Rally Coppa Valtellina, le speciali spiegate da Andrea Perego, sei volte vincitore della gara
A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni, il plurivincitore Andrea Perego ci guida sulle strade che tra una settimana saranno teatro della sfida
Quando si parla di Rally Coppa Valtellina i pensieri corrono e scorrono nella mente: molte sono le immagini che possono passare davanti agli occhi degli appassionati perché la corsa, la seconda più antica d’Italia, ha sempre regalato sfide avvincenti vissute da campioni indiscussi.
A pochi giorni dalla 64esima edizione analizziamo il percorso insieme ad uno degli eroi che hanno “firmato” la Coppa: il tiranese Andrea Perego, sei volte vincitore della gara e consigliere dell’Aci Sondrio, quest’anno non sarà al via e proprio per questo potrà condurci in maniera incondizionata, sulle strade che saranno al centro della sfida nei giorni di sabato 25 e domenica 26. ECCO LE PROVE SPECIALI NEL DETTAGLIO
PS 1 e 2 “Berbenno” (7,10 km): si tratta di una riedizione della storica “Sacif” prova celebre negli anni ’80; essendo l’unica speciale del sabato i concorrenti l’affronteranno sia con la luce che col buio. Si parte da Ere, appena sopra la provinciale Valeriana e si sale con una strada stretta e tortuosa: si contano dieci tornanti in salita per poi scollinare a Monastero; in paese vi è una chicane che introduce ad una discesa di misto-veloce fino a Regoledo; si entra nell’abitato per chiudere con un’altra chicane. Un bell’antipasto per le prove domenicali che comprende un po’ di tutto, dalla salita alla discesa e dal guidato al veloce.
PS 3 e 5 “Tirano” (12,40 km) : la prova, chiamata comunemente Piscine, misura ben 12,40 chilometri ed è la più lunga della gara; sarà certamente quella più selettiva a livello di classifica.
Si parte da dopo l’abitato di Cologna con un pezzo in salita guidato; due tornanti immettono in una serie di curve e controcurve dove sarà necessario far correre l’auto più possibile senza perdere il ritmo. Una volta giunti al bivio per Piscina ci si imbatte in una chicane e poi un dosso che precede un pezzo in falsopiano molto veloce. Da qui la strada ricomincia a salire con due tornanti verso la frazione di Canali: si tratta del tratto più bello della speciale ma a mio avviso anche di tutto il rally perché è un passaggio molto veloce e stretto che presenta anche una compressione. Chi riuscirà ad essere veloce fino a Pisciona farà la differenza: è un chilometro da brividi! Da lì la strada diventa in discesa nella direzione verso San Rocco: se il clima sarà asciutto si potrà trovare molto grip ma se dovesse piovere o essere umido l’asfalto sarà molto insidioso anche per via delle foglie che inevitabilmente cadranno sulla strada; nel tratto finale ci sono molti tornanti: è un pezzo stretto ma si arriva a gomme calde e già con il ritmo consolidato: non si dovranno prendere eccessivi rischi: il più sarà stato fatto: i tornanti da freno a mano e spettacolari chiudono degnamente la speciale.
PS 4 e 6 “Teglio” (7,15 km) Chiamata anche “Carona”, questa prova parte dopo la diga con una salita molto stretta. E’ molto insidiosa: io già ho pagato questa prova con un’uscita di strada; se piovesse alla vigilia si troverà un fondo molto sporco; giunti all’abitato si affronta un passaggio suggestivo; il bivio a destra immette in un tratto molto veloce con un falsopiano che poi va a trasformarsi in una velocissima discesa vera e propria. La carreggiata che presenta dei tornanti è larga; questi vanno fatti puliti se si vuole guadagnare tempo oppure sono ideali per belle spazzolate: diciamo che un leggero aiuto con la leva del freno a mano è il compromesso ideale. La prova speciale è impegnativa, tecnica e veloce; negli anni è stata fatta in entrambi i sensi di marcia e ricordo che era già veloce in salita …chissà in discesa! Si raggiungono belle velocità che comportano staccate al limite…. Credo che anche questa prova inciderà nella classifica sebbene non vi siano grandi cambi di ritmo: l’aderenza è costante in tutta la speciale ma attenzione: se dovesse esserci umido è molto probabile trovare terriccio su tutta la strada!
Chi è Andrea Perego: nato a Tirano il 13 marzo del 1979, cresce con la passione delle corse trasmessa da papà Giordano, vincitore del Coppa Valtellina nel 1983 su Porsche. Fin da giovane il suo talento è evidente e Perego cerca di metterlo in mostra nei vari trofei nazionali. Vince il monomarca Opel con l’Astra OPC, il Fiat Stilo ed il Mitsubishi laureandosi anche Campione Italiano Gruppo N nel 2010. Sulle strade di casa diventa un beniamino indiscusso vincendo con ogni tipo di vettura: il suo primo sigillo viene messo a segno nel 2003 con Daniele De Luis su Opel Corsa S1600 seguito, l’anno successivo, da quello conseguito su Punto, sempre S1600, con Claudio Vischioni. Dal 2010 al 2012 mette a segno una tripletta con il conterraneo Romano Belfiore su Peugeot 207 S2000 (2010 e 2012) e Mini Cooper JCW. Nel 2014 vince per la sesta volta –sempre con Belfiore sulla Ford Fiesta R5, eguagliando il record di successi conseguiti da Mario Stagni tra il 1991 ed il 2002. Nel suo curriculum figurano anche due successi assoluti al Rally dell’Elba.
La gara sarà valevole per per la Coppa Rally di seconda Zona ma non solo: al via anche gli equipaggi che concorrono alla Michelin Rally Zone Cup così come i pretendenti all’R Italian Trophy indetto dalla Sport Team Equipement. Saranno due i memorial che verranno assegnati: in ricordo di Eros Rinaldi a chi realizzerà il tempo migliore sulle due prove di Tirano, quelle di casa di Eros; il Memorial Jessica Andreoli andrà invece al miglior equipaggio Under 25 nella sommatoria delle due speciali di Teglio.
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