Movisport avvia il mondiale da protagonisti con Gryazin e Brazzoli

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Nikolay Gryazin, con la Skoda Fabia RS di Delta Rally ha centrato un nono posto assoluto, secondo di WRC-2 sfiorando il successo per una foratura nella tappa finale ed Enrico Brazzoli ha firmato la seconda pozione “master” nonostante l’infortunio ad un polso

Brazzoli

Enrico Brazzoli e Martina Musiari al Rallye Monte-Carlo Day4 PS 16 - Foto Antonio Guidi

La strada “iridata” è iniziata al meglio possibile, in questo 2025, per Movisprt, con entrambe le partecipazioni che hanno prodotto soddisfazioni. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)

Al 93° Rallye Montecarlo, nel fine settimana appena passato, gara di avvio del Campionato del Mondo Rally WRC, ha certamente fatto sensazione la nona piazza assoluta ottenuta da Nikolay Gyazin/Konstantin Aleksandrov, secondi nella WRC-2.

Senza aver inserito la competizione monegasca nel programma delle sette gare in cui acquisire punteggio, Gryazin ha sfruttato il momento per preparazione alla stagione e con la Skoda Fabia RS Rally2 di Delta Rally ha inanellato una prestazione da categoria superiore, costantemente nella top ten assoluta e con riscontri cronometrici di grande valore, confermandosi tra i top driver del circuito iridato.

Gryazin, che ha sfruttato il Rallye Montecarlo anche per provare le nuove coperture Hankook, era stato con forza al comando della categoria fino alla terzultima prova speciale, la PS16, quando è stato attardato da una foratura che gli ha fatto perdere la leadership e pur chiudendo con la seconda moneta ha avuto riconosciuti gli onori sul campo come per i vincitori.

Gara d’effetto anche per Enrico Brazzoli, al via nel principato per l’ottava volta, di nuovo con al fianco la giovane Martina Musiari. Per il driver cuneese, anche lui con una Skoda Fabia RS di Delta Rally, è stata una gara sofferta, pur chiusa al secondo posto della categoria “Master”. Una prestazione comunque di valore, in considerazione che il pilota ha dovuto correre con un tutore ad un polso fratturato nei giorni precedenti l’evento. Le quattro tappe sono state decisamente difficili ma allo stesso tempo esaltanti, le sensazioni sentite e i tempi fatti registrare indicano che la vittoria di categoria era alla portata, se non fosse stato condizionato fisicamente.

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