Il rammarico di Paolo Andreucci per l’esclusione dal Rally Due Valli

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Paolo Andreucci “Noi eravamo in buona fede e non abbiamo tratto alcun vantaggio, rimane il rammarico per la mancata partecipazione”

Andreucci

Paolo Andreucci e Rudy Briani su Citroen C3 Rally2 al Rally Due Valli - Foto Mario Leonelli

Non hanno preso il via alla 42esima edizione del Rally Due Valli Paolo Andreucci e Rudy Briani, a seguito di una decisione del Collegio dei Commissari Sportivi. All’equipaggio numero 6, composto appunto da Paolo Andreucci e Rudy Briani, è stata comunicata la squalifica dalla gara pochi minuti prima della manifestazione, per presunte infrazioni commesse nel trasferimento tra Zona Assistenza Shakedown e Controllo Orario della Qualifying Stage, per averlo percorso in senso contrario per tornare in assistenza. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)

Grande rammarico nelle parole del portacolori della Scuderia RoRacing Andreucci “Sono molto dispiaciuto per i tifosi, per il Team Turbocar e MRF Tyres per quanto successo ieri. Questa gara, con la prova lunga da 26 chilometri, ci avrebbe potuto fornire importanti riscontri per il nostro lavoro di sviluppo. Colgo l’occasione – dichiara Paolo Andreucci-, per dire la mia e fare chiarezza sui fatti accaduti ieri.

Come prima cosa ci tengo a sottolineare che ho sempre praticato questo sport nel pieno rispetto delle regole, e non credo quindi di aver compiuto un atto illecito nemmeno in questa circostanza. Tant’è che l’ho fatto davanti a tutti gli altri team. Mentre mi recavo allo start della Free Pratice mi accorgevo di alcuni problemi tecnici, sentito il Team mi ricavo quindi alla zona Assistenza predefinita “ASSISTENZA”. Dall’inizio del programma di prove libere fino al momento della partenza individuale della fase di qualificazione, qualsiasi assistenza potrà essere effettuata solo nel parco assistenza principale o al parco assistenza designato dall’organizzatore a tal fine; purtroppo il problema non era migliorato e quindi sono stato costretto a rientrare due volte nell’area assistenza. Mi scuso se in questo tratto di strada ho eventualmente oltrepassato i limiti di velocità di 50 km/h, non era di certo mia intenzione, ho solo tentato di far emergere il problema e risolverlo, partire così in gara poteva compromettere tutte le prestazioni. Si, sono una persona che vuole sempre far bene! Se i commissari mi avessero fermato la prima volta ci si sarebbe spiegati subito e non dopo aver già deciso di farmi il rapporto. Per loro forse era chiaro che parlare ad una macchina in transito il loro messaggio arrivasse, ma da dentro l’auto con il casco si capiva solo che dovevamo andare piano e lì infatti ci andavamo. Incomprensione! Non mancato rispetto, cavolo! Neanche il modo per spiegarci! Successivamente, con il tempo al limite mi sono fermato dai commissari ed una volta compreso le loro rimostranze sul contro trasferimento ho detto che se avevano ragione loro mi scusavo, e infatti nel dubbio non l’ho più fatto. Ma non è stato né tenuto conto, nè riportato ai fatti. Dimenticanza… Quando mi hanno dato l’alt e si sono spiegati, ho capito cosa sostenevano e mi sono fermato. La decisione presa dal collegio dei commissari sportivi, la reputo ingiusta e spropositata. Ad essere precisi la gara, intesa come competizione, non era ancora partita in quanto il TC0 non era ancora stato superato, per tale motivo altri Team hanno deciso di portare le vetture su carrelli, ma non per questo sono state penalizzate! A mio parere la tabella di marcia infatti sancisce la partenza del Rally, momento nel quale le penalità pesano sull’andamento in gara, prima della partenza del Rally infatti le penalità non gravano sulla gara (basti pensare al ritardo/anticipo al CO dellaQFY Stage che non ha alcun peso nella vera stessa). Un po’ come se l’arbitro di calcio penalizzasse un giocatore che si sta scaldando prima della partita per aver preso la palla con le mani. Ritengo che la mia sia stata una scelta responsabile, ho infatti rischiato di non arrivare in tempo alla QFY pur di avere un mezzo meccanico affidabile che garantisse prestazione ed incolumità, come ha fatto l’altro equipaggio escluso per il solito problema. Tutti noi amiamo questo sport, e solo chi lo pratica sa quanto è costoso… Vedersi privare ingiustamente della possibilità di correre dopo aver speso un budget importante spero non capiti mai più a nessuno… Eventualmente bastava dare una penalità perla diversa interpretazione. Peccato per tutto questo. Davvero.”

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