Rally dei Laghi, il dettaglio delle prove speciali della 30esima edizione

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La gara aprirà le sfide della Coppa Rally di Zona 2

Rally dei Laghi

Giovedì 27 gennaio sarà un giorno importante per gli appassionati di motori; apriranno infatti le iscrizioni della trentesima edizione del Rally Internazionale dei Laghi che quest’anno si terrà nel fine settimana tra sabato 26 e domenica 27 febbraio prossimi. La gara aprirà le sfide della Coppa Rally di Zona 2.

Addentrandoci nel programma di gara da poco pubblicato sul sito www.varesecorse.it, la competizione insubrica si svilupperà su due giorni con la prima parte di sabato e dedicata alla disputa di una speciale, il Sette Termini mentre domenica sarà il turno di tre prove da ripetersi due volte: ancora il “Sette” e poi Valganna e Cuvignone. In totale si conteranno ben 68 chilometri cronometrati, praticamente il massimo consentito dai regolamenti per le gare di zona.
Se i nomi sono apparentemente “sempre i soliti” non si può dire altrettanto delle strade che ancora una volta disegnano un percorso di gara differente dall’edizione precedente. Andiamole a scoprire.

Sette Termini (9,7 km). Dopo alcuni anni la prova speciale torna nel senso di marcia per antonomasia. Si parte dal laghetto di Montegrino Valtravaglia e si sale nel sottobosco con i primi tornantoni seguiti dagli allunghi con un tratto misto veloce che verso lo scollino, ripresenta altri tornanti ampi. Una volta giunti in cima, dove convergono appunto i termini di sette comuni, e bypassata una chicane di rallentamento, ci si tuffa in una discesa veloce e guidata dal divertimento assicurato. Il grip elevato è garantito dal fondo asfaltato liscio e omogeneo che presenta molte curve in appoggio e tornanti da freno a mano. La speciale si conclude nei pressi dell’acquedotto di Cugliate Fabiasco e di per sé non dovrebbe essere decisiva ai fini della classifica generale anche se sarà quella su cui i concorrenti transiteranno più volte e in differenti orari. Il Sette Termini sarà difatti anche la prova inaugurale del sabato pomeriggio.

Cuvignone (7,5 km). Dopo le problematiche legate agli smottamenti franosi che hanno impedito l’utilizzo delle strade montane attorno al Monte Nudo, torna il celebre Cuvignone con un ennesima rivisitazione rispetto al suo senso “tradizionale” di svolgimento. La partenza avverrà nei pressi del bivio Arcumeggia-S.Michele” con il primo chilometro pianeggiante che conduce fino al famoso curvone di Sant’Antonio; da lì i concorrenti prenderanno la salita a sinistra con la carreggiata stretta e tortuosa fino alla colonia del CAI prima della ripida rampa finale che culmina alla vetta con una serie di tornanti molto stretti. Una volta oltrepassata la sommità si scende in picchiata fino alle porte di Vararo dove la speciale termina al bivio con la frazione Casere. La speciale, seppure non sia la più lunga del rally, è certamente difficile nonostante avrà le velocità medie più basse del lotto. La differenza la farà la tecnica di guida e la capacità di interpretare al meglio una strada che potrà presentare ulteriori variabili a seconda delle condizioni meteo che si presenteranno.

Valganna (11,4 km). La Valganna sarà la prova più lunga della gara. La versione 2022 “perde” il passaggio in piesse dell’Alpe Tedesco ma mantiene un alto chilometraggio. La partenza sarà fissata nel paese di Ghirla tra via Andreani e via De Grandi. La prima parte è in salita con la carreggiata larga che consente, sfruttando le traiettorie, di prendere buone velocità; alcuni tornanti ampi spezzano il ritmo fino al bivio di Marzio e lasciano il posto ad un tratto veloce reso ancora più insidioso dal fondo non sempre regolare e dai detriti che vento, pioggia o neve possono depositare. A circa metà prova inizia la discesa arricchita da tornanti e passaggi spettacolari con allunghi adrenalinici fino a raggiungere il punto denominato “quadrivio” o “compressione” dove i concorrenti dovranno tenere la sinistra e proseguire la salita che, sempre veloce, nella parte alta conta ancora alcuni tornanti dove l’utilizzo del freno a mano è pressoché obbligatorio. La prova termina alla fine della salita in prossimità del cartello dell’Alpe Tedesco.

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