Andrea Schiumarini alla Dakar: tra paesaggi vulcanici e sfide tecniche nella prima vera tappa
Andrea Schiumarini supera sfide tecniche e paesaggi vulcanici nella prima vera tappa della Dakar 2024, con imprevisti e navigazione complessa
Dopo il “giretto veloce” del prologo di ieri, che ha comunque fatto divertire la maggior parte dei piloti, la tappa di oggi si può finalmente definire tale.
Con 127 km di trasferimento e 414 di prova speciale siamo entrati in gara su un tracciato, assolutamente nuovo e mai attraversato dalla Dakar, caratterizzato da una predominanza di strade sterrate e rocce e con poca sabbia. I paesaggi, tipicamente vulcanici, sono stati il giusto contorno per una tappa che i piloti hanno dovuto amministrare al meglio.
Andrea Schiumarini
“La Dakar è iniziata, finalmente. E’ stato uno stage tempestato di sassi, soprattutto nella parte centrale, dove abbiamo rotto il braccetto dello sterzo, prontamente sostituito in appena 20 minuti.
Siamo partiti con un’ora di ritardo, a causa di un intervento medico sul percorso, incontrando il buio troppo presto, e negli ultimi 50 km siamo rimasti nella polvere di alcuni SSV. Sono cose che capitano, ma abbiamo amministrato bene tutta la situazione, evitando anche piante ed arbusti, cosa non scontata durante una tappa come questa.
La navigazione è stata alquanto impegnativa ma fortunatamente abbiamo fatto pochi errori, focalizzandoci più sul road book che sulla velocità.”
La tappa di domani 7 gennaio sarà caratterizzata da altri 400 km di prova speciale dove ci saranno le prime dune ma ancora tante pietre. Come sempre alla Dakar nulla è scontato.
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