Sogno o son desto? C’è una donna nuda sul “Col de Turini”. Indimenticabile Montecarlo 1988
L’edizione 1988 del rally del Principato viene ricordato anche per un curioso episodio durante la terza tappa
L’edizione 1988 del Rally di Montecarlo non è sicuramente tra quelle più memorabili se non per i primi due piloti classificati: Bruno Saby e Alex Fiorio, entrambi su Lancia Delta Integrale.
Per Saby si tratta di una vittoria incontestabile. Il francese non è infatti alla sua prima vittoria mondiale: ha già trionfato al Tour De Corse 1986. Purtroppo per lui quella vittoria è passata quasi inosservata per i tragici eventi che hanno condizionato quella gara, che ha decretato di fatto la fine dei mostri Gruppo B.
Anche Fiorio ha di che essere contento. Campione del mondo Gruppo N la stagione precedente, nella stagione 1988 è promosso dal Jolly Club al mondiale: l’obiettivo è quello di fare esperienza, ma lui comincia la stagione alla grande con un secondo posto in uno dei rally più prestigiosi. In realtà entrambi ricordano sicuramente quell’edizione del rally per un particolare episodio dai risvolti piccanti.
Al via del rally la Lancia schiera Biasion, Loubet e appunto Saby, poi con il Jolly c’è Alex Fiorio. La Mazda scende in campo con Salonen, Carlsson e Mikkola. Già nel corso della prima tappa il rally perde tre protagonisti. Biasion si ritira per la rottura della pompa dell’olio nel corso della quinta prova speciale. Alla Mazda si assiste addirittura ad una ecatombe: Mikkola è fuori alla terza prova per la rottura del motore, Carlsson esce di pista sul Burzet e Salonen paga 17 minuti a un controllo orario. Le vetture giapponesi sono fuori dai giochi ancora prima di iniziare e, sebbene anche Cesare Fiorio sudi freddo per il ritiro di Biasion, il rally è già in mano alle Lancia con Saby, Loubet e suo figlio Alex ai primi tre posti. Nelle prove seguienti Saby mantiene il comando – nonostante la rottura dell’albero di trasmissione – su Loubet che invece si procura uno strappo muscolare al braccio. Fiorio mantiene agevolmente la terza posizione, badando a non strafare. Nel corso della seconda tappa Loubet prova l’attacco al leader Saby, ma esce rovinosamente di strada ed è costretto al ritiro. Al via della terza tappa il rally è praticamente finito con le posizioni di testa ben delineate. Ci sono ovviamente da disputare i passaggi sul Col de Turini, ma non saranno decisivi come in altre edizioni. Eppure qualcosa succede e precisamente sul primo passaggio della mitica speciale
In piena notte in un tratto rettilineo al terzo chilometro della parte in discesa della Ps, agli equipaggi Lancia appare a bordo strada una donna bellissima che, al passaggio delle vetture torinesi, fa cadere una pelliccia mostrandosi completamente nuda. In quelle poche frazioni di secondo i piloti e i navigatori ovviamente vedono tutto, ma sul momento sono convinti di avere avuto le traveggole.
Al parco assistenza i quattro piloti Lancia si trovano insieme nel motorhome, ma nessuno dice qualcosa sull’episodio almeno fino a quando non viene pronunciata da uno dei quattro una frase a proposito della bellezza di un certo rettilineo. A quel punto tra le risate, la visione diventa l’argomento “tecnico” del briefing. Per il secondo passaggio sul Col tutti e quattro i piloti sono pronti al ripetersi della scena, ma purtroppo per loro la modella è scomparsa.
Alla fine del rally però il mistero fu svelato. Un fotografo di Penthouse, dovendo realizzare un servizio sulla gara, decise di movimentare un pò le cose e pertanto ingaggiò una modella per cogliere lo sguardo inebetito dei primi due in classifica davanti a un imprevisto di cotanta bellezza. Chi vide le foto disse che erano meravigliose e che lo scopo del fotografo era stato ampiamente raggiunto.
Personalmente sono anni che cerco queste foto sul web, ma non le ho mai trovate. Se qualcuno dovesse trovarle, le mandi subito alla redazione. L’indirizzo mail è redazione@rallytime.eu.
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