Un’Alfa Romeo Mito, Paolo Diana e Tedak Racing: spettacolo assicurato nell’Italiano Rallycross

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Il romagnolo è all’esordio assoluto in questa specialità che si corre all’interno di autodromi a fondo misto

Paolo Diana

Nuova avventura per Paolo Diana. Il pilota romagnolo parteciperà al Campionato Italiano Rallycross al volante dell’Alfa Romeo Mito della Tedak Racing. Paolo Diana ed Andrea Carretti collaborano già da tempo per la realizzazione di una nuova 131, totalmente ridisegnata, che debutterà quest’anno nei rally italiani ed internazionali.

Tra di loro si è sviluppata un’ottima sinergia ed hanno deciso di estenderla anche ad altri ambiti e partecipare assieme all’RX Italia con una Mito 1600 “griffata” Diana31. Il romagnolo è all’esordio assoluto in questa specialità  che si corre all’interno di autodromi a fondo misto, circa il 40 per cento sterrato ed il restante 60 per cento in asfalto. Le gare sono estremamente spettacolari, ricche di bagarre, salti, traversi. Il Campionato Italiano Rallycross è organizzato dallo Sport Club Maggiora. La prima gara si svolgerà proprio a Maggiora (Novara) il 4 e 5 aprile. Tedak Racing dispone anche di un’altra Alfa Romeo Mito e il suo auspicio è schierare entrambe le auto in tutte le gare del campionato.

Diana Rallycross

“Sono felice di partecipare al Campionato Italiano Rallycross – afferma Diana – per me è un’esperienza totalmente nuova che mi attira e incuriosisce molto. Non so cosa aspettarmi a livello di risultati ma sono certo che mi divertirò. Le gare sono brevi ma emozionanti, adrenaliniche. Amo lo spettacolo e il rallycross è certamente la specialità automobilistica più spettacolare in assoluto. Con Tedak Racing si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione ed a breve spero di svelare qualche dettaglio relativo al nuovo 131, il mio progetto prioritario del 2021″.

Nelle prossime settimane ci saranno anche altre interessanti novità che verranno svelate in corso d’opera. Anche per Paolo Diana il 2021 vuole essere un po’ l’anno della rinascita dopo un 2020 pesantemente condizionato dalla pandemia. Certo, ancora non si può tornare alla normalità ma si possono creare le fondamenta per un brillante futuro.

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