La Targa Florio Classica intitolata a Vaccarella, Sticchi Damiani: “Il minimo per ricordare un campione”
La decisione del presidente di Aci Italia dopo la scomparsa del grande campione e grande uomo di sport
Una notizia brutta in un calmo giorno dei primi giorni di autunno. Ninni Vaccarella, il Preside Volante, ci ha lasciati terminano la sua corsa terrena nel mondo più consono al suo vivere, in silenzio senza enfasi e lontano dai clamori. Automobile Club d’Italia, ha pensato di intitolare a lui l’edizione 2021 della grande corsa che lo ha visto sempre, in gare e fuori, protagonista assoluto e grande regista: “Un gesto minimo – ha commentato il presidente di Aci Italia – Angelo Sticchi Damiani – e solamente un primo modo di ricordare questo grande uomo, campione assoluto ma anche persona dallo stile inconfondibile e dalla intelligenza unica. La sua passione e la competenza sono sempre state al servizio dello sport, esemplare il suo entusiasmo, quanto le sue luminose vittorie e tutte le imprese che lo hanno visto protagonista”.
Al cordoglio del presidente si unisce quello di tutto Automobile Club d’Italia, della direzione centrale per lo Sport di Aci, della Giunta sportiva, di tutte le Commissioni sportive di Aci Sport, della Delegazione regionale siciliana di Aci Sport con il suo presidente Daniele Settimo e di tutto il mondo tricolore del motorsport.
Nino Vaccarella è nato a Palermo il 4 marzo del 1933, ha iniziato la sua carriera sportiva nel 1957 nella gara di casa Bellolampo – Passo di Rigano e da lì, il talento e la passione lo hanno portato fino alla guida ufficiale di Alfa Romeo e Ferrari. Detto anche il “Preside Volante” per la sua professione alla direzione di due istituti scolastici di famiglia, Vaccarella ha vinto tre volte la Targa Florio nel ’65 con Lorenzo Bandini su Ferrari 275P, nel ’71 con Toine Hezemans su Alfa Romeo 33/3 Sport Prototipo e nel ’75 con Arturo Merzario su Alfa Romeo 33TT12 spider.
Del 64 invece, il successo alla 24h di Le Mans nel 1964 con il francese Jean Guichet su Ferrari 275 P. Per questi successi divenne una leggenda nella sua regione, alla quale è stato sempre molto legato e non vi rinunciò nemmeno per ingaggi esclusivi. Vinse con Lodovico Scarfiotti la 1000 Km del Nurburgring, nel 1970 vinse la 12 ore di Sebring con la Ferrari 512S con Ignazio Giunti e Mario Andretti. Fu protagonista, nelle corse su strada, in pista ed anche nella velocità salita. Immancabile ad ogni edizione della Targa Florio, di cui fu promotore del passaggio alla versione Rally da presidente dell’Aci palermitano e fu anche Delegato siciliano dell’allora Aci CSAI. Ha sempre messo a disposizione dello sport la sua esperienza ed è sempre stato generoso di aneddoti, ma ha sempre espresso il proprio parere in modo schietto e chiaro. Una leggenda che non si spegnerà ma che continuerà sulle strade di quelle corse che lo hanno visto protagonista vincente con l’Italia e la Sicilia nel cuore.
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