Andrea Crugnola esce indenne da un Sanremo difficile, anche grazie alla sfortuna di Basso

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Prestazione di carattere e di spessore per il pilota varesotto alla seconda di campionato, che gli ha consentito di rimanere al comando della classifica di campionato

basso crugnola sanremo

Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, Citroen C3 R5 #1

La seconda prova del Campionato Italiano Assoluto Rally, il Rallye Sanremo, lo scorso fine settimana, si è rivelata come da tradizione gara ostica e difficile. Anche condizionata dal maltempo. Movisport torna via dalla leggendaria competizione ligure con la doppia vittoria tra le scuderie, sia nella gara riservata al “Tricolore” che in quella “nazionale”, ennesima conferma del valore dei propri portacolori. E torna via con il proprio portacolori Andrea Crugnola sempre più leader della classifica piloti.

Tutti i riflettori erano puntati sull’obiettivo di riconfermarsi appunto di Crugnola (Citroen C3 R5) dopo la vittoria del Ciocco ma anche dalla voglia di riscatto di Giandomenico Basso (Hyundai i20 R5) da un avvio stagionale sofferto. Al varesotto la missione di rimanere al comando della classifica di campionato è riuscita alla perfezione, con una prestazione come consuetudine concreta, veloce, ed anche tattica, terminata al secondo posto assoluto per soli nove decimi dal vincitore Fabio Andolfi, con un finale rocambolesco condizionato dal maltempo, con il quale Crugnola non ha voluto prendere eccessivi rischi. Una tattica di gara perfetta, dunque, che gli ha consentito di rimanere al comando della classifica di campionato ed anzi, di compiere un primo deciso allungo sui competitor.

La trasferta nel ponente ligure ha invece detto male al campione in carica Giandomenico Basso, fermatosi per una “toccata” posteriore durante la sesta prova, quando era in lotta serata per la pole con Crugnola, mettendo adesso il trevigiano in una posizione scomoda di classifica di campionato. E male, la gara sanremese ha detto anche per l’attesissimo Mads Ostberg, affiancato dallo svedese Benn Patrick Barth, su una Citroen C3 R5. È stato fermato da problemi di motore, senza mai essere entrato nel lotto dei migliori in gara.

Gara di spessore per Giacomo Scattolon. È con una quinta posizione assoluta che il driver pavese, portacolori di Aci Team Italia, ha archiviato il Sanremo, confermando la terza posizione sul podio dedicato al “Tricolore Promozione”, sulla Skoda Fabia Rally2, condivisa con Giovanni Bernacchini, alla sua trecentesima gara da copilota. Con questa prestazione Scattolon è ora terzo nella classifica “promozione”.

I neo-arrivi nella scuderia Simone Miele e Eleonora Mori con la Skoda Fabia Rally2 hanno finito in sesta posizione con una prestazione di spessore in un contesto che non conoscevano meritandosi l’elogio di avversari e addetti ai lavori, Rusce-Paganoni, Hyundai i20 Rally2, hanno chiuso la gara al nono posto proseguendo il loro notevole apprendistato con la vettura coreana, mentre il secondo appuntamento tricolore ha portato sfortuna a Rudy Michelini e Michele Perna, che cercavano mettersi di nuovo in luce nella classifica “Promozione” dopo l’ottimo avvio del Ciocco. Purtroppo la coppia lucchese ha finito anzitempo la gara per un’uscita di strada sui chilometri della prova conclusiva del primo giorno di gara, la “Bignone”. Un avvio in sordina, quello di Michelini e Perna sulle strade del ponente ligure, contesto affrontato con una condizione di assetto che ha limitato la performance della loro Polo R5.

Le partecipazioni in riviera sono arrivate ben ad un totale di undici equipaggi, quattro dei quali, tutti su una Skoda Fabia R5, erano al via della gara più corta, la “nazionale” denominata “Sanremo Leggenda”, dove ha trovato di nuovo la vittoria Ivan Ferrarotti, in coppia con Bizzocchi. Una perfetta continuità  del successo ottenuto al Ciocco, per il pilota reggiano. Al “Leggenda” il podio assoluto era per due terzi firmato Movisport, con il perfetto terzo posto ottenuto da Fiorenti- Guzzi. Spataro-Muffolini hanno finito quarti, Sara Micheletti-Miriam Marchetti al quinto posto, a chiudere l’impegno sanremese con l’apoteosi.

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