Al Rally Valdinievole e Montalbano si impongono i sardi Marino Gessa e Salvatore Pusceddu
L’equipaggio sardo che ha preso il comando dalla prima prova speciale senza più lasciarlo. Alle sue spalle un’accesa bagarre, che ha visto i laziali Di Giovanni-Colapietro al secondo posto e Nesti-Grilli al terzo
I sardi Marino Gessa e Salvatore Pusceddu, con una Renault Clio Super 1600, hanno vinto oggi il 37esimo Rally della Valdinievole e Montalbano, prova di apertura del Campionato Sociale Aci Pistoia – “Memorial Roberto Misseri” e valida anche per il Premio Rally Aci Lucca. Organizzato dalla Scuderia Jolly Racing Team in collaborazione con Laserprom 015 la gara, passato diventato quest’anno un “rally day” ha conosciuto un notevole impulso di adesioni, toccando ben quota cento equipaggi e sul campo ha offerto un confronto assai tirato e spettacolare.
Un confronto, che per il successo ha viaggiato a senso unico, con Gessa e Pusceddu che hanno preso la testa della corsa dalla prima occasione cronometrata delle sei a disposizione, una leadership mai lasciata, riuscendo a contenere i ripetuti attacchi generati da una concorrenza assai agguerrita quanto qualificata. Gessa non è nuovo a grandi performance in Toscana, le cui strade lo hanno sempre ispirato. La gara, già nella prima “piesse” aveva perso uno dei “nomi” favoriti per il successo, il pistoiese Federico Gasperetti, fermatosi per incidente e da quel momento la bagarre ha visto diversi altri puntare in alto.
Alla fine, la seconda piazza assoluta, con soli 4,3 secondi di passivo dal vincitore, è stata per i laziali Di Giovanni-Colapietro, con la Renault Clio R3, bravo ad interpretare il percorso che vedeva per la prima volta, dando continuità ai costanti piazzamenti di vertice ottenuti spesso in Toscana. Il gradino più basso del podio è stato appannaggio del giovane Lorenzo Nesti, in coppia con l’esperto Federico Grilli, alla sua prima esperienza con la Renault Clio S1600.
Notevoli anche le performance dei fratelli veneti Vanni e Lorenzo Maran, anche loro con una Clio S1600, costantemente nelle posizioni di vertice senza mai soffrire la mancanza di feeling con le strade incontrate. Hanno avuto ragione, con un attacco deciso sulle due ultime tornate di gara di Veronesi-Ferrari, quinti, con una vettura analoga, anche loro tra i mattatori da prima scena. Come mattatore è stato anche l’equipaggio composto da Federico e Tatiana Santini, fratello e sorella, sesta piazza per loro con la Peugeot 208 Rally4, con la quale hanno vinto di forza la categoria. Dietro di loro, settimi assoluti, a soli 2,5 secondi i lucchesi Fanucchi-Giorgi (Renault Clio R3), con una prestazione regolare, davanti a D’Alessandro-Biagi (Renault Clio S1600, i quali hanno firmato l’ottavo posto nella generale.
Ha completato la gara casalinga con il sorriso, in nona piazza assoluta, anche Gianni Lazzeri, sull’ennesima Renault Clio S1600 condivisa con Gianandrea Pisani, coppia inedita in quanto anche quest’ultimo pilota di livello tricolore, prestatosi con entusiasmo a leggere le note una tantum. La top ten è stata chiusa dal fiorentino Leonardo Santoni, un coppia per la prima volta con Alessio Natalini sulla Renault Clio R3.
Dall’accarezzare la bandiera a scacchi posta a Larciano in Via Marconi davanti al pubblico delle grandi occasioni, è mancato il locale Luca Fagni (Renault Clio S1600), fermatosi per incidente durante la quinta prova quando era in ottava posizione, mentre Luca Artino, tornato a far coppia con la sorella Noemi, è stato tradito dalla loro Clio S1600 con la rottura di un braccio dello sterzo a tre quarti di gara.
Lo scenario competitivo della gara è stato disegnato nel fazzoletto di territorio che dalla Valdinievole guarda al Montalbano, tornando a riaffermare il forte legame con il territorio. Un legame con il quale il rally sarà l’ideale ponte tra le due vaste zone, caratterizzate da innumerevoli bellezze artistiche e paesaggistiche. Cuori pulsanti della gara sono stati dunque Larciano (sede di partenza ed arrivo e del quartier generale organizzativo), Lamporecchio ed anche Vinci, dove il rally ha portato indubbiamente beneficio sotto l’aspetto turistico-ricettivo con l’afflusso di equipaggi, membri dei team ed appassionati.
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