LogisticaUno Rally Cup Michelin, Alba scuote la classifica: Gino rimane leader
La gara delle Langhe dà una scossa alla classifica con in evidenza un positivo Giuseppe Testa che ha ridotto il divario dal leader Alessandro Gino
Sorrideva Luca Rossetti sul gradino più alto del podio. Più di soddisfazione che di gioia, mentre sentiva i sassolini che si scioglievano nelle scarpe, cancellando le delusioni dell’Elba (parziale) e del Salento. L’ambasciatore Michelin sulle prove speciali nel Campionato Italiano WRC ha conquistato nelle Langhe una vittoria mai arrivata in queste strade e sale sul gradino più alto del podio, dopo 22 mesi da quel Rally del Friuli 2019 sua gara di casa e suo prossimo impegno. Una gara perfetta quella di Luca Rossetti e del suo navigatore Manuel Fenoli, con la perfetta Hyundai i20 R5 di BRC Racing, che hanno segnato il miglior tempo in tre delle nove prove della gara, rimanendo costantemente attaccati a chi era il più veloce in altre cinque, per poi concedersi di controllare nell’ultima prova, quando il risultato era saldamente in mano del friulano e non aveva senso prendere rischi.
La gara della LogisticaUno RallyCup by Michelin 2021 è andata Corrado Fontana e Nicola Arena, anche loro finalmente sorridenti, dopo che le prime due uscite di campionato erano state per loro amare con il doppio ritiro di Elba e Salento. La sorte gira e ad Alba il vento è spirato in favore del comasco del Bluthunder Racing Italia con un secondo posto che fa morale primeggiando fra le WRC. Risalendo anche nella classifica della serie voluta dalla Casa di Clermont Ferrand, grazie all’en-plein di 100 punti del primato in gara e il bonus di dieci per aver vinto la Power Stage. Ora Fontana è quarto assoluto nella LogisticaUno RallyCup by Michelin 2021, prendendo il largo in quella riservata alle WRC, complice l’assenza di papà Luigi.
Parlando di sorrisi, la serenità torna sulla faccia del molisano Giuseppe Testa, affiancato nell’abitacolo della Skoda Fabia R5 da Emanuele Inglesi, costantemente seconda forza in campo fra i concorrenti della LogisticaUno RallyCup, che rimedia così allo stop della Puglia dopo il successo elbano risalendo così le classifiche sia assolute, sia di Raggruppamento R5 andando a insediarsi al secondo posto. Alessandro Gino dimostra di essere un alligatore da campionati perché anche in una giornata difficile non perde il sorriso e soprattutto raccoglie quella cesta di punti (62) che lo mantengono al vertice della LogisticaUno. “Il rally è iniziato male con problemi ai freni già nella prima prova che si sono acuiti con la rottura del disco dei freni nella successiva Igliano; fatto che ci ha consigliato di affrontare la Niella che chiudeva il giro con la massima circospezione”, ha spiegato Gino. Il cuneese non pensa affatto a ritirarsi; perciò lavora sugli assetti della sua Skoda Fabia Evo e nel frattempo risale la classifica fino a chiudere dodicesimo assoluto, non male visto l’elenco partenti e soprattutto quarto fra i piloti Michelin, riuscendo così a mantenere il primato in classifica del Challenge.
Il Raggruppamento R5 è andato a Giuseppe Testa, che ha preceduto un ottimo Rudy Andriolo, navigato da Manuel Menegon sulla Skoda Fabia R5, che ha lavorato nelle prime fasi della gara sulle nuove coperture Michelin Pilot Sport A H30, e trovata la quadra, è riuscito a risalire fino al settimo posto della classifica assoluta, terzo della coppa, nonostante una piccola toccata sulla Igliano-1, bissata da un 360° nella ripetizione di mezzogiorno della speciale. Grazie a questo risultato Andriolo sale al quinto posto di Raggruppamento R5. Alle sue spalle chiude Stefano Liburdi, con Andrea Colapietro a dettargli le note sulla Skoda Fabia, che prova un brivido sul dosso di Somano quando atterra storto, salendo sul terrapieno a bordo strada riuscendo comunque a riportare la berlinetta boema sull’asfalto sino a chiudere sesto di LogisticaUno, risultato che gli consente di andare a occupare la quarta piazza nella classifica di categoria. Sorriso forzato per Ivan Ferrarotti, con Fabio Grimaldi a indicargli la strada sulla Skoda Fabia R5, che per i primi due passaggi sulle prove speciali è solidamente quarto fra i partecipanti alla serie, prima di incappare in una foratura nella Somano-3 (135° tempo assoluto) scivolando dalla nona posizione in classifica. “Dopo quella foratura non aveva senso rischiare e nelle ultime due prove non ho più corso rischi, badando esclusivamente a portare la vettura al traguardo”, ha commentato Ferrarotti. Filosofia che si è rivelata produttiva, visto che con i punti del settimo posto fra i piloti della Serie Michelin, quinto di R5, mantiene la terza piazza di Raggruppamento. Non si può parlare di sorrisi per Claudio Arzà, con Bobo Mometti al suo fianco. Lo spezzino, portacolori di BB Competition, ha mantenuto la sua Citroen C3 R5 fra i primi dieci della classifica assoluta (quinta piazza fra i concorrenti della LogisticaUno) per le prime quattro prove speciali, prima di accusare un problema alla trasmissione nella ripetizione della Somano che ha causato un testacoda spingendo la berlinetta francese fuoristrada con conseguente foratura. A quel punto Arzà ha concluso lentamente la prova, per poi fermarsi prima dell’ingresso nella successiva.
