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“È troppo rumoroso”, multa da 2 mila euro per il Rally di Salsomaggiore

Se da un lato c’è chi crede nei rally, da un altro lato c’è chi vede questo sport come un qualcosa di dannoso e da debellare. A settembre era arrivata la notizia del rinnovo della convenzione per il Rally di Salsomaggiore tra l’amministrazione comunale e gli organizzatori “Media Rally Promotion” e “Salso Rally Promotion” ufficializzando l’organizzazione della gara dal 2024 al 2026, con un finanziamento di 16 mila euro all’anno (più Iva). (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)

Il Rally di Salsomaggiore, sin dalla sua prima edizione nel 2018, ha visto un crescente interesse, con un costante aumento di partecipanti ogni anno. Il sindaco Luca Musile Tanzi aveva dichiarato poco dopo la sesta edizione, avvenuta nell’ultimo weekend di luglio, che la sua intenzione, così come quella dell’intera amministrazione, era quella di preservare questa manifestazione che nel corso degli anni ha visto una sempre maggiore adesione nella città.

Ma no è tutto rosa e fiori per il Rally di Salsomaggiore. La gara infatti, è stata oggetto di controversie fin dalla sua prima edizione, dividendo la città tra sostenitori e oppositori. Quest’ultimi si riunirono nel comitato “Fuori il rally da Salsomaggiore“, richiedendo lo spostamento dell’evento dall’area del mercato di via Pascoli a una zona periferica della città. Questa richiesta fu stata motivata dopo che centinaia di membri del comitato presentarono un reclamo ad Arpae, Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna, protestando contro il rumore associato all’evento e facendo riferimento alla “Cherry Picking”, ossia la presentazione selettiva dei fatti, e a una recente sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce la responsabilità dei Comuni nel risarcire danni derivanti da inquinamenti in luoghi pubblici.

I membri del comitato dichiararono che: “Sfruttando questa nuova sentenza, avrebbero impugnato le autorizzazioni concesse dal Comune davanti al Tar, evidenziando il fenomeno del Cherry Picking che è una pratica tristemente diffusa nelle pubbliche amministrazioni e che assume particolare gravità nel dibattito pubblico”. Oggi, arriva la notizia che il Rally di Salsomaggiore ha ricevuto una sanzione pecuniaria di 2 mila euro da Arpae per aver sforato i limiti di rumorosità nell’edizione che si è svolta lo scorso agosto. (Scopri la password dell’App Sportity dell’Albo Gara LINK).

Dall’altra parte, i sostenitori dell’evento sportivo hanno promosso una petizione a favore del rally e “per una città vibrante di persone, suoni, colori e vitalità”, cercando di far valere la propria voce nella comunità.

Giuseppe Di Gesù

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