Il riscatto di Tanak al Rally Italia Sardegna 2024
Tutto deciso sulla Power Stage vinta da Neuville e che ha decretato la sconfitta di Ogier per 2 decimi. In WRC2 successo finnico di Pajari. Bene il pilota di ACI Team Italia Daprà, primo italiano. Tripudio di pubblico sulle prove ed al traguardo di Alghero
Si è concluso ad Alghero il 21° Rally Italia Sardegna, con la vittoria degli estoni Ott Tanak e Martin Jaervoja su Hyundai i20 N Rally1 Hybrid. L’estone, campione del Mondo nel 2019, ha firmato per la terza volta la gara organizzata dall’Automobile Club d’Italia con il supporto diretto della Regione Autonoma della Sardegna, dopo i successi del 2017 e 2022. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)
La vittoria è arrivata all’ultimo metro di gara, dopo una Power Stage in completo attacco per l’equipaggio dello Hyundai Shell Mobis WRT che ha ottenuto il 2° tempo in prova ed ha vinto il rally con soli 2 decimi di vantaggio sui diretti avversari Sebastien Ogier e Vincent Landais, su Toyota GR Yaris Rall1 Hybrid, dominatori della tappa italiana ma traditi da una foratura sul crono finale. Un ultimo tratto di gara che ha tenuto col fiato sospeso non solo le migliaia di spettatori in prova, ma anche i telespettatori che hanno seguito il rally i TV ed in particolare attraverso la diretta di RAI Sport.
Un duello durato per l’intera sesta gara del FIA World Rally Championship, sempre molto ravvicinato, ma che ha dato i verdetti solo all’ultimo metro dell’ultima prova speciale, quella Power Stage in cui Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe hanno vinto e portato punti preziosi alla loro leadership iridata ed alla casa coreana. Una prova finale con cui il belga ha risollevato le sorti della sfortunata competizione, che dopo il successo sulla PS 4 lo ha visto scivolare fuori strada sulla PS 7. Secondo tempo per Tanak che ha dato il massimo, consapevole che 6,2 secondi da Ogier erano troppi da colmare. Il francese è entrato sulla Power Stage aggressivo come non mai, ha attaccato a fondo, ma ha capito che tutto poteva svanire come l’aria che ha iniziato a fuoriuscire da uno pneumatico intorno al 4° Km, come spiegherà al microfono della TV. Delusione per il pluricampione francese a cui per 2 decimi è sfuggito il quinto successo in Italia. Riscatto per l’estone che ha cancellato l’amarezza dell’edizione 2019, quando rimase fermo a metà di quella stessa power stage mentre era viaggiava verso la vittoria.
Terza proficua piazza per gli spagnoli Daniel Sordo e Candido Carrera che hanno portato la seconda Hyundai i20 N sul podio italiano. Il pilota iberico ha avuto più difficoltà del previsto a trovare la giusta intesa con gli sterrati sardi, ma la costanza lo ha premiato e riportato sul podio, favorito dai ritiri del sabato del compagno di squadra Thierry Neuville e del giapponese della Toyota Takamoto Katsuta per guasto alla trasmissione sulla PS9, mentre era al 4° posto. Quarta posizione per l’altra Toyota GR Yaris del britannico Elfyn Evans, in cerca di una buona intesa con le prove, pur avendo vinto la PS 12. A seguire il belga Gregoire Munster che ha pensato ad ottimizzare la confidenza con la generosa Ford Puma Rally1 della M-Sport WRT, team che ha visto il francese Adrien Formaux faticare molto sin dalle battute iniziali per una foratura prima ed una noia elettronica poi.
Gara da incorniciare per il finlandese Sami Pajari che sulla Toyota GR Yaris Rally2 ha dominato il WRC2, la serie cadetta dove il pilota della Printsport navigato da Enni Malkonen ha difeso con abilità ed intelligenza il solco scavato nella prima giornata, complici alcuni problemi per gli avversari scaturiti dai vari assalti alla vetta. Sul podio della WRC2 è salito l’equipaggio francese della Citroen C3 vincitore dell’ultima speciale, Yohan Rossel e Benjamin Boulloud che con una serie di successi in prova ed una straordinaria rimonta da quasi 2’ sabato, hanno poi respinto i decisi attacchi degli spagnoli Jan Solans e Rodrigo Sanjuan, che su Toyota GR Yaris, hanno vinto tre delle quattro prove della giornata conclusiva. Terminata in modo brillante la gara dell’alfiere ACI Team Italia Roberto Daprà con Luca Guglielmetti sulla Skoda Fabia Evo, bravi nell’appassionante rimonta a cui li ha costretti una foratura nelle prove iniziali, conclusa al 9° posto. Primo pilota sardo all’arrivo il gallurese Giuseppe Dettori, galvanizzato dalle strade di casa ed in crescita costante in coppia con Carlo Pisano su Skoda, piazzati in 17^ posizione assoluta.
Intensa ed appassionante la gara del FIA Junior WRC, animato dalle generose Ford Fiesta Rally3, dove hanno vinto il peruviano Diego Dominguez e lo spagnolo Rogello Penate con una condotta di gara accorta ma efficace, passati al comando durante la seconda giornata di gara, complici le diverse disavventure degli avversari, che hanno poi amministrato il vantaggio nella frazione finale. Un confronto, quello tra le giovani promesse del Mondiale, che sembrava impostato dal venerdì sera a favore del leader estone Romet Jurgenson, leader della serie, inseguito a stretto giro dal boliviano Bruno Bulacia. Invece al sabato è successo di tutto. Il capofila ha ceduto il passo al sudamericano nel modo più incredibile, quando in uscita dal riordino dopo due prove ha toccato un palo in cemento e ha piegato un braccetto. Poi è arrivato il turno di Bulacia, che insieme a Gabriel Morales quando sembrava saldamente in testa ha dovuto farsi da parte, anche lui per un braccetto piegato. Quindi, dopo un avvio da terza forza, il turco Ali Turkkan ha preso le redini ma anche lui clamorosamente è sfilato al secondo posto dopo una foratura ed un successivo problema ai freni in trasferimento dopo la SS12. A completare il podio Junior ci hanno pensato il sudafricano Max Smart e Cameron Fair, terzi ad 1’ dal vertice.
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