Nel Raggruppamento riservato alle S1600 entra come un temporale estivo (che non si è visto domenica nella zona albese) il genovese Francesco Aragno, con Andrea Segir sul sedile di destra che con la sua Clio S1600 risultando il primo dei diversamente R5 nella classifica assoluta della gara e di conseguenza anche nella LogisticaUno RallyCup by Michelin. Questo risultato proietta il portacolori della New Racing for Genova all’inseguimento di Massimiliano Macrì-Maurizio Cappelletti, che hanno patito problemi di assetto nei tratti veloci incappando anche in un testacoda, che consente comunque ai valdostani di mantenere il primato di Raggruppamento, con buon margine su Aragno, grazie al bottino pieno del Salento. Il Raggruppamento riservato alle vetture della Classe R2B va a Giovanni De Menego, navigato da Christian Camazzola, che dopo un inizio difficile trovano la quadra all’assetto della loro Peugeot 208 VTI, prendono il ritmo giusto e vanno a imporsi fra gli iscritti di questa categoria, avvicinando i leader della classifica Vincenzo Massa e Daniele D’Alessandro. I portacolori della New Loran lasciano le Langhe con i musi lunghi dopo una gara nella quale la loro Ford Fiesta Rally4 non ha spinto come avrebbe dovuto. “Ieri, allo shakedown tutto andava per il meglio. Stamattina, dopo il riordino notturno, fin dall’inizio il motore non spingeva. Abbiamo poi scoperto che c’era un filo tagliato – afferma Massa – ma non avendo prove incontrovertibili non possiamo gridare al sabotaggio”. Massa mantiene comunque il comando della graduatoria, grazie soprattutto al successo del Salento, anche se il suo margine su De Menego si è ristretto a soli otto punti.
Sorride e sorride apertamente Alex Lorenzato, con a fianco Carlo Guadagnin, navigatore ma anche tutor, che qui ad Alba aveva esordito lo scorso anno, che dimostra di avere sempre più confidenza con le prove speciali e la Peugeot 208 VTI che porta in decima posizione fra gli iscritti alla LogisticaUno RallyCup, ma anche sul podio fra gli Under 25 della gara: “Oggi sono molto soddisfatto perché ho guidato bene senza incertezze, riscattando l’Elba, gara nella quale non mi ero piaciuto”, ha commentato Lorenzato. Chiude la striscia di questa categoria la valtellinese Sara Micheletti, come sempre affiancata dall’esperta Giancarla Guzzi, che dimostra di saperci fare vincendo la classifica femminile della gara e raccogliendo punti pesanti che la portano al terzo posto della graduatoria di categoria dopo tre gare, non lontana dai due leader della classifica. Chi lascia Alba con pochi sorrisi e qualche acciacco è Lorenzo Ancillotti, con Sandro Sanesi, che stava lottando da par suo in una Classe R2B con 25 partenti, tenendo per tre prove il vertice fra gli iscritti del Raggruppamento R2B della LogisticaUno RallyCup by Michelin. Poi, nella ripetizione della Somano il brivido di sentire il pedale del freno della sua Peugeot 208 VTI andare a fondo senza rallentare la berlinetta francese. Tirata violenta del freno a mano e gran botta, che ha danneggiato la vettura. “Sono uscito dalla prova lentamente – racconta il senese – e non me la sono sentita di affrontare le prove successive prima dell’assistenza con il solo freno a mano”. Per lui la soddisfazione di aver raccolto i punti della Power Stage e la promessa di partire per il prossimo Marca con la voglia di non fare sconti. A nessuno.
La sfida nel Raggruppamento R2C vede prevalere per soli 14,1 secondi il giovane Gabriele Recchiuti, affiancato da Nicolò Lazzarini, alla sua prima esperienza nelle prove piemontesi, che ha la meglio sull’esperto Pierluigi Maurino, con Andrea Bruno al quaderno delle note. Gara soffertissima per Pietro Porro e Paolo Garavaglia che dopo essersi girati con la loro Toyota Yaris di Classe N5 Nazionale nelle prime due prove speciali sono poi afflitti da problemi di pompa benzina per il resto della gara. Ma non demordono e pur viaggiando a singhiozzo e spingendo la vettura a ogni ripartenza arrivano alla fine. E un po’ come Vasco Rossi dichiarano “Io sono ancora qui” e sono pure in testa al loro Raggruppamento della LogisticaUno RallyCup by Michelin 2021.
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