicola Arena a bordo della sua Hyundai i20 WRC gommata Michelin, trio che ancora una volta con HMI Motorsport è pronto ad assaltare già da Verona il CIRAsfalto 2023. Proprio dalla sua WRC partiamo per conoscere ciò che aspetta Fontana nella prossima stagione. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)
Inizierai il nono campionato con la Hyundai I20 WRC, come ti senti e cosa ti aspetti da questa vettura che conosci alla perfezione?
“Oramai la sappiamo usare al meglio delle nostre possibilità – spiega Fontanta- e dunque la possiamo sfruttare al nostro massimo. Ciò che cambia ogni anno è dunque la differenza con le Rally2, che stagione dopo stagione alzandosi il livello delle prestazioni hanno ridotto del tutto il gap. Noi partiamo oramai dalla stessa base non avendo più aggiornamenti e pacchetti nuovi, mentre invece gli altri continuano ad evolvere anche con versioni più recenti. Credo che oramai la differenza tra la nostra WRC e le Rally2 non ci sia, ed anzi in alcuni casi siamo noi a pagare qualcosa”.
In calendario ci sono alcune gare nuove ed altre, come Como dove hai sempre fatto bene. Che pensi degli appuntamenti 2023?
“Sono decisamente soddisfatto per tutte le gare in calendario, mi dispiace solo per l’Elba. Sono entrate diverse gare interessanti, come il Piancavallo che ho fatto quando era europea ed è una gara molto bella. Mi piace molto anche come è strutturato il calendario a livello di date, con quasi un appuntamento al mese ed un periodo di stacco. Piancavallo e Bassano, che ho vinto, saranno interessanti perché per tutti saranno gare da scoprire. Mi piace l’idea che ci sia sempre questo ricircolo, dando la possibilità a tante gare meritevoli di ospitare tappe tricolori sostituendo chi magari ottiene punteggi minori o semplicemente per farci correre in luoghi e contesti diversi, e lo dico a mio svantaggio visto che, come Como per esempio, oramai molte gare le conosco perfettamente”.
L’anno passato si è chiuso con il secondo posto a soli 6 punti. Cosa porti a casa dalla stagione 2022?
“Tantissime cose buone a partire dai risultati. Il campionato non l’abbiamo vinto per la foratura al Salento, che abbiamo sofferto tanto in termini di punteggio visto il coefficiente elevato. Abbiamo fatto bene in particolare le ultime 4 gare con 3 vittorie un secondo posto, e siamo molto soddisfatti delle prestazioni”.
Sono tanti i nomi che hanno annunciato il ritorno sull’asfalto, che nel 2022 sarà un campionato di primissimo livello.
“Mi fa molto piacere che ci sia tutto ciò. Sono contento perché se ci saranno tutti questi nomi credo che alla fine l’Asfalto sarà il campionato più interessante a livello di otta, con 7/8 piloti in grado di giocarsi ogni singola gara, con tre marchi di gomme diverse tutti in campo per puntare al titolo tricolore. C’è tanta attesa e non vediamo l’ora”.
Il Rally per i Fontana è una cosa di famiglia, ci puoi dire qualcosa sugli impegni di tuo padre Luigi e di tuo figlio Matteo?
“Per quanto riguardo mio padre lui farà alcune gare dell’asfalto. Non corre quando fa caldo ma per lui è sempre un piacere poter scendere in strada. Matteo invece farà solamente gare del campionato del mondo per fare più esperienza di alto livello possibile, e visto il terzo posto di classe al Rally Sweden per ora va bene così. Poi quando avrà la possibilità nel corso dell’anno sarà bello per lui poter correre in Italia, sulla terra, dove però probabilmente non farà tutto il campionato”.
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