Buona la prima in R5 per Ivan Paire, a Torino con Marco Pollicino una gara in crescendo: “Mi è tornata la voglia di correre”
Paire ha chiuso in ottava posizione assoluta affiancato dall’esperto navigatore siciliano Marco Pollicino
Esordio estremamente positivo in Classe R5 sulla Skoda Fabia del pinerolese Ivan Paire che, affiancato dall’esperto navigatore siciliano Marco Pollicino, conclude il 36° Rally Città di Torino in ottava posizione assoluta. “Mi è tornata la voglia di correre – afferma Paire subito dopo la pedana di arrivo posta nel parco Leumann di Pianezza -. È inutile negarlo. Da alcune gare non ero più determinato non avendo avversari in classe e anche la vettura che guidavo non mi trasmetteva stimoli e belle sensazioni”.
Tutto cambiato nella gara delle Valli di Lanzo e di Susa. “Ho capito che era tutto diverso fin dallo shakedown di venerdì pomeriggio. Già al primo passaggio di test la Skoda Fabia curata dai ragazzi di Diego Parodi di Gima Autosport era perfetta, ma io volevo fare altri giri. Per puro divertimento. Ero come il bambino che non vuole scendere dalla giostra degli aeroplanini. Sentivo la macchina rispondermi, frenare come una macchina da corsa, percorrere traiettorie perfette incollata all’asfalto sulle gomme Michelin“.
E la gara ha confermato le buone sensazioni della vigilia. “Il Città di Torino è stato un ottimo termine di confronto. Al via c’erano venti equipaggi in R5, la classe regina, fra i quali i top driver della zona che si sarebbero scannati per conquistare l’accesso alla finale di Coppa di Zona. Gente che al volante non scherza. Se a fine gara il distacco da loro fosse stato imbarazzante, avrei tratto le mie conclusioni”, sottolinea il portacolori di Winners Rally Team, ben soddisfatto dell’ottavo posto assoluto conquistato.
“Al di là della soddisfacente ottava posizione finale” Paire è rimasto costantemente fra i migliori otto della classifica assoluta, salvo il secondo passaggio sulla Mezzenile, complice un testacoda al primo tornante che costa al pinerolese una ventina di secondi, “mi interessava valutare il distacco al chilometro oltre che dai primi, anche dagli altri concorrenti che potrebbero essere alla mia portata nelle prossime gare. E questo divario è diminuito nel corso della gara, pur essendo l’unico esordiente della categoria. Ciò nonostante alcuni errori, come aver sbagliato la procedura di partenza sul primo passaggio del Lys, fatto che mi è costato 7 secondi. Ai fini della classifica è cambiato nulla, ma è stato importante conoscere la Skoda Fabia in gara, perché test e prova speciale sono due cose assolutamente diverse”.
Sbocciato l’amore fra il pilota pinerolese e la vettura di Mladà Boleslav è tempo di parlare di programmi futuri. “Per il momento mi godo le belle sensazioni del Città di Torino, poi si vedrà. Prima di fine anno mi piacerebbe fare ancora una gara con la Fabia R5. Possibilmente un rally già disputato nella mia seconda vita rallistica e non quindici anni fa”.
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