Roberto Daprà e Luca Guglielmetti in Ungheria si laureano Campioni nel FIA ERC4. Zanin e De Guio chiudono la prima stagione europea con maturità
Il tricolore sventola alto sul tetto d’Europa con Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, che con il secondo posto al Rally di Ungheria si laureano Campioni nel FIA ERC4.
ll giovane trentino portacolori di ACI Team Italia si era presentato infatti sugli asfalti ungheresi da leader assoluto della serie europea riservata alle Rally4, con la possibilità però in caso di vittoria di fare doppietta anche nel FIA European Rally Championship Junior, dopo un finale di stagione tutto in rimonta.
Su oltre 180km cronometrati divisi in 12 speciali, mai affrontate prima d’ora a differenza dei diretti rivali, tra cui anche tratti misti terra-asfalto, Daprà ha non ha mai alzato il piede dall’acceleratore della sua Peugeot 208, firmando tre scratch fra cui la speciale d’apertura e rispondendo ad ogni allungo di Maior Norbert con altrettanta foga; alla fine la resistenza del pilota azzurro, in grado di recuperare 6.8“dal leader sulla prova spettacolo finale, non è bastata per acciuffare la vittoria. Per soli 7.1“ a trionfare nel titolo Junior è stato proprio il romeno navigato da Francesca Maior, con Daprà che con il secondo posto ha invece strappato il titolo di Campione nel FIA ERC4.
L’altro atteso protagonista del duello a tre, Ola Nore, è uscito di scena dalla vittoria già nella PS2. Sfumato per un nulla il doppio sogno per Daprà questa stagione europea rimane un’annata da incorniciare, da celebrare assieme ai tanti appassionati e tifosi che l’hanno seguito in giro per le 8 tappe europee, gioendo con lui nelle due vittorie in Portogallo e a Roma. Su strade per la maggior parte sconosciute e mai affrontate prima d’ora, a differenza dei suoi diretti duellanti per il titolo, il trentino a 22 anni ha convinto l’Europa delle sue potenzialità e delle potenzialità di ACI Team Italia, presente in Ungheria con Giandomenico Basso nel ruolo di tutor federale, mentre l’Italia dimostra di avere ancora talenti in grado di diventare campioni.
“Per soli 7’’ non abbiamo centrato l’impresa dei due Campionati, ma riportare in Italia un titolo di livello internazionale è una soddisfazione immensa – commenta Daprà – credo che tutti si siano potuti emozionare per questa sfida fino all’ultimo con Maior e Nore. Noi siamo sempre stati al limite e ci siamo giocati anche qualche jolly, e siamo entusiasti del nostro traguardo”.
Scorrendo la stagione appena conclusa afferma invece: “sicuramente siamo stati un pelo sfortunati, perché in calendario c’erano delle gare nuove e le prove nelle altre erano quasi tutte diverse, mentre gli altri le conoscevano già. Dopo Ljepaja, dove non avevamo mantenuto il nostro ritmo, ci siamo ripresi bene in Svezia e poi a Roma, con la vittoria di casa più soddisfacente della stagione. Si poteva forse fare qualcosa di più al Barum, ma con le noie che abbiamo avuto all’idroguida questo era quello che potevamo ottenere”.
Il Rally di Ungheria è stato invece per Mattia Zanin un’altra trasferta sfortunata nonostante gli ottimi riscontri del cronometro. Il giovane esordiente trevigiano in coppia con Elia De Guio, anche lui su Peugeot 208, era partito carico nelle prime speciali di tappa, crescendo nel ritmo e nella prestazione fino ad agguantare un momentaneo 4° posto di classe. Un errore nella parte sterrata al secondo passaggio sulla PS7 Fùzer ha però avuto come conseguenza la rottura del radiatore in trasferimento, costringendo Zanin a rientrare solamente il giorno successivo.
“Se dovessimo guardare il lato positivo, resta il fatto che comunque il passo era ottimo e potevamo firmare lo scratch – spiega Zanin, al suo primo anno nell’Europeo – questa stagione siamo stati in determinate situazioni veloci ed incisivi, ma ci è mancata un po’ di costanza e di esperienza. Doveva essere un anno di apprendistato e così è stato. Possiamo solo migliorare, ma il fatto che nei secondi giri di prove si sia al pari con i primi, significa che siamo sulla strada giusta”.
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