Riflettori accesi nel Trofeo Italiano Rally con la bandiera tricolore a Cassino

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Il Rally del Lazio Cassino apre le sfide: dopo la partenza tre prove fondamentali per la vittoria con il doppio passaggio sulla “Viticuso” ed il ritorno della “Belmonte”

Di Iuorio

Riccardo Di Iuorio e Lucio Fiorentino Iscaro su Skoda Fabia Rally2 al Rally del Lazio - Foto Mario Leonelli

l Rally del Lazio Cassino è finalmente partito, debuttando in una serie tricolore e dando ufficialmente il via al Trofeo Italiano Rally. La serie ACI Sport che ha preso in testimone il titolo dal CIRA vive così i primi momenti di vita, con i suoi protagonisti che in serata affronteranno le prime tre prove speciali della stagione. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)

I 46 equipaggi iscritti alla gara infatti, dopo la bandiera tricolore delle 16.00 nel cuore di Cassino, hanno iniziato a dirigersi verso i 13,6km della “Viticuso”, classica prova del Rally del Lazio che verrà ripetuta due volte; la seconda in particolare, con il fascino dei fari a illuminare la notte dalle 20:05. Nel mezzo tra i due passaggi di questa speciale ci sarà la PS2 “Belmonte”, un tratto di 2,69km cronometrati che di primo mattino era stata anche luogo dello shakedown.

I protagonisti del Trofeo Italiano Rally e tutti gli equipaggi a bordo di vetture classe Rally2 dalle 8.30 hanno infatti avuto la possibilità non solo di testare le macchine e prendere confidenza con gli asfalti laziali, ma anche di trovare il limite in vista della gara. Il più veloce dopo 8 passaggi, sempre più perfezionati, era stato Luca Pedersoli, in coppia con Corrado Bonato su Citroën DS3 WRC, in appena 1’30.5.

Nessuno tra i principali indiziati per la vittoria finale tuttavia si era però risparmiato, proprio in vista della prova speciale, e tra tutti erano stati i portacolori del Hyundai Rally Team Italia Andrea Nucita e Mattia Cipriani ad avvicinarsi maggiormente al tempo di Pedersoli, con appena 4 decimi di differenza. Testa-Abetecola (Skoda Fabia) e Pinzano-Turati (Vokswagen Polo), specialisti di questa serie, anch’essi hanno mostrato subito i muscoli, fermando il cronometro in meno di 1’32.

